
Francesco Comerci fondò l’azienda Casa Comerci alla fine del 1800. Ebbe due figlie femmine alle quali insegnò fin da piccole il valore della terra, il prestigio e la qualità dei suoi frutti. Ciascuna crebbe con una preferenza. Michelina innamorata della potenza dell’ulivo, Rosina, la secondogenita, della generosità della vigna.
Rosina prosegue la strada tracciata dal padre e si sposa con Domenicoantonio Silipo, il bottaio del paese. Dalla loro unione nascono 7 figli. Rimasta vedova, Rosina, determinata ed educata a non demordere, comincia a dedicarsi con vigore al progetto del padre.
Particolarmente legata all’ultimo figlio Salvatore, nato pochi mesi prima della morte del marito, lo nomina erede delle terre e delle attività del vino della famiglia. Salvatore cresce e, divenuto avvocato, sceglie di emigrare seguendo il destino di tanti altri suoi conterranei e uomini del sud di quell’epoca.
La gioia di fare il vino e la voglia di trasmettere ai figli questa passione, ereditata, come regola e insegnamento di vita.
Domenicantonio Silipo, il figlio di Salvatore, porta il nome del nonno bottaio.
A lui si deve la scelta di ricostruire l’azienda Casa Comerci, un passo che sente di fare per onorare la storia della sua famiglia. Dopo anni di programmazione e di condivisione con gli amici della vita e con i due figli, Francesco e Federico, decide di ricostruirla. Compra altro terreno ed oggi l’azienda vanta una proprietà di quasi 30 ettari, di cui 15 a vigneto ed il resto ad oliveto. Persegue l’obiettivo di fare il vino dal Magliocco canino lavorato in purezza, per assecondare la vocazione ampelografica del territorio e per continuare a produrre in linea con il gusto e la capacità evocativa del passato.
I vigneti si sviluppano su due corpi aziendali a pochi chilometri tra di loro. Sono condotti a regime biologico dal 2009, adottando tecniche di coltivazione mirate al rispetto dell’ambiente e della natura.
Si trova intorno alla casa di famiglia ed alla cantina, ed è composta da 2 piccoli vigneti, uno vicino all’altro, completamente rinnovati nel 2001 per un totale di poco meno di 2 ettari.
Il terreno ha una composizione sabbio-limoso e le vigne sono allevate, su portainnesti Paulsen 1103, a Guyot monolaterale con 4-5 gemme per tralcio.
I 60 filari sono mantenuti da capotesta in Corten e si sviluppano sull’asse nord-sud.
Questa vigna è solo di Magliocco Canino.
Nel 2008 l’azienda si è dotata di un vigneto di 13 ettari in contrada Sant’Andrea di Limbadi. Il terreno è adagiato su una collina che guarda il Mare Tirreno. Ha una composizione prevalentemente sabbio-limoso.
In questo vigneto ci sono 10 ettari di Magliocco Canino e 3 ettari di Greco Bianco. Le vigne sono oggi allevate in parte a Guyot monolaterale con 4-5 gemme per tralcio (magliocco canino), in parte a Cordone Speronato (greco bianco). Entrambi i vitigni sono su portainnesti Paulsen 1103.
I 294 filari sono mantenuti da capotesta in Corten, si sviluppano sull’asse nord-sud nella parte più declive del vitigno (greco bianco), e sull’asse est-ovest nella parte pianeggiante (magliocco canino).
Intorno al vigneto si estende anche un piccolo oliveto.
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