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Cantina Tenuta Benedetta: dove nasce un vino Unico
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Cantina Tenuta Benedetta: dove nasce un vino Unico

ROSADIVINI
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Redazione

Daniele Noli e la moglie Laura acquistano la vigna di Cantina Tenuta Benedetta nel dicembre 2013. Venduta come Nerello Mascalese, registrato nel registro vitivinicolo come Nerello Mascalese, nuovo impianto del 2008. 

Alla prima vendemmia del 2014 – dice Daniele durante l’intervista – ci siamo subito accorti che non poteva trattarsi di Nerello per diversi motivi: il periodo di maturazione (circa 20-30 giorni più precoce rispetto ai Nerello Mascalese e Cappuccio); le caratteristiche del colore molto più intenso, la concentrazione, gli aromi in fermentazione completamente differenti. 

Dopo qualche mese abbiamo deciso di far analizzare le piante ed abbiamo inviato sezioni di alcune viti all’Istituto di San Michele all’Adige per la mappatura del DNA. L’analisi ha certificato che si trattava di Sangiovese.

Non garantiamo che siano le uniche piante di Sangiovese sull’Etna. Ma siamo sicuri del fatto che nessun altra cantina produca un vino utilizzando questo vitigno in purezza. 

Cosa caratterizza Cantina Tenuta Benedetta, piccola azienda ubicata in una delle zone più importanti dell’Etna?

Il vigneto con il Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, Vigna Laura, si trova a Verzella all’interno della DOC Etna; l’impianto è ad alberello etneo ha viti molto vecchie alcune centenarie, la prefillossera, a piede franco, risultava già registrato nel 1910 negli archivi del registro vitivinicolo.

Il vigneto di Sangiovese, Vigna Benedetta, che si trova a Feudo di Mezzo – Passopisciaro dà origine all’unico Sangiovese in purezza fatto sull’Etna.

Unico di Benedetta è un vino unico al mondo, perché?

L’unicità del nostro vino è data non solo dal fatto che Tenuta Benedetta è l’unica a produrre un Sangiovese al 100%, ma anche dal tipo di impianto ad alberello etneo ad alta densità; dalle caratteristiche del suolo vulcanico che conferiscono al vino un’acidità, una mineralità, una freschezza uniche.

Anche il colore è tendenzialmente più stabile rispetto ai vari Sangiovese coltivati nelle altre regioni italiane.

Una combinazione unica di fattori. Tenuta Benedetta produce vini biologici?

Il nostro obiettivo è la ricerca della massima qualità: cerchiamo di ottenerla sia in vigna, attraverso basse rese, sia durante tutto il processo di vinificazione differenziata per ogni tipo di vino che durante il periodo di affinamento.

La conduzione dei vigneti viene fatta seguendo i dettami del biologico, certificato. Non si utilizzano fitofarmaci e concimi di sintesi ma solo rame e zolfo, tutto il lavoro è fatto manualmente senza ausilio di macchinari. 

Una ricerca che coinvolge anche il packaging. Qual è la storia dell’etichetta di Tenuta Benedetta?

Tutto il progetto del packaging lo abbiamo pensato e realizzato noi cercando di dare un’impronta molto personale ai nostri prodotti. 

Per la nostra azienda abbiamo scelto il nome di nostra figlia, Benedetta. I vigneti hanno i nomi di Laura, mia moglie, Benedetta nostra figlia. La nostra intenzione è di far capire al cliente che l’amore che mettiamo nel nostro lavoro è lo stesso che proviamo nei confronti dei nostri cari. 

Rosso di Laura e Unico di Benedetta: Lo sfondo dell’etichetta ricorda i terrazzamenti dell’Etna, i muretti a secco, la trama della foglia di vite, con al centro gli occhi di Benedetta. Occhi che vegliano su tutto il processo, dalla vigna alla bottiglia, gli occhi che sono da sempre considerati lo specchio dell’anima. 

L’etichetta lunga non è usata di frequente ma incuriosisce e spinge a prendere in mano la bottiglia e ruotarla per leggere le informazioni.

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Creato il 24/12/2021, aggiornato il 01/08/2022. © Riproduzione riservata.