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Franciacorta: origine, caratteristiche, cantine
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Franciacorta: origine, caratteristiche, cantine

ROSADIVINI
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Redazione

Il Franciacorta è una bollicina dalle precise caratteristiche che la rendono unica e inimitabile e rientra tra gli spumanti italiani più famosi anche all’estero.

Indice:

Se sei un amante delle bollicine avrai sicuramente sentito parlare del Franciacorta, uno spumante DOCG prodotto nell’omonima località nella provincia di Brescia e che presenta precise caratteristiche, spesso ben riconoscibili per chi lo beve.

Ma quali sono le origini di questo spumante? E quali le sue caratteristiche organolettiche? In questo articolo ti diremo tutto quello che c’è da sapere su un prodotto di grande qualità, unico nel suo genere e che si presta bene a numerosi abbinamenti a tavola. 

Origini del Franciacorta

Conosci l’origine del nome Franciacorta? Come anticipato, il nome di questa bollicina deriva dalla sua zona di produzione.

Questo è un tratto di territorio dalle caratteristiche molto particolari che lo rendono ideale per la produzione di uno spumante unico nel suo genere. La Franciacorta è vicina alla pianura e questa vicinanza provoca regimi di brezza costanti e inversioni termiche che sono particolarmente preziose.

Anche la vicinanza del Lago d’Iseo è importante: riduce infatti le escursioni termiche durante l’anno, specialmente in inverno, e diminuisce il rischio di gelate che sono sempre molto pericolose per i vigneti.

Ancora, la vicinanza a Nord con la Valcamonica assicura continua ventilazione e un regolare apporto idrico, fondamentale per la rigogliosa crescita delle uve.

Produzione e caratteristiche

Il Franciacorta è la prima DOCG ad aver utilizzato il metodo classico in Italia e anche per questo motivo viene chiamato semplicemente Franciacorta, senza cioè l’utilizzo di altri termini che siano in qualche modo identificativi del prodotto (ad esempio spumante).

Per la produzione di questa bollicina italiana, l’unico metodo ammesso per la presa di spuma è quello tradizionale, ovvero la rifermentazione in bottiglia (altresì definita metodo classico). Proprio questo preciso processo di lavorazione rende la bollicina davvero particolare e dalle caratteristiche uniche.

La DOCG Franciacorta prevede tre versioni di spumante: Bianco, Rosé e Satèn il cui marchio è stato registrato dal Consorzio per la tutela di questo vino spumante nel 1995 per individuare questa particolare tipologia di prodotto. 

Il Satèn è unico al mondo perché contiene la più bassa produzione di CO2. Esistono 3 tipi di Franciacorta Satèn: Satèn, Satèn Millesimato e Satèn Riserva, tutti con precise caratteristiche che definiscono un prodotto elegante e di grande spessore. 

Le uve che lo compongono sono Chardonnay e/o Pinot nero. Ѐ consentito anche l’uso del Pinot bianco fino ad un massimo del 50%. Di colore giallo paglierino più o meno intenso, presenta un bouquet fine, gentile e molto ampio. Al palato è sapido, fresco e armonico, un prodotto elegante e raffinato.

Abbinamenti con il cibo, gradazione e temperatura di servizio

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Franciacorta garantisce ottimi abbinamenti a tavola in una moltitudine di casi. Non è solo la classica bollicina da scegliere durante il momento dell’aperitivo.

Ottimo con i salumi soprattutto nelle versioni da “Pas Dosé” a “Brut” e si rivela sempre una scelta indovinata in abbinamento con le più disparate varietà di pesce, dal salmone all’aragosta, dalla tinca al pesce spada.

Essendo uno spumante particolarmente versatile è facile vedere l’abbinamento anche con la carne bianca fritta o panata, mentre è da evitare con quella rossa e con le cotture troppo elaborate.

Nella sua versione Demi Sec, questa bollicina si rivela ideale con formaggi e pasticceria secca. 

Ci sono alcune semplici regole da rispettare per degustare un buon calice di Franciacorta. A partire dalla temperatura di servizio che dovrà aggirarsi intorno ai 4 gradi perché gli esperti sottolineano che già una volta versato nel bicchiere lo spumante raggiunge i 6 gradi e dopo un minuto è già a 8.

Oltre i 9 gradi si cominciano a perdere molte delle caratteristiche di questa bollicina quindi meglio rimanere sempre su temperature basse per non trovarsi a dover bere uno spumante troppo caldo.

Quando si versa nel calice, non bisognerebbe mai superare i due centimetri di spuma: il consiglio, dunque, è quello di versare questo spumante molto lentamente. Infine bisogna sempre riservare grande attenzione alla scelta del bicchiere che dovrà ricadere su un calice di medie dimensioni. 

Le migliori cantine che producono Franciacorta

Ecco infine un rapido viaggio alla scoperta delle migliori cantine d’Italia dove poter acquistare Franciacorta di qualità.

La cantina Romantica Franciacorta si trova a Passirano, gioiello di tecnologia, è immersa in 10 ettari di vigneto coltivati a Chardonnay e Pinot Nero (1 ettaro). Produce Satèn, Rosè e Millesimato.

L’Azienda Agricola Bosio che ha come obiettivo primario la produzione di vini di spessore nel massimo rispetto dell’ambiente circostante.

Così come la Cantina Chiara Ziliani che porta il nome di colei che ne è a capo. Si estende su 31 ettari interamente compresi nella Franciacorta ed è una bellissima realtà da scoprire.

E ancora, la Cantina La Torre il cui nome deriva direttamente dal campanile di Torbiato di Adro ai cui piedi il podere sorge. Oggi la superficie complessiva consta di 24 ettari la cui gran parte è destinata alla produzione di vini di Franciacorta DOCG.

Segnaliamo anche la Ronco Calino Franciacorta, l’Azienda Agricola Cavalleri e l’Azienda Agricola Cornaleto: tutte valide realtà da tenere in considerazione per acquistare uno spumante di ottima qualità.

Differenza tra Prosecco e Franciacorta

Si tratta in entrambi i casi di bollicine ma mentre il Franciacorta viene prodotto nella zona specifica in provincia di Brescia, quindi in Lombardia, il Prosecco viene realizzato all’interno del Nord-Est d’Italia, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Non è solo la zona di produzione che differenzia questi due prodotti, bensì anche la lavorazione.

Ti abbiamo anticipato che il Franciacorta si ottiene con il Metodo Classico; il Prosecco invece con il Metodo Charmat-Martinotti, brevettato nel 1890 dall’astigiano Martinotti ed in seguito nel 1910 dal francese Eugène Charmat.

Due metodi differenti che restituiscono – e non potrebbe essere altrimenti – anche due bollicine molto diverse tra loro per caratteristiche.

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Creato il 03/07/2022, aggiornato il 21/07/2022. © Riproduzione riservata.