

Rossella Cicalese: imprenditrice del vino con “Passione, tenacia e un grappolo d’uva”
“Passione, tenacia e un grappolo d’uva”: si riassume così la filosofia di una delle donne imprenditrici del vino del Sud Italia.
Rossella Cicalese nasce a Eboli, in provincia di Salerno, l’azienda porta il suo nome. Il nome di una donna che un giorno ha deciso di seguire il suo istinto ed entrare in punta di piedi nel mondo dei produttori di vino.
L’inizio della sua avventura nel mondo dell’imprenditoria vinicola è stato bello e incredibile allo stesso tempo. La scoperta più entusiasmante, per Rossella, è stata quella di ritrovare il contatto con la natura: “Passavo molto tempo in vigna, in quelle terre destinate alla produzione di vino e lì, in quei momenti, ho potuto riscoprire il contatto con la mia Eboli, dove sono cresciuta. Trascorrevo lunghe giornate con mio nonno che mi aiutava nei lavori più manuali e con lui ho condiviso moltissimo. Perché il vino è sostanzialmente questo: condivisione”.
Una storia, la sua, fatta di amore, legami e obiettivi importanti da raggiungere a piccoli passi. Ѐ la stessa Rossella a raccontare con orgoglio gli inizi della sua avventura.
Come nasce l’azienda agricola Cicalese Rossella? Nel sito racconta di essersi trovata a dover sistemare i terreni ereditati dal nonno, ma cos’è che davvero l’ha ispirata? Quali sfide? Che difficoltà ha incontrato?
“Tutto è nato nel 2012, nelle terre che erano originariamente della mia famiglia a Eboli. Erano terreni prevalentemente agricoli, dove sorgevano alberi da frutto, ortaggi e qualche vite: ma si produceva vino solo per uso familiare”.
L’idea di cambiare radicalmente la destinazione d’uso di questi terreni è venuta spontanea, riflettendo su quanto il mondo della viticoltura stesse allargando il suo bacino di interesse, trovando riscontro soprattutto nei più giovani.
Ma lo spunto, quello più forte, a Rossella glielo ha dato il padre: “ Ѐ sempre stato un grande appassionato di vino e di bollicine e insieme a lui mi era capitato di partecipare a eventi, come ad esempio degustazioni, organizzati nel suo settore, quello dell’edilizia.

Cosa è cambiato nel modo di “fare impresa” nel mondo del vino?
Il mondo del vino mi ha sempre incuriosito, quando mio padre mi ha invitato a prendere in considerazione l’idea di fare della produzione vinicola un lavoro mi sono fatta convincere”.
Oggi quella scommessa è risultata assolutamente vincente. L’azienda lavora bene, con le sue due sedi di Eboli e Perdifumo, punta sul biologico e riserva grande attenzione al tema della sostenibilità intesa come rispetto dell’ambiente.
Certo non pensava, Rossella, di ritrovarsi a 21 anni appena catapultata in un mondo fino a quel momento sconosciuto. E invece tutto è successo velocemente e, pur convinta di poter ambire ancora a traguardi più importanti, è felice di quanto fino ad oggi ottenuto.
Riferimento a The Wine Hunter Award 2019 vinto al Merano Wine Festival: premio di eccellenza ed alta qualità assegnato annualmente a prodotti vitivinicoli e non solo. Che esperienza è stata
Nel 2017 la sua azienda ha partecipato al Vinitaly ed è stata quella un’importante occasione per farsi conoscere.
Ma è nel 2019 che sono arrivate le prime vere soddisfazioni. “Abbiamo vinto un premio al Vinitaly per l’etichetta d’oro, quindi un riconoscimento all’etichetta delle nostre bottiglie. Poi è arrivata la vittoria al The Wine Hunter Award: una doppia soddisfazione perché lì ci hanno premiato non solo per l’estetica dei nostri prodotti ma per la qualità”.
I vostri vini hanno anche una particolare attenzione per l’etichetta, sempre ricercata. Chi cura questo aspetto?
“Lo faccio io insieme a un’agenzia di comunicazione con la quale mi interfaccio ogni giorno. L’etichetta di ogni bottiglia che immettiamo sul mercato deve rispettare l’immagine che vogliamo rappresentare. La bottiglia deve rappresentare la missione dell’azienda che è quella di promozione del territorio”.

