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Vino primitivo: qualità pugliese
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Vino primitivo: qualità pugliese

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Dalla Puglia, il vino primitivo è un rosso di grandissima qualità, particolarmente consigliato con carne rossa ma anche con primi succulenti e formaggi.

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Il vino Primitivo è uno dei vini più famosi della Puglia e anche uno dei più amati oltre i confini italiani: qualche anno fa, i media raccontarono di un ingente ordine di bottiglie di Primitivo da parte addirittura della Casabianca.

Insomma questo rosso, dal gusto e dal sapore tipici della terra da cui trae origine, è sicuramente una delle eccellenze italiane che tutto il mondo ci invidia.

La sua storia affonda le origini in tempi antichi e il suo nome – Primitivo appunto – si pensa che possa in qualche modo essere ricollegato a Francesco Filippo Indelicati, sacerdote di Gioia del Colle, che nel Settecento si dedicò alla studio di questo vitigno.

Ma approfondiremo tutto tra poche righe, perché in questo articolo vogliamo portarti alla scoperta del vino Primitivo e delle sue caratteristiche, illustrandoti anche i migliori abbinamenti da mettere in pratica tra cibo e vino.

Origini e storia del vino Primitivo

Come anticipato, le origini del Primitivo sono piuttosto antiche. Il nome potrebbe derivare da Francesco Filippo Indelicati, sacerdote di Gioia del Colle, che sul finire del Settecento trascorse molto tempo a studiare le varie piante, notandone che ce ne era una che maturava prima rispetto alle altre.

Questa uva venne chiamata primitiva, proprio per distinguerla dalle altre. Si dice allora che nei secoli il nome sia stato tramandato arrivando fino ai giorni nostri. Nel giro di poco tempo questo vitigno si diffuse in tutta la Puglia trovando poi le condizioni ideali per crescere rigoroso a Manduria, fin provincia di Taranto.

Non a caso questo vino prende il nome proprio di Primitivo di Manduria.

Se è vero che il nome potrebbe derivare dalla storia che ti abbiamo appena raccontato e (ri)collocabile a fine Settecento, è altrettanto vero che poi negli anni varie teorie si sono susseguite lasciando intendere che le origini del Primitivo sarebbero state da ricercare addirittura in Croazia: nel 2001, studi mirati avevano infatti dimostrato che il Primitivo (geneticamente identico allo Zinfandel californiano) corrispondeva geneticamente a un vitigno croato, che veniva chiamato con nomi diversi a seconda delle zone: e anche il Primitivo pugliese, dunque, potrebbe avere origini croate.

Ma si sa veramente poco sul periodo di arrivo in Italia e precisamente in Puglia.

Caratteristiche del vitigno Primitivo

Scopriamo adesso quelle che sono le caratteristiche principali di questo vitigno che, come già ti abbiamo anticipato, si trova principalmente nella zona di Manduria, anche se possiamo trovarlo poi in tutta la Puglia.

È questa una pianta che soffre la siccità troppo prolungata ma anche l’eccesso di umidità: ecco perché nella Puglia e soprattutto nell’alto Salento ha trovato il suo habitat naturale.

I grappoli di uva Primitivo sono particolarmente compatti, i suoi acini – sferici e di dimensioni medie – contengono una elevata quantità di zucchero.

La buccia degli acini è di colore bluastro e ricca di pruina. Pur essendo un vitigno tipico della Puglia, in realtà il Primitivo può essere coltivato anche in altre Regioni di Italia. Si può allora trovare in Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata e Sardegna ma ripetiamo che solo in Puglia le giuste condizioni climatiche favoriscono la nascita e la crescita di grappoli davvero di elevata qualità che daranno poi vita a uno dei vini rossi più amati.

Infine, una specifica sulla vendemmia: questo tipo di uve vedono generalmente vendemmiate nella prima decade di settembre, non più tardi.

Caratteristiche del vino Primitivo

Dopo aver descritto, seppur in breve, le peculiarità del vitigno, passiamo adesso a individuare quelle che sono le caratteristiche principali del vino che da queste stesse uve deriva.

Il Primitivo ha di solito un colore rosso rubino intenso, con sfumature violacee che tendono al granato a mano a mano che invecchia.

Il profumo è autentica delizia per il naso dei più esperti: riporta infatti a sentori di frutti rossi come amarena, more e prugne. L’affinamento, oltre alla morbidezza, può accentuare anche le note speziate già presenti: generalmente quelle che si ritrovano con maggiore frequenza sono quelle di cannella, pepe nero, cacao, liquirizia e tabacco.

Al palato il Primitivo è corposo, avvolgente, morbido e caldo; insomma un vino di grande qualità assolutamente da degustare almeno una volta! Le uve Primitivo si utilizzano anche per la realizzazione di altri rossi che contemplano magari la presenza anche di altri svaghi.

Le caratteristiche che si ritrovano comunque nei vini a base di Primitivo sono a grandi linee le stesse descritte per il Primitivo stesso. I vini sono quindi amabili, rotondi, e presentano note speziate e sentori di frutta a bacca rossa soprattutto.

Le due DOP: Manduria e Gioia del Colle

La Puglia vanta due Denominazioni di origine protetta (DOP) che si basano sull’impiego delle uve di questo vitigno: ci riferiamo al Primitivo di Manduria e al Primitivo di Gioia del Colle che hanno caratteristiche diverse e seguono regole anch’esse differenti.

Il Primitivo di Manduria comprende numerosi comuni delle province di Taranto e di Brindisi. Il disciplinare prevede l’impiego di uve Primitivo per almeno un 85% contemplando poi un 15% di uve provenienti da altri vitigni a bacca rossa non aromatici della zona.

La gradazione non scende sotto i 13,5 e mezzo, non sotto i 14 nelle versioni Riserva.

Il Primitivo di Gioia del Colle prevede l’utilizzo in purezza del vitigno, con una gradazione che non scende sotto quota 13. Della DOP Gioia del Colle rientrano sedici comuni della provincia di Bari.

Abbinamento vino Primitivo-cibo

Passiamo adesso a indicare alcuni cibi che si sposano piuttosto bene con questo rosso. Il Primitivo è indicato con le carni rosse, cucinate alla brace ma anche arrosto o con sughi particolarmente speziati.

È ottimo anche in caso di brasati o in generale di piatti elaborati sempre a base di carne. Ancora, puoi scegliere questo vino nel caso tu volessi mangiare zuppe di legumi o primi a base di carne; il consiglio in questi casi è quello di evitare versioni troppo invecchiate, meglio orientarti insomma su vini giovani.

Le versioni più invecchiate di Primitivo invece si rivelano particolarmente indovinate con formaggi stagionati come ad esempio i pecorini. Il Primitivo di Manduria dolce naturale, che rientra nella DOP Manduria ma prevede l’utilizzo di sole uve Primitivo, si abbina bene a formaggi dal gusto deciso ma anche alla pasticceria secca.

Creato il 05/12/2022. © Riproduzione riservata.