
Le denominazioni dei vini sono delle classificazioni utilizzate per distinguere i vari prodotti presenti sul mercato sulla base di caratteristiche qualitative indicate e stabilite da leggi e normative specifiche.
Le denominazioni possono dunque essere descritte come delle etichette che caratterizzano le varie tipologie di vino e che di fatto identificano le peculiaritร di un vino piuttosto che un altro.
Quali sono le denominazioni in Italia e cosa stanno a significare? Saperle riconoscere รจ importante per avere un quadro generale piรน chiaro e riuscire cosรฌ a mettere a fuoco alcune caratteristiche tipiche dei vini. Ti elenchiamo le principali denominazioni dei vini in Italia per aiutarti quindi a riconoscere i vini e le loro qualitร .
IGT, DOC e DOCG: ti dicono qualcosa queste sigle? Se la risposta รจ negativa non ti preoccupare. In questo articolo ti spiegheremo il significato di ogni denominazione in modo da poterti fornire qualche indicazione utile per riconoscere alcuni vini e focalizzarti sulle loro caratteristiche principali. Leggi di seguito, ti illustreremo a grandi linee le differenze tra le varie etichette.
Questa etichetta (Indicazione Geografica Tipica) nasce per dare risalto ad alcuni vini che altrimenti sarebbero del tutto offuscati dalle tipologie DOC e DOCG. Questo perchรฉ non superano il rigido disciplinare che invece caratterizza le due denominazione piรน โfamoseโ.
I vini a marchio IGT sono realizzati con determinate uve che vengono coltivate in vaste zone e non sono riconducibili a un preciso territorio come invece accade per le etichette DOC e DOCG.
Il disciplinare del marchio IGT รจ meno restrittivo rispetto a quelli delle denominazioni DOC e DOCG, cosรฌ come lโimbottigliamento e lโetichettatura che subiscono meno controlli. Sui vini IGT non รจ necessario scrivere alcune informazioni che invece sono basilari nelle etichette concorrenti. Ad esempio il vitigno di provenienza, oppure lโannata e il colore del vino. Lโassenza di queste informazioni, perรฒ, non sta a significare che un vino sia di scarsa qualitร , tuttโaltro. La qualitร puรฒ essere anche elevata (in molti casi lo รจ) ma per questioni commerciali o perchรฉ magari il vino non soddisfa tutti i requisiti richiesti dal disciplinare dei marchi DOC o DOCG โcadeโ nella denominazione IGT.
Ci sono comunque delle regole che anche i vini IGT devono rispettare: la piรน importante รจ quella che riguarda lโutilizzo delle uve per la produzione. A differenza dei vini da tavola, che sono miscele tra piรน uve e possono essere quindi denominati solo con nomi di fantasia, i vini IGT devono essere fatti da uve che per almeno lโ85% fanno parte della zona geografica indicata.
Dopo un periodo minimo di cinque anni un vino IGT puรฒ essere denominato DOC se ne rispetta il disciplinare di produzione.
La sigla sta a significare Denominazione di Origine Controllata. Dร valore ai vini italiani e consente lโesportazione di prodotti nazionali allโestero.
Con questa denominazione infatti si certifica un vino di qualitร le cui caratteristiche sono attribuibili alle peculiaritร della zona in cui quel vino รจ prodotto. Generalmente lโattribuzione del marchio DOC รจ riconosciuta ai vini prodotti in zone di piccole o medie dimensioni.
In Italia i vini a marchio DOC sono a oggi piรน di trecento, distribuiti tra le varie regioni italiane (il Piemonte รจ una di quelle a piรน alto numero di DOC). Per fare diventare un vino DOC i produttori devono inoltrare la richiesta alla regione di appartenenza. Questa farร tutti gli opportuni controlli per verificare che i requisiti minimi sussistano. Ricapitolando, le peculiaritร considerate necessarie dal disciplinare sono le seguenti:
I vini di particolare pregio vengono etichettati con questa sigla (che sta per Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Rappresenta dunque il piรน alto livello di qualitร che un vino puรฒ ottenere.
Un vino DOC, dopo un minimo di dieci anni, puรฒ diventare DOCG ma questa non รจ una regola fissa, nel senso che non tutti i vini DOC si trasformano in DOCG. Solo quelli che vengono ritenuti di particolare pregio e di notorietร nazionale e internazionale โper lโeffetto di tradizionali fattori naturali, umani e storiciโ, come detta il disciplinare.
Va da sรฉ che i vini che appartengono a questa categoria devono sottostare a regole ben piรน rigide e sono sottoposti a controlli piรน severi oltre che ad un doppio esame: sia in fase di produzione, sia in fase di imbottigliamento. Solo nel caso in cui tutte le prove siano superate un vino puรฒ andare in commercio con lโetichetta DOCG.
Ma quanti sono ad oggi i vini DOCG italiani? Quasi unโottantina, ma il numero รจ destinato a crescere. Piemonte e Veneto sono le regioni piรน allโavanguardia in questo senso perchรฉ detengono il maggior numero di vini cosรฌ denominati. Qualche passo piรน indietro cโรจ la Toscana, via via tutte le altre regioni.
Possiamo dire dunque che in generale i vini DOCG vantano una migliore reputazione sul mercato nazionale e internazionale ma non รจ detto che, per qualitร , siano migliori rispetto ai DOC o agli IGT anche perchรฉ ci si addentra poi in un campo molto ampio, quello cioรจ dei gusti personali. E sappiamo bene che quando parliamo di vino sono proprio quelli a fare la differenza, inducendoci a preferire un vino a un altro. Se vuoi perรฒ allargare le tue conoscenze in questo campo, conoscere almeno le principali denominazioni รจ importante per capire come mai, leggendo lโetichetta di un vino, a volte trovi la sigla IGT e altre volte quella DOC e DOCG.