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Greco Bianco: caratteristiche e abbinamenti
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Greco Bianco: caratteristiche e abbinamenti

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Tipico della Calabria, il vitigno Greco Bianco è in assoluto il più conosciuto di una regione che negli ultimi anni ha scoperto ancora con più forza la sua vocazione vinicola.

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Il Greco Bianco è un vitigno tipico della Calabria e si coltiva in larga misura nelle province di Reggio Calabria e di Catanzaro.

Dà origine a una moltitudine di vini: non a caso è presente nella realizzazione del Cirò Bianco DOC (almeno per il 90%) ma anche nel Greco di Lamezia DOC (85%).

E ancora, dalle uve Greco Bianco si realizza un ottimo passito, il Greco di Bianco DOC, che può essere prodotto solo nella provincia di Reggio Calabria e più specificatamente nel comune di Bianco e nel comune di Casignana.

Insomma i vini a base di uve Greco Bianco sono numerosi, e tutti assolutamente da provare nelle loro tante versioni.

In questo articolo ti daremo più informazioni sul Greco Bianco, sulle sue zone di produzione, sulla conformazione degli acini che vanno a comporre i grappoli.

Ti racconteremo inoltre la storia e le origini di questo vitigno e approfondiremo il capitolo relativo agli abbinamenti a tavola, sempre molto importante quando si parla di vini.

Caratteristiche del vitigno e dove si trova

Il Greco bianco è un vitigno autoctono della Calabria, in assoluto uno dei più famosi della regione, registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970.

La sua superficie, coltivata a livello nazionale, ammonta a 774 ettari, quindi si tratta di uno spazio abbastanza ampio che la dice lunga sugli investimenti che negli anni sono stati fatti su queste uve così preziose per una regione che da relativamente poco ha scoperto la sua vocazione vinicola.

Le origini di questo vitigno sono antichissime e risalgono addirittura alla colonizzazione greca del VIII secolo a.C.

Secondo alcune teorie, infatti, la crisi agricola spinse molti ellenici a spingersi verso nuove terre nella nostra penisola, dando vita a quella che in un secondo momento si chiamò Magna Grecia (la Calabria invece prese il nome di Enotria, ovvero “terra del vino”).

Ma ci sono anche altre teorie secondo cui questo vitigno era già presente in Calabria ai tempi in cui in questa terra approdarono i greci. Insomma come spesso accade, le teorie che mirano a raccontare la storia di un vitigno sono sempre numerose e, molto spesso, anche tanto diverse tra di loro ed è bello così, perché intorno alla storia di ogni vitigno aleggia sempre una buona dose di mistero.

Il vitigno più conosciuto in Calabria

Quel che è certo è che ad oggi, il Greco Bianco è considerato un vitigno di grande pregio in Calabria, in assoluto il più conosciuto.

Non a caso, i greci usavano la definizione “vino degli Dei” perché secondo loro il vino che derivava da quelle uve così polpose serviva non per consumo umano, ma solo per donarlo sotto le statue degli Dei che veneravano e che – loro ne erano convinti – lo bevevano lentamente, non tenendo invece di conto della verità, ovvero che il vino scompartiva dalle coppe per un normalissimo fenomeno di evaporazione.

Il Greco Bianco è un vitigno molto versatile, le sue uve infatti danno origine a vini diversi, ognuno con precise caratteristiche che vale la pena conoscere per chi ama sperimentare.

Negli ultimi anni è cresciuta tantissimo l’attenzione per le vigne e per il vino in Calabria: questo ha indotto i produttori a investire molto su questo tipo di uva e a sperimentare.

Non è un caso, infatti, che a oggi il Greco Bianco sia sul mercato nelle versioni più disparate: come vino da bere tutti i giorni, quindi snello e leggero, ma anche in versioni più complesse, dalla struttura più importante.

Queste uve vengono impiegate anche nella realizzazione degli Orange Wine che negli ultimi tempi stanno cominciando a farsi spazio nel vasto mondo enologico, trovando sempre maggiori consensi tra gli appassionati di vino.

Non finisce qua, perché il Greco bianco è infine utilizzato anche per la realizzazione di spumante Metodo Classico e passiti di indubbia qualità.

Periodo di raccolta e caratteristiche delle uve

In Calabria, le uve Greco Bianco vengono generalmente raccolte nel periodo che va da metà settembre a metà ottobre, a seconda delle zone in cui vengono coltivate e che inevitabilmente influiscono sulla maturazione degli acini che hanno forma ellissoidale, con buccia molto pruinosa e di colore verde tendente al giallo.

Anche l’uva, se assaggiata prima di essere colta, ha un sapore molto forte e deciso: le stesse caratteristiche si riscontrano poi nel vino che ne deriva.

Che gusto ha il Greco bianco?

Il vino realizzato con le uve Greco bianco ha in genere una gradazione che non scende sotto i 14° e non va oltre i 17°. Presenta una spiccata predisposizione all’invecchiamento e ha un colore giallo dorato, con riflessi generalmente verdolini, più sul dorato per le versioni di più lungo affinamento.

Al palato questo vino si presenta intenso, minerale e molto fruttato. Le versioni passite presentano note più complesse di frutta secca, mandorle e nocciole, e miele e in questi casi la persistenza in bocca è più marcata, con note agrumate facilmente riconoscibili.

Abbinamenti a tavola tra Greco Bianco e cibo

E ora passiamo a approfondire quelli che sono gli abbinamenti più indicati tra vino e cibo per individuare i migliori cibi da accostare a questo bianco.

Il Greco bianco si abbina alla perfezione con molti piatti a base di pesce, di frutti di mare e di crostacei.

Ma non solo: anche i risotti dal sapore delicato e i formaggi molli non troppo stagionati sono pietanze che si sposano alla perfezione con questo vino calabrese, spesso usato anche per il momento degli aperitivi o quello degli antipasti, soprattutto quelli freddi (tartine, affettati, etc).

E’ chiaro che ogni versione di Greco Bianco ha poi i suoi speciali abbinamenti: la versione passita, per esempio, trova la sua massima consacrazione di scelta in abbinamento alla pasticceria secca o ai dolci a base di pasta di mandorle.

Sembrerà strano perché solitamente i passiti si scelgono per i momenti dolci e invece la versione passita del Greco bianco è ottima anche in abbinamento con formaggi stagionati, in particolare i pecorini dal sapore molto marcato.

In questo caso si creerà un piacevole gioco di contrasti che sarà delizia pura per il palato!

Creato il 29/11/2022. © Riproduzione riservata.