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Bartender: una professionalità molto in voga
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Bartender: una professionalità molto in voga

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

La professione del bartender, negli ultimi anni, ha visto un crescente aumento di interesse dovuto alla sua versatilità e alla possibilità di viaggiare.

Indice

Il bartender è specializzato nelle miscelazioni delle bevande. Lavora in bar, in cocktail-bar e caffè, ma può operare anche in ristoranti e in attività di catering, in hotel o discoteche e in tutti i locali pubblici nel settore turistico.

Svolge mansioni molto diverse, ma in generale deve avere le basi di caffetteria per saper preparare e servire caffè, bevande e piccola ristorazione, saper preparare long drink e cocktail sofisticati, elaborare strategie e tattiche di marketing.

Ovviamente, quando lavora in un wine bar, il bartender deve conoscere le qualità e le proprietà dei vini che serve, e deve essere in grado di trasmettere al cliente.

Caratteristiche Bartender

Di origine americana, il bartender lavora con un approccio più moderno rispetto al barista e al barman. È una figura professionale che utilizza tecniche che velocizzano molto la preparazione dei cocktail, ecco perché è adatto a gestire le situazioni e gli ambienti con maggiore affluenza, come discoteche e pub.

Il bartender è sempre a contatto con il pubblico per cui deve essere in grado di soddisfare il cliente e comprenderne i gusti e i bisogni. Per farlo non occorre soltanto saper preparare i cocktails, bisogna avere anche forti doti comunicative e spiccata socialità. 

Il bartender può lavorare sia in proprio nel mondo della consulenza, del catering ed eventi, oppure può legarsi da dipendente ad una struttura.  

Le diverse tipologie di bartender

Il profilo del bartender può avere diverse sfumature e caratteristiche:

  • Professional Bartender: perfetto per la discoteca. Veloce, preciso, adeguato alla preparazione di cocktail non troppo elaborati. Sostieni ritmi di lavoro particolarmente elevati con un menu di cocktail adatti al contesto e quindi non troppo elaborati. Ha una conoscenza basilare dei distillati e liquori, dal momento che in discoteca non dovrà mai spiegare ai propri clienti.
  • Mixologist: ha una conoscenza approfondita delle materie prime (distillati/liquori). È in grado di fare l’analisi organolettica delle bevande distinguendo prodotti di qualità da quelli di marca. Gestisce, generalmente, un servizio di cocktail bar con 50 o più prodotti in bottigliera di livello medio-alto.
  • Vintage Mixologist: sottocategoria del Mixologist specializzata nei Twist on Classics (cocktail del passato con ricette e tecniche di preparazione rivisitate in chiave moderna). Una figura professionale molto ricercata dagli speakeasy (secret bar, dove spesso si entra con parola d’ordine)
  • Bar Chef: è un bartender che unisce alle competenze di base la conoscenza della chimica applicata alla miscelazione avanzata Vintage e Molecolare. La molecular mixology (miscelazione molecolare) è quella branca del settore beverage grazie alla quale si può destrutturare un cocktail cambiando lo stato degli ingredienti da liquido a solido o in spume/arie. Il tutto utilizzando degli ingredienti home made.
  • Global Bartender: riunisce in un unico profilo tutte le conoscenze tecniche e teoriche del Bar Chef insieme a quelle di un Coffee Art Specialist

Formazione

La formazione non deve essere trascurata se si desidera diventare bartender. Fondamentale, anzi necessaria, è la conoscenza dei prodotti, della loro lavorazione e delle tecniche per un’adeguata preparazione.

Non si può improvvisare in alcun modo.

Per diventare un professionista è necessario seguire dei corsi di bartender specifici. Oltre agli enti privati, esistono anche vere e proprie scuole. La scuola più rinomata è la European Bartender School, con sedi in tutto il mondo e propone un corso di 4 settimane. 

In Italia segnaliamo le seguenti scuole:

  • Mixology Academy: La scuola ha sede a Roma e a Milano ma il suo programma prevede 180 ore di corso in circa due mesi e stage di lavoro riservati agli allievi.
  • Planet One: Questi corsi hanno sede in molte regioni d’Italia con diverse durate a seconda della specializzazione.
  • Flair Bartender’s School: questa scuola, con sede a Roma e Napoli, offre diversi corsi per tutti i livelli base e pro della durata di 54 ore e livello extreme flair che dura 20 ore.

Oltre a un corso bartender serve seguire seminari per affinare le diverse tecniche ed ampliare il proprio know-how. 

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Creato il 23/11/2021, aggiornato il 11/09/2022. © Riproduzione riservata.
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