
Primitivo Puglia IGP 2021 Arpago è prodotto con il 100% di uve Primitivo.
Il Primitivo è un vitigno coltivato con la caratteristica forma ad alberello, è un vitigno autoctono a bacca rossa più conosciuto e diffuso in Puglia.
Le origini del Primitivo sono incerte, probabilmente è di provenienza dalmata o croata ed è stato importato in Puglia più di 2000 anni fa, coltivato inizialmente nelle zone di Gioia del Colle per poi essere prodotto in tutta la Puglia.
Il nome Primitivo deriva dal latino “Primativus” proprio per la precocità della maturazione delle uve.
Colore, profumo, sapore
L’Arpago Primitivo Puglia IGP 2021 è un primitivo coltivato nel territorio tarantino che si presenta con un colore rosso rubino dai riflessi violacei tendenti al color granato con l’invecchiamento.
Ha un gusto intenso, avvolgente e fragrante con sentori di frutti a bacca rossa, amarena, more, prugne, ciliegia sotto spirito. Caldo, morbido, armonico e di buona persistenza.
Come e quando degustarlo
Questo Primitivo IGP si accompagna con salumi stagionati, primi piatti con sughi robusti a base di carne, carni di maiale e agnello al forno o in umido. Carni rosse e cacciagione con intingoli saporiti, formaggi ovini stagionati.
Da servire ad una temperatura di 18-20°C in calice ampio.
Dove e come si produce
La precocità della maturazione delle uve da cui si ottiene il vino dà il nome “Primitivo”. Di origine Croata, importato e coltivato nelle zone di Gioia del Colle per poi essere prodotto in tutta la Puglia.
Il suolo è argilloso di medio impasto, il sistema di allevamento è ad alberello pugliese.
La vendemmia viene fatta nella seconda decade di settembre. Raccolta delle uve con selezione manuale in cassetta.
Vinificazione con lunga macerazione e affinamento in acciaio per 10 mesi, a cui fanno seguito almeno altri due mesi in bottiglia.
La Cantina I Pàstini
L’azienda vitivinicola I Pàstini nasce nel 1996 ed è collocata nel cuore della Valle d’Itria in Puglia. Si avvale delle antiche tradizioni viticole e dell’ausilio di tecniche enologiche moderne al fine di ottenere vini che esprimano il nuovo volto della vitivinicoltura locale.
Gestita dalla famiglia Carparelli su una superficie vitata di 15 ettari con l’obiettivo di recuperare e valorizzare i vitigni autoctoni: Verdeca, Bianco d’Alessano e Minutolo, varietà a bacca bianca; Susumaniello e Primitivo, varietà a bacca rossa.
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