Il calice Renano prende il nome dalla regione tedesca vicino al fiume Reno, celebre per i suoi Riesling. È il giusto compromesso tra il calice Tulipano e il calice Borgogna.
Si sviluppa in altezza e si contraddistingue per la larghezza della sua pancia e per l’apertura ridotta.
Questa forma consente una migliore ossigenazione in grado di far sprigionare al vino le sue note più vivaci e veicolare direttamente al naso senza eccessive dispersioni; evita che i tannini trasferiscono alla gengiva lo spiacevole effetto astringente.
I tannini nei vini giovani sono poco maturi e quindi ancora aggressivi.
Il bicchiere Renano ha lo stelo che gli dona grazia e il corpo dalle giuste proporzioni, tale da permettere una coscienziosa apertura odorosa ai vini che vi entrano. È simpatico e leggero.
Adatto a vini rossi giovani e fragranti, ai bianchi e ai rosati. La sua forma mette in risalto i profumi ed i sentori fruttati.
Tale bicchiere permette infatti di cogliere appieno gli aromi terziari del vino, ossia quelli prodotti dall’invecchiamento dello stesso.
Anche il calice Renano può avere variazioni sul tema delle dimensioni e delle forme specifiche. Infatti quello leggermente chiuso in alto, detto anche Renano/Chardonnay permette di apprezzare al meglio i profumi e la rotondità dei bianchi più strutturati, barricati o invecchiati, grandi spumanti e champagne.
Questo bicchiere presenta un corpo più pronunciato e una imboccatura ampia e diritta, indirizzando il vino nella parte posteriore e laterale della lingua permette di percepire meglio anche gli aromi complessi (terziari) dei vini maturi.
Da utilizzare con vini come: Chianti Classico, Dolcetto, Grignolino, Primitivo, Chardonnay.
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