Campania IGP 2017 – Aglianico Riserva – Jèvule
Lei è una giovane donna imprenditrice in un settore estremamente maschile. Ha mai vissuto delle difficoltà? Quali sono i programmi e traguardi futuri?
Questo mondo è ancora oggi un mondo molto maschile. Difficile per una donna farsi strada? “All’inizio ho incontrato qualche difficoltà, non solo perché sono donna ma perché ero davvero molto giovane. Mi interfacciavo con persone molto più grandi di me e percepivo di non essere troppo considerata.
Con gli anni poi le cose sono cambiate, il Governo ha predisposto una serie di incentivi mirati ad avvicinare i giovani al mondo dell’agricoltura e della viticoltura. E così sono diventata una dei tanti giovani di questo mondo”.
Un mondo che a Rossella Cicalese piace tantissimo: “Mi occupo della vigna, della gestione di tutte le operazioni di potatura e di raccolta. Abbiamo ovviamente un enologo che mi affianca, e con lui verifichiamo se è il momento di imbottigliare o meno, quando raccogliere le uve e così via. Ma il mio è anche un lavoro d’ufficio perché oggi gestire un’impresa agricola non è facile, ci sono diversi organismi di controllo e occorre seguire precise regole. Per stare dietro a tutto ci vuole tempo”.
Di tempo ne ha Rossella, che passa intere giornate tra vigna e ufficio.
Oggi ha 30 anni e ancora molto da poter imparare. Ma ha dalla sua la giovane età che, in mondo in evoluzione come quello del vino, rappresenta un sicuro vantaggio: “ I giovani portano innovazione, anche dal punto di vista culturale: puntano più alla qualità che alla quantità e questo è assolutamente un aspetto positivo per il consumatore”.



La sostenibilità riveste un ruolo di primaria importanza, una sorta di filosofia per l’azienda: quali sono i passaggi all’orizzonte per completare la trasformazione verso il biologico?
La sostenibilità riveste un ruolo centrale nell’azienda. Le tecniche utilizzate per la coltivazione delle vigne e la produzione di vino vanno decisamente in una direzione green.
Spiega la giovane imprenditrice: “Utilizziamo prodotti bio per effettuare i trattamenti, quindi prodotti non chimici che non abbiano impatto negativo sulla terra. Non usiamo concimi artificiali ma seminiamo delle leguminose e delle graminacee che al momento della fioritura interriamo. Questa operazione porta sostanze organiche al terreno, ma il tutto in maniera naturale.
Ricorriamo anche alle api che servono per “asciugare” i grappoli ammalati: questo ci consente poi di raccogliere solo l’uva sana. Facciamo diverse selezioni nel vigneto, tutto manualmente. Non utilizziamo mezzi meccanici facendo molta attenzione prima alla pianta e poi al frutto”.

Cilento Fiano DOP 2020 – Fluminé
Quali sono gli obiettivi futuri dell’Azienda Agricola Rossella Cicalese?
L’azienda salernitana lavora attualmente con l’estero, soprattutto con Francia, Spagna e Svizzera. Ma l’obiettivo sarebbe quello di incrementare il mercato, allargando l’export anche ad altri paesi.
Rossella Cicalese ha un obiettivo importante: quello di “spingere” su ricezione e ospitalità. “Organizziamo già degustazioni in vigna e in cantina ma vorrei incrementare questi tipi di eventi che sono a mio avviso ideali per promuovere la cultura del nostro territorio. Perché l’obiettivo della mia azienda è questo: quello di far conoscere il nostro Cilento”.