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Enologo: figura fondamentale per aziende vinicole
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Enologo: figura fondamentale per aziende vinicole

ROSADIVINI
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Redazione

Chi è e cosa fa. Breve guida a una delle professioni più ambite nel settore enoico. Dal percorso di studi ai compensi, l’enologo è una figura fondamentale per ogni cantina e azienda.

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«La qualità del vino è un imperativo e dipende anzitutto dall’andamento climatico. Dipende anche dal modo di condurre la vigna attraverso la scienza e la conoscenza, alla base dell’attività di noi enologi. Laddove viene applicata con la massima meticolosità avremo una vendemmia molto buona, in alcuni casi ottima ed eccellente».

Con queste parole il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, racconta la professione dell’enologo. L’associazione oggi conta 4 mila e cinquecento professionisti, circa l’85% dei tecnici vitivinicoli attivamente impegnati nel settore in Italia.

«Compito di noi enologi? Mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici che stanno condizionando sempre più il mondo del vino – continua Coratella  – ed esaltare quelli positivi, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori».

L’enologo e l’enotecnico sono i professionisti che sovrintendono e determinano il tutto. Dalla coltivazione della vite alla raccolta dell’uva passando per vinificazione e arrivando all’imbottigliamento del prodotto.

Queste figure operano a diversi livelli: produzione di vino e di altri prodotti derivanti dalla vite, ma si occupano anche della loro commercializzazione. La loro professionalità si specchia anche nella salubrità e genuinità del vino.

Come si diventa enologi oggi? Il percorso di studi parte dall’iscrizione al Corso di Viticoltura ed Enologia della facoltà di Agraria. Una volta acquisita la laurea triennale è consigliabile seguire specifici corsi di aggiornamento, organizzati periodicamente dalle varie associazioni di categoria. I corsi servono per tenersi sempre al corrente sulle ultime novità del settore.

Se entriamo nello specifico, si può ottenere il titolo di enologo attraverso tre percorsi formativi. Il diploma in uno degli istituti tecnici ad indirizzo agrario riconosciuti da Assoenologi.

Successivamente, si deve ottenere un diploma presso una Scuola con sede in un Istituto universitario (o comunque una Scuola dedicata riconosciuta dalla legislazione). Oppure si può conseguire la laurea triennale in Scienze Agrarie, Biologiche, Chimiche o in Scienze delle preparazioni alimentari. Infine fare almeno 3 anni di esperienza professionale.

Ultima strada percorribile: conseguire la laurea triennale in Agraria a indirizzo in Viticoltura ed Enologia 

Prospettive professionali dell’enologo

Quella dell’enologo è una professione che ha vari sbocchi. Si può lavorare per aziende vinicole. Lavorare presso cantine di piccole e medie dimensioni, oppure si può prendere parte a varie attività commerciali dove si pratica la degustazione dei vini e la vendita al pubblico.

Ma quanto guadagna un enologo? Naturalmente dipende dal tipo di contratto, i compensi cambiano se si è lavoratore dipendente o se si è consulente esterno.

In generale, se si è dipendente di un’azienda, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Quadri e gli Impiegati Agricoli prevede un compenso netto intorno ai 1400 euro mensili. 

I guadagni di un esperto di vino

Nel caso in cui l’enologo sia un consulente esterno, libero professionista, i guadagni variano in base alla prestazione offerta all’azienda, che varia a seconda del suo curriculum e delle esperienze professionali.

Un enologo senza esperienza (o con meno di 3 anni di esperienza lavorativa) può aspettarsi uno stipendio medio complessivo di circa 1220 euro netti al mese; a metà carriera, con 4-9 anni di esperienza, può avere uno stipendio medio di circa 1710 euro; un enologo esperto con 10-20 anni di esperienza guadagna in media 2800 euro.

Un esperto di vino a fine carriera con più di 20 anni di esperienza si può attendere una retribuzione media complessiva di 3000 euro.  

Per riassumere il ruolo essenziale di questa figura professionale all’interno di un’azienda vitivinicola vale il detto “non si muove foglia che l’enologo non voglia”.

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Creato il 10/11/2021, aggiornato il 11/09/2022. © Riproduzione riservata.
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