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Falanghina: il vino campano per eccellenza
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Falanghina: il vino campano per eccellenza

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il vino Falanghina è tipico della Campania e deriva dall’omonimo vitigno che è uno dei più presenti dell’intera regione. Si tratta di un vino bianco che affonda le sue radici in un passato non troppo recente fatto di persone che hanno messo a disposizione la loro conoscenza per fare crescere uve rigogliose e di grande prestigio.

Indice:

Per quel suo gusto che lo rende inimitabile e particolare, il vino Falanghina è apprezzato ovunque. Ѐ un vino fresco, molto amato in estate, ma in tendenza si beve tutto l’anno.

Un prodotto non di nicchia che, però, è amato da tutti e ha fatto la fortuna di un’intera regione. 

Ecco di seguito le origini e le caratteristiche organolettiche del vino Falanghina, le cantine più famose che lo producono, gli abbinamenti giusti col cibo e la temperatura di servizio ideale per esaltare le caratteristiche. 

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Origini del vitigno Falanghina

Il termine Falanghina indica un vitigno a bacca bianca tipico della regione Campania e in particolare del Sannio Beneventano, una zona di Caserta e dei Campi Flegrei.

Ѐ qui che questo vitigno trova la sua consacrazione, garantendo uve di grande qualità che benissimo si prestano alla produzione di questa eccellenza del territorio campano.

Leggenda vuole che la Falanghina sia un vitigno di derivazione greco-balcanica. Il suo nome potrebbe infatti derivare da falange, cioè da una “vite sorretta da pali”.

E in effetti come da più antica tradizione, la vite viene legata a pali di sostegno, perché cresca in modo sostenuto e sicuro. Una sorta di necessità visto che questo vitigno tende a crescere enormemente sia in lunghezza che in larghezza, rendendo utile quindi l’utilizzo di sostegni rigidi per fare in modo che il pampino (ovvero la foglia della vite) non si spezzi. 

Caratteristiche organolettiche del vino Falanghina

Il vino Falanghina ha precise caratteristiche che lo rendono riconoscibile e apprezzato ovunque.

Vino dal gusto piuttosto intenso, fruttato e minerale, questo perché le sue uve crescono su terreni di origine vulcanica che gli conferiscono mineralità.

Gli acini sono tondi e la buccia è di colore giallo tendente al verde. 

Al palato è secco, leggermente acidulo con un perfetto equilibrio tra sapidità e morbidezza: un vino assolutamente versatile che infatti si presta benissimo a una moltitudine di abbinamenti a tavola.

Esiste anche una versione spumantizzata di Falanghina molto meno complessa del vino e la Falanghina passita con caratteristiche diverse che si concretizzano in aromi di miele e albicocca con un tocco finale di agrumi che rende questa versione decisamente più morbida. 

La composizione del vino Falanghina deve essere per almeno l’85% di uve Falanghina mentre per il restante 15% è possibile utilizzare altri vitigni sempre a bacca bianca e sempre della provincia di Benevento.

La versione Falanghina in purezza, quindi senza prevedere tagli con altre uve ma con 100% uve Falanghina, riscontra sempre grande successo e che ha determinato il grande salto di qualità di questo vino, in assoluto il più famoso tra quelli prodotti dalla Campania. 

Abbinamenti con il cibo

Questo vino si presta a una serie innumerevole di abbinamenti. La versatilità è infatti una dei suoi migliori pregi. Si può consumare durante un aperitivo oppure durante il pasto.

La versione ferma di questo vino accompagna alla perfezione tutti i piatti tipici della cucina mediterranea. Ѐ ottima con minestre di legumi o zuppe con funghi ma anche con risotti e in generale primi a base di pesce o frutti di mare.

Decisamente consigliata anche con crostacei, carne bianche e formaggi: dalla tipica mozzarella di bufala campana a quelli molli.

In caso di tartine e stuzzichini il vino Falanghina si rivela praticamente perfetto. 

Gradazione e temperatura di servizio

Il vino Falanghina non richiede molte accortezze prima di essere degustato a differenza di altri vini (specialmente rossi) che vanno per esempio versati in decanter o aperti molto tempo prima rispetto al loro consumo.

Si tratta infatti di un vino fresco e di pronta beva che però non nasconde la sua forte personalità.

Per degustare al meglio questo prodotto bisogna aprire la bottiglia circa una mezz’ora prima, per favorire il processo di ossigenazione. Va poi servito in un calice a stelo lungo di dimensioni medie che sia abbastanza largo, questo per consentire di fargli sprigionare tutti i suoi profumi che altrimenti rimarrebbero “bloccati” nel calice stesso.

La temperatura di servizio di un vino Falanghina è intorno ai 10-12 gradi anche se c’è chi preferisce una temperatura più bassa intorno agli 8 gradi, soprattutto in estate quando il caldo si fa sentire.

Ultima annotazione sulla gradazione di questo vino: si attesta generalmente intorno ai 13 gradi e mezzo.

Le cantine più famose del vino Falanghina

Tante sono le cantine che lavorano con serietà e dedizione per produrre un vino Falanghina di qualità.

Le più conosciute sono: l’azienda agricola Tenuta Fontana, situata tra l’agro aversano e il beneventano: una tradizione vinicola che va avanti dal lontano 1800; l’azienda vitivinicola Lauranti; la Tenuta Gismondi; le Cantine Fontanarosa, La Vinicola del Titerno, la Tenuta Rossetti.

Tutte aziende dalla lunga tradizione vinicola, che vale la pena conoscere.

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Creato il 12/05/2022, aggiornato il 14/05/2022. © Riproduzione riservata.