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Vin brûlé: il dessert dello chef Stephan Zippl
Stile e cultura del vino

Vin brûlé: il dessert dello chef Stephan Zippl

ROSADIVINI
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Redazione

Tempo di Natale. Tempo di bevande calde. Anzi, ben calde! Il vin brûlé (letteralmente “vino bruciato”, dal dialetto francese valdostano) è in cima alla lista delle delizie “à la page” del periodo.

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Il vin brûlé è una semplice bevanda calda a base di vino, zucchero e spezie aromatiche, diffusa in moltissimi paesi. In Europa centrale si consuma vin brulé soprattutto durante il periodo dell’Avvento.

Diffuso nei mercatini di Natale, nel Nord d’Italia viene preparato in pentole o tenuto in thermos, o confezionato in bottigliette da riscaldare al momento, e distribuito durante le feste popolari. Carnevale compreso.

Stephan Zippl chef del Restaurant 1908 al Parkhotel Holzner di Soprabolzano, ha trasformato il tradizionale vin brûlé in un dessert che racconta il territorio. Eleganza, sostenibilità, filiera corta e utilizzo esclusivo di materia prima fresca e di stagione sono le caratteristiche del Vin Brûlé rivisitato da Zippl.

Un dessert di Natale chic nella sua semplicità

 “Vin Brûlé” di Stephan Zippl è un dessert, gustoso sorbetto con marshmallows al vin brûlè, crema al kumquat e una mousse al panpepato. Lo chef gioca con le consistenze e le temperature trasformando una bevanda della tradizione in sorbetto chic e in simpatiche caramelle gommose.

«Questo piatto – assicura lo chef – è una vera e propria esplosione di sensazioni e di sapori complessi, bilanciati e armonici». 

La particolarità del Vin Brûlé secondo Zippl

«Le suggestioni e le sfumature del vino rosso, del Porto, del rum, delle spezie e della cannella vengono qui esaltate e contaminate dalla freschezza e dall’esotismo del mandarino cinese.

Il tutto in perfetto equilibrio con la dolcezza avvolgente della mousse che richiama nei profumi e nel gusto un classico della pasticceria italiana ». 

Stephan Zippl è promotore di una cucina in continua ricerca di qualità nel rispetto della sostenibilità e della stagionalità dei prodotti.

Nato e cresciuto sul Renon, il cuoco classe 1988 conosce molto bene il territorio che circonda il Parkhotel Holzner e lì seleziona i migliori prodotti per la creazione dei piatti sempre profondi e di carattere. 

Ricette e ambiente

L’ispirazione per le sue ricette le trova nel paesaggio circostante che offre spunti continui alla sua cucina sensoriale. «La bellezza della montagna sono le vibrazioni che ti trasmette – spiega meglio Zippl -. Io sono nato proprio da queste parti e amo tutta la natura che mi circonda, per questo, in cucina, credo sia fondamentale utilizzare esclusivamente materie prime locali garanzia di freschezza.

Credo che la natura vada sempre onorata rispettando la stagionalità dei prodotti e la biodiversità, limitando gli sprechi e lavorando, in particolare, sempre in nome della sostenibilità». 

I menù di Zippl come viaggi sensoriali

Ogni suo menu (che si compone di tre, cinque o sette portate), infatti, racconta un elegante viaggio sensoriale tra i sapori dell’Alto Adige, una magia che si crea anche grazie agli abbinamenti dei piatti con vini locali particolari, succhi di frutta alle mele dell’Alto Adige, al mirtillo rosso o a intriganti cocktail a base di ingredienti naturali. Dunque, non resta che sedersi a tavola e… salute e buone Feste!

Lettura consigliata: Guida alle diverse tipologie di vino

Vini italiani selezione ROSADIVINI

Creato il 27/12/2021, aggiornato il 01/08/2022. © Riproduzione riservata.