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Canaiolo: origini, caratteristiche e abbinamenti
Percorsi e itinerari del vino

Canaiolo: origini, caratteristiche e abbinamenti

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Dalla Toscana ecco un vitigno pregiato e dalla storia davvero antica che vale la pena conoscere. Il Canaiolo Nero, conosciuto anche semplicemente con il nome di Canaiolo, è un vitigno diffuso in Toscana, in tutta la zona del Chianti, particolarmente rinomata anche all’estero tanto da essere stata ribattezzata dagli inglesi “Chiantishire”. Non a caso insieme alla Malvasia e al Sangiovese, il Canaiolo faceva parte della “ricetta” tradizionale del Chianti Classico, codificata nel 1872 dal Barone Bettino Ricasoli. Con il tempo la produzione di questo vitigno si è allargata anche ad altre regioni. Ma la Toscana resta comunque quella di riferimento, in cui il Canaiolo è prodotto in maggiori quantità.

Conosci la storia di questo vino? In questo articolo ti sveleremo tutte le curiosità del vitigno, le caratteristiche del vino a cui dà origine. Andremo poi alla ricerca dei migliori abbinamenti tra cibo e vino da portare in tavola. Inoltre, ti elencheremo anche alcune delle cantine che a oggi producono Canaiolo di qualità.

Origini e storia

Come già anticipato, il Canaiolo Nero è coltivato per vaste aree in Toscana, specialmente nella zona del Chianti ma anche in altre province. In minore quantità, inoltre, è presente anche in Liguria, nel Lazio, nelle Marche e in Umbria.

Le uve Canaiolo possono essere vinificate in purezza ma appaiono spesso anche in blend con altri vitigni: non a caso le uve Canaiolo si trovano nei disciplinari DOC e DOCG di alcuni dei vini rossi toscani più prestigiosi, come ad esempio il Chianti Classico o il Nobile di Montepulciano, eccellenze che tutto il mondo ci invidia.

Le origini di questo vitigno sono davvero molto antiche: già nel 1303 lo scrittore e agronomo Pietro de’ Crescenzi lo cita con il nome Uva Canajuola descrivendolo come “bellissima uva e da serbare”. Negli anni ha modificato spesso il suo nome in Uva Canaiola Colore ed è stato spesso erroneamente scambiato per altri tipi di uve con cui si trovava mescolato in quelle che un tempo erano definite le coltivazioni miste. Ma nel 1970, il Canaiolo viene iscritto come varietà autonoma nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Da quel momento il nome rimane invariato, tramandandosi nei decenni.

Secondo alcuni, il nome di questo vitigno si riallaccia alla rosa canina, dal caratteristico sapore amarognolo che si ritroverebbe anche nella polpa dell’uva che dà poi origine al vino. Altri invece sostengono che il nome sia da ricondurre al periodo dell’invaiatura che in botanica e agronomia è una fase fenologica della maturazione dei frutti e quindi anche delle uve. L’invaiatura delle uve Canaiolo in questo specifico caso cadeva nei “dies caniculares”, ovvero i giorni canicolari (dal 24 luglio al 24 agosto). Così si spiegava l’origine del nome Canaiolo.

Le differenti varietà di Canaiolo

Il Canaiolo Nero è sicuramente quello più conosciuto ma da esso si sono poi sviluppati, come mutazioni genetiche, altri due tipi di uve: a oggi conosciamo infatti quello Rosa e quello Bianco.

Il Canaiolo Rosa prende il nome dal colore rosaceo delle bucce degli acini. A oggi se ne riscontra presenza nel comune di Rignano sull’Arno, in provincia di Firenze, anche se le quantità sono decisamente più basse rispetto al Canaiolo Nero.

Il Canaiolo Bianco è invece coltivato nell’area centrale e centro meridionale della Toscana. Già nell’Ottocento la versione Bianca del Canaiolo è stata nominata in alcuni importanti testi di personaggi illustri: Gallesio (1817), Targioni Tozzetti (1858), Di Rovasenda (1877) e Marzotto (1925). Oggi la presenza del Canaiolo Bianco si riscontra nelle province di Firenze, Prato, Arezzo, Siena e Pisa. Ma è stato individuata anche in Umbria, in particolare nel territorio di Orvieto, seppur in basse quantità.

Vino Canaiolo: caratteristiche

Abbiamo accennato al fatto che le uve Canaiolo possono essere vinificate in purezza oppure usate in blend per la preparazione di altri prestigiosi vini. Alcuni esempi di vini in cui si riscontra la sua presenza sono il Chianti Classico, il Nobile di Montepulciano e il Rosso di Montepulciano. Ma il Canaiolo è presente in minima percentuale anche nel Carmignano: insomma l’elenco dei vini rossi in cui c’è traccia di questo vino è nutrito.

Ma quali sono le caratteristiche del Canaiolo quando viene vinificato in purezza? Il colore è un bel rosso rubino intenso, molto elegante. Al naso spiccano note floreali, al palato è un vino caratterizzato da un buon corpo con evidenti note di frutta rossa, come lamponi, more, o ciliegia, ed erbacee.

Abbinamenti con il cibo

Con quali cibi meglio si abbina questo vino? Questo vino accompagna in modo egregio moltissimi piatti della cucina tradizionale toscana, per un perfetto abbinamento regionale. La cucina toscana è infatti parecchio povera, contadina, e prevede molti piatti preparati con le verdure dell’orto e con molta carne: bianca, rossa e selvaggina. In generale possiamo dire che il Canaiolo va benissimo se degustato con una buona zuppa di verdure, con la farinata e con la pappa al pomodoro che sono appunto tipici piatti toscani, semplici nella ricetta ma davvero gustosissimi. E va benissimo anche con tutti i secondi di carne, soprattutto quelli di carne rossa e di selvaggina. Non sarà difficile, dunque, scovare gli abbinamenti più indicati per consumare un ottimo pasto. 

Canaiolo: le migliori cantine

In Toscana, regione per eccellenza del Canaiolo, sono tante le cantine che producono questo vino. Una è certamente Casa alle Vacche, della famiglia Ciappi. Si trova in provincia di Siena, a San Gimignano, ed è un’azienda di medie dimensioni che immette in commercio un prodotto davvero interessante. Un’altra cantina che vale la pena menzionare è l’azienda Casteldelpiano, a Licciana Nardi, in provincia di Massa. Anche l’azienda agricola Castelvecchio è una di quelle realtà da tenere in considerazione per acquistare un Canaiolo di qualità, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Si trova a San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze.

Proseguendo con il lungo elenco di cantine toscane da valutare, consigliamo l’azienda Poggio al Sole di Tavarnelle Val di Pesa (Fi). Immersa nel verde, in uno scenario a dir poco meraviglioso, produce Canaiolo di spessore, uno dei migliori della zona. Una distesa di vigne di Canaiolo si vedono entrando a Vallone di Cecione, azienda di Panzano in Chianti, in provincia di Firenze. I casali e l’intera cantina sono immersi nel verde, i vini sono di grande qualità e rispecchiano in modo molto marcato l’identità di un territorio che è naturalmente ricco.

L’elenco di cantine toscane che immettono in commercio un buon Canaiolo potrebbe essere anche più nutrito. Ma ci fermiamo qua, sperando di averti fornito qualche spunto da poter seguire. Come diciamo sempre, quando si parla di vino, è importante puntare sempre sulla qualità anche a costo di spendere qualcosa in più. Valuta allora la cantina che più ti convince per acquistare del buon Canaiolo.

Creato il 12/03/2023. © Riproduzione riservata.