

USA: la Sicilia sarà una delle regioni del vino più trendy del 2023
L’isola tutta italiana è considerata tra quelle più alla moda da coloro che hanno partecipato a un importante sondaggio americano. Sarà la Sicilia la regione considerata più appetibile dal mercato americano per quanto riguarda la produzione di vino.
È un sondaggio di Wine Opinions e Colangelo & Partners ad affermarlo. L’isola dal mare bello e dal buon cibo, dunque, sarà in questo 2023 che da poco è cominciato anche quella più di moda per quanto riguarda il vino. Il sondaggio americano offre uno spaccato di tendenze importanti per l’anno in corso in un settore che, nonostante la crisi economica, continua a macinare e tenere alta la bandiera italiana nel mondo.
Scopriamo allora qualcosa di più su questo studio effettuato da una delle principali agenzie americane di comunicazione integrata specializzata nel mondo del vino e del food. e dalla società di ricerca di mercato che detiene gli unici panel nazionali di ricerca sul commercio di vino e sui consumatori del settore.
Gli obiettivi del sondaggio
Molteplici erano gli obiettivi prefissati da questo sondaggio Made in USA, che ha voluto indagare non solo le preferenze degli americani per il vino ma anche altri temi importanti, legati comunque al settore vinicolo.
Si sono allora presi in considerazione altri temi interessanti per chi il vino lo fa e anche per chi lo beve: la sensibilità ai prezzi in un contesto economico di potenziale recessione, la presenza sul mercato dei vini biologici, senza dimenticare le potenzialità dei canali social, a oggi elemento chiave per sponsorizzare i vini e farli conoscere nel mondo. E ancora, il sondaggio americano ha abbracciato il tema degli eventi in presenza e quelli virtuali e i mercati secondari emergenti.
Di tutto un po’, insomma, per avere una panoramica quanto più ampia possibile del settore vinicolo e di tutte quelle variabili che lo influenzano. Analizziamo adesso più nel dettaglio i dati emersi grazie all’ottimo lavoro di Wine Opinions e Colangelo & Partners.
Vini di alta qualità
Regioni vinicole trendy e mercati chiave
Gli intervistati hanno indicato Italia, Argentina, USA e Portogallo come i paesi più interessanti per quanto riguarda la produzione vinicola. Stupisce che tra i primi posti non ci sia la Francia che da sempre è considerata un’eccellenza in questo settore. Restringendo poi il campo, coloro che sono stati intervistati nel corso di questo sondaggio hanno indicato la Sicilia come la regione più trendy per il 2023, seguita dall’area di Paso Robles in California, dal Douro in Portogallo, dal Piemonte e da Mendoza. Insomma, sull’isola italiana ci sono grandi aspettative da parte degli americani che ne apprezzano la bellezza del mare, del paesaggio, della terra e dei frutti che quella stessa terra sa regalare.
Aspettative sui prezzi
Le previsioni di incertezza economica negli Stati Uniti non sembrano poter condizionare le abitudini degli americani che si dicono disposti a continuare a spendere per l’acquisto di buon vino. Lo sweet spot per la spesa sul vino che emerge dal sondaggio parla addirittura di un leggero aumento di prezzo nel 2023 (21 dollari contro i 20 del 2022). Insomma l’anno in corso dovrebbe ricalcare le tendenze di quello appena passato, con la vendita di vino che non dovrebbe assolutamente essere caratterizzata da alcuna inflessione.
Categorie di vino emergenti
Il sondaggio ha poi evidenziato un altro aspetto interessante, ovvero quello legato al possibile gradimento, da parte dei wine lover, verso i cosiddetti prodotti emergenti. Vini dalle caratteristiche diverse da quelli tradizionali ma che sarebbero comunque in grado di suscitare curiosità in coloro che il vino lo apprezzano.
E allora ecco che gli intervistati si sono mostrati particolarmente inclini a categorie di vini etichettabili come più genuini, ad esempio i cosiddetti “good for you” o gli “zero alcol”. Il 34% di intervistati ha affermato di aspettarsi una crescita “buona” oppure “ottima” per i primi. Il 29% ha detto di prevedere una crescita “buona” o “ottima” per i secondi. Insomma cambiano i gusti, cambiano le tendenze e anche il mondo del vino si adegua. E allora ecco che prodotti che fino a pochi anni fa erano inesistenti adesso si affacciano prepotentemente alla ribalta rivendicando uno spazio che un tempo non avrebbero potuto rivendicare. D’altronde la bellezza del mondo del vino è proprio questa: si segue la tradizione ma allo stesso tempo si è anche aperti a guardarsi intorno e andare così incontro alle nuove tendenze per abbracciare una fetta di pubblico sempre più ampia.
Eventi in presenza meglio di quelli virtuali
Le persone tornano ad apprezzare di gran lunga gli eventi legati al mondo del vino che avvengono in presenza. Dopo lo stop forzato legato alla pandemia, con molte cantine che hanno dovuto di fatto arrendersi fermando tutti gli eventi legati all’enoturismo, adesso si torna a fare sul serio. Le degustazioni walk-around continuano a riscuotere successo stando a quanto affermato dagli intervistati che si dichiarano nuovamente entusiasti nel poter dedicare del tempo alla visita delle cantine, alle degustazioni, a tutto ciò che di meraviglioso ruota intorno al mondo del vino.
E l’Italia in questo sarebbe davvero ai primissimi posti in una ipotetica classifica: sono tantissime infatti le aziende che organizzano dei veri e proprio wine tour grazie ai quali diventa possibile ammirare da vicino le vigne, godersi lo spettacolare panorama, degustare un buon calice di vino in una scenario mozzafiato e trascorrere del tempo lontano dai ritmi frenetici a cui purtroppo siamo sempre più abituati, in un mondo che va di fretta e che non lascia spazio alle cose belle. Tutte cose, quelle fattibili all’interno dei wine tour, che con gli eventi virtuali, non sarebbero possibili. Ecco perché pare quasi scontato il dato emerso da questo sondaggio che evidenzia una predilezione degli americani per le “gite di persona in cantina”.
Social media e vino
Chi produce vino e chi lo commercia ha capito che l’utilizzo dei canali social oggi è fondamentale. Un tempo sembravano due mondi distanti, quello del fare il vino e quello dei social, ma oggi non è più così. Aziende di medie dimensioni lo hanno capito durante la pandemia da Covid, quando si sono trovate praticamente “imprigionate”, senza possibilità alcuna di contatto con le persone. E allora ecco che molte di loro si sono organizzate per sbarcare sui social dove il mondo si muove oggi più che mai e dove diventa facile arrivare a un pubblico più vasto, fatto di uomini e donne di varie età.
Non stupisce, insomma, che il sondaggio di Wine Opinions e Colangelo & Partners abbia tirato in ballo anche questo importante aspetto. E cosa ne è emerso? Che la piattaforma social prediletta dal settore sia Instagram, come ci si poteva aspettare. Quasi la metà degli intervistati ha detto di utilizzare TikTok nel proprio lavoro. Il sondaggio specifica che “gli utenti di TikTok hanno un’età più giovane, con il 58% di essi in età inferiore ai 40 anni; solo il 6% si trova nella fascia degli Over 60”.
Ma in genere è importante sottolineare come quasi tutte le aziende, anche quelle di dimensioni più piccole, utilizzino i social per arrivare a un pubblico più ampio, spesso anche giovane (è appunto il caso di TikTok) che possa però avvicinarsi e incuriosirsi al mondo del vino, in tutta la sua miriade di sfumature.
