
In quale ordine servire il vino? Alcune regole del Galateo del vino ci spiegano quali vini hanno sempre la precedenza su altri. Andiamo a scoprire in quale ordine devono essere servite le bottiglie.
Se sei un appassionato di vino saprai che è questo un mondo in cui il rispetto di alcune regole è fondamentale per ottenere i migliori risultati in termini di soddisfazione del palato. Così, anche quando ci si appresta ad affrontare una cena in cui sono molte le bottiglie di vino che andranno portate in tavola, sarà importante conoscere quali siano quelle da degustare per prime e quali invece quella da tenere da parte per un secondo momento.
In quale ordine servire il vino? In questo articolo ti forniremo alcune indicazioni utili per rispettare le regole più importanti previste dal galateo del vino. Ovviamente poi starà a te metterle in pratica per una corretta degustazione! Tieni sempre presente che la cosa assolutamente fondamentale è quella di scegliere vini che bene si adattano al tipo di menù che porterai in tavola.
Già questo sarebbe un buon punto di partenza per fare in modo che il tuo pasto risulti gradevole grazie a un abbinamento cibo-vino azzeccato. E poiché non si può forzatamente accostare un vino con un cibo non adatto, è importante che le pietanze debbano seguire un ordine di intensità e struttura crescente in modo da facilitare un corretto ordine di servizio dei vini.
Partiamo allora da quelle che sono le regole di base per un corretto ordine da seguire in caso di cene in cui il menù sia estremamente variegato e di conseguenza anche le bottiglie di vino in accompagnamento siano più di una. E partiamo dall’elencarti alcune regole che, se seguite alla lettera, ti renderanno la vita decisamente più facile.
I vini secchi vanno serviti prima dei vini dolci e questo aspetto potrebbe forse risultarti scontato ma è bene specificarlo per evitare spiacevoli situazioni.
Quindi: i vini bianchi vanno serviti prima dei vini rossi.
Con questa seconda regola già si comincia a delineare lo scenario a tavola. I vin bianchi hanno la precedenza sui rossi, per cui metti a fuoco questo aspetto e tienilo presente al momento del bisogno.
I vini più leggeri vanno serviti prima dei vini più strutturati e questa è un’altra importante regola da tenere in considerazione per servire i vini a tavola nell’ordine più giusto.
Ancora, i vini giovani vanno serviti prima dei vini più invecchiati così come i vini più freddi vanno serviti prima di quelli meno freddi.
Ultima ma altrettanto importante regola da seguire: i vini vanno sempre serviti secondo la loro gradazione alcolica crescente, per cui un vino che ha una gradazione più bassa avrà la precedenza su uno, della stessa tipologia, ma dalla gradazione più elevata.
Tutte queste regole riguardano l’ordine di servizio delle varie bottiglie, ci sarebbero poi anche altri importanti aspetti da considerare per non rendersi protagonisti di gaffe memorabili quando si sta cercando di organizzare una cena perfetta che contempli buon cibo e vino di qualità.
E allora, ecco un altro mini elenco di cose da non fare nel servire i vini in tavola: non abbinare mai vini liquorosi a selvaggina e mai vini rossi di grande struttura con il pesce nemmeno quando questo è cucinato in umido. In questi casi è vero, si può scegliere di bere un vino rosso preferendo al bianco ma questo dovrà non presentare alcune caratteristiche, ad esempio non avere subìto una fase di invecchiamento importante.
I vini vanno serviti nella loro fase di maturità e infine è bene sapere che separare l’assaggio di vini diversi con un sorso d’acqua è un trucchetto molto efficace da mettere in pratica per riuscire poi a degustare al meglio tutti i tipi di rossi o bianchi presenti in tavola.
Detto delle regole generali che dovrebbero sempre valere per buttare giù una corretta scaletta di vini da portare in tavola, entriamo adesso più nel dettaglio per cercare di mettere a fuoco le regole più importanti da seguire a seconda che si tratti di bianchi, rossi, rosati o bollicine.
Come abbiamo precedentemente affermato, è doveroso servire i vini più giovani e freschi per primi, lasciando i più strutturati e morbidi per il dopo. Potremmo ad esempio ipotizzare la seguente scaletta:
La corretta sequenza da mettere in pratica vede i vini più giovani e meno tannici serviti all’inizio , seguiti da quelli più strutturati e più tannici in un crescendo di struttura e di durata dell’eventuale maturazione in legno. Un’ipotetica scaletta potrebbe essere:
Anche per i rosé valgono le regole precedentemente elencate per le altre tipologie di vino:
Un discorso a parte va fatto per gli spumanti che prevedono una scaletta di servizio determinata da tipologia e lunghezza di permanenza sui lieviti. Un’ipotetica scaletta potrebbe essere quindi la seguente:
Della mini classifica non fanno parte i vini dolci che mai accompagnano una cena ma vengono solitamente riservati al momento del dessert. Ce ne occupiamo di seguito.
Come dicevamo sono questi vini che vengono generalmente abbinati al momento del dolce o, in alcuni rari casi, ai formaggi. E’ importante scegliere l’abbinamento tra vini dolci e dessert seguendo la preziosa regola della concordanza quindi scegliendo da bere qualcosa che, per caratteristiche, ricalchi molto quello che si sta mangiando e eviti dunque di creare un rischioso contrasto. Una ipotetica scaletta potrebbe essere: