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Insalata di rinforzo e vino: cosa abbinare?
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Insalata di rinforzo e vino: cosa abbinare?

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

L’abbinamento tra insalata di rinforzo e vino non è così semplice per “colpa” dell’aceto che sposta gli equilibri e crea un po’ di “confusione”.

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L’insalata di rinforzo è un contorno tipico della cucina tradizionale napoletana e assoluta protagonista delle tavole durante le festività natalizie. L’ingrediente principale è il cavolfiore che viene però impreziosito da una miriade di altri ingredienti, tutti gustosissimi e di facile reperibilità.

Tra quelli che compongono questo contorno ci sono le papaccelle sotto aceto (ovvero quei tipici peperoni corti e con molta polpa che regalano un gusto davvero molto particolare), le olive nere, capperi e giardiniera. E ancora acciughe, olive verdi, olio extravergine di oliva di qualità e aceto bianco.

Proprio quest’ultimo ingrediente sarebbe quello che avrebbe dato vita al nome di questa ricetta che, come abbiamo detto, si chiama insalata di rinforzo.

Rinforzo perché appunto l’aceto, col suo gusto così forte, tenderebbe a rafforzare il sapore del piatto rendendolo unico e assolutamente originale. Detto degli ingredienti che vanno a comporre questo contorno tipicamente natalizio e che non manca mai in tavola durante le feste, cosa possiamo dire del vino da scegliere in abbinamento

La scelta non è così scontata vista la complessità aromatica di questo piatto che riesce a mixare ingredienti anche molto diversi tra di loro dando vita a una ricetta sicuramente molto complessa. 

Insalata di rinforzo: perché si chiama così

Abbiamo precedentemente fatto cenno all’aceto, ingrediente che avrebbe dato all’insalata questo curioso appellativo, ovvero “di rinforzo”. Ma le teorie in proposito sono tante.

Per esempio c’è chi sostiene che questo contorno si chiami così perché un tempo soprattutto questa pietanza veniva preparata per la sera della vigilia di Natale venendo poi di giorno in giorno “rinforzata” inserendo nuovi ingredienti, fino alla vigilia di Capodanno, ultimo giorno delle feste in cui veniva consumata.

Un’altra teoria, invece, presuppone che il nome sia da collegare  al fatto che questo contorno veniva preparato per rafforzare in qualche modo il menù della Vigilia di Natale il quale, essendo prevalentemente a base di pesce, era sempre molto leggero. Non sapremo mai quali di queste teorie sia veritiera.

Di vero c’è però che l’insalata di rinforzo è a oggi una presenza fisse sulle tavole napoletane per queste festività che si protraggono fino all’Epifania. 

Quali vini abbinare all’insalata di rinforzo

Ma quali vini abbinare a questo contorno? La scelta non è così semplice e immediata perché, come abbiamo già accennato, è questo un piatto semplice ma dal sapore molto complesso. Tanti sono gli ingredienti utilizzati, tutti dal gusto molto particolare, a partire dal cavolfiore che è la “base” del contorno fino alle acciughe e ai capperi, ingredienti dal gusto decisamente marcato.

Meglio un vino rosso o un vino bianco? In generale possiamo dire che il vino migliore è quello che è in grado di supportare (e sopportare) alcune delle caratteristiche principali del piatto. Una tendenza acida che è data prevalentemente dall’aceto, una buona aromaticità, data essenzialmente dall’uso delle verdure e soprattutto della papaccella, una marcata sapidità fornita dalle acciughe.

Insomma quel che occorre è un vino che sia in grado di accompagnare in modo sapiente tutte le caratteristiche del piatto senza snaturarle o sovrastarle. Certo, la presenza soprattutto dell’aceto e di tutti gli altri ingredienti appena elencati, non rende facile l’impresa di scegliere il vino giusto. 

Con l’insalata di rinforzo potresti comunque osare con un vino bianco come ad esempio la Falanghina del Sannio: dal profumo intenso, dal gusto fresco e equilibrato, potrebbe rappresentare una buona scelta da mettere in pratica per queste festività, quando in tavola farà capolino molto probabilmente l’insalata di rinforzo.

Ulteriori alternative

Un’altra alternativa potrebbe essere rappresentata da un vino magari non molto conosciuto ma sicuramente valido: stiamo parlando del Pallagrello Bianco ‘Le Sèrole’ Terre del Principe, prodotto chiaramente campano, così come la Falanghina, in grado di dare vita a un abbinamento regionale che si rivela indovinato.

Questo bianco si presenta di colore giallo carico, con note minerali e di frutta a polpa, in primis l’albicocca matura. In bocca è caratterizzato da una lunga e persistente scia sapida che lo rende ideale se accompagnato a un contorno dal sapore deciso come quello dell’insalata di rinforzo.

Per un abbinamento extra regionale, ti proponiamo un Lugana D.O.C., prodotto con uve Trebbiano di Lugana coltivate nel comune di Peschiera Del Garda (Verona). Sapido, fresco e con una buona persistenza, è tra le scelte migliori da poter fare sempre considerando la difficoltà di questo abbinamento cibo-vino. Infine, menzioniamo anche un Riesling che con i suoi profumi fruttati di pesca e albicocca e la sua freschezza in bocca può rivelarsi una valida alternativa da tenere in considerazione per portare in tavola un vino che con le sue caratteristiche non vada in contrastato con il gusto dell’insalata di rinforzo.

Che, ormai lo avrai capito, è un piatto sicuramente difficile da abbinare al vino. Prima di effettuare dunque la scelta della bottiglia, valuta quelli che sono i gusti dei tuoi ospiti e cosa potrebbe maggiormente rispecchiare le loro preferenze. 

Creato il 13/01/2023. © Riproduzione riservata.