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Salumi e vino: l’abbinamento perfetto per esaltare i sapori
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Salumi e vino: l’abbinamento perfetto per esaltare i sapori

Cristina Mania
Cristina Mania
Giornalista

Re indiscussi dell’antipasto all’italiana, i salumi sono una presenza certa in tavola, merito anche della varietà che la nostra tradizione culinaria può vantare. Perfetti per comporre taglieri da gustare in compagnia ma non può mancare un buon calice di vino. Scopri quale vino abbinare.

Indice:

I salumi sono, insieme ai formaggi, i protagonisti dell’antipasto tipico italiano. Raffinati o rustici, di suino o di carne bovina, affumicati o speziati, i salumi conoscono una varietà di tipologie senza eguali.

Proprio per orientarsi in un panorama così vasto e scegliere il vino che meglio esalta le caratteristiche di ogni affettato, ci vuole molta attenzione.

Quando si parla di salumi si apre davvero un mondo infinito e anche scegliere il tipo di vino in abbinamento potrebbe rivelarsi cosa non così semplice. 

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sul tipo di abbinamento da seguire quando si mangiano i salumi.

Cosa bere con il Pata Negra

Il Pata Negra viene prodotto da suini di razza iberica ed è considerato in assoluto una delle prelibatezze della Spagna.

La sua carne è di colore rosso intenso, caratterizzata da un particolare profumo di erbe di campo.

Il sapore è marcato, perfetto per chi ama i salumi non troppo delicati. In questo caso quale vino è meglio abbinare? Di sicuro i vini rossi giovani leggeri sono indicati per il Pata Negra:

  • Pinot Nero
  • Dolcetto che, con la sua moderata acidità, sa accompagnare delicatamente questo tipo di crudo, esaltandone il sapore
  • Barbera d’Asti che con la sua morbidezza valorizza il Pata Negra.

Evitare vini rossi corposi perché non sono molto indicati per il prosciutto tipico spagnolo.

Anche alcuni vini bianchi si abbinano bene al prosciutto iberico. Qualche nome? Chardonnay e Vermentino di Gallura, due vini molto diversi per caratteristiche eppure ugualmente consigliati in questo caso.

Lo Chardonnay, intenso e gradevolmente acidulo, è in grado di stemperare la grassezza del salume e ripulire la bocca dalla sua untuosità.

Il Vermentino ha un sapore secco tendente all’amarognolo ed esalta in maniera sublime la sapidità rinfrescando il palato.

Infine, con il Pata Negra bene si accompagnano anche le bollicine. La morbidezza della loro struttura, l’eleganza che da sempre le caratterizza, le note fruttate si sposano a meraviglia con questo prosciutto crudo.

Prosciutto crudo e vino

Il prosciutto crudo si distingue essenzialmente in due macro-tipologie: dolce o semi-dolce (anche detto “salato”, per via del sapore decisamente più sapido rispetto al primo).

Il crudo si ottiene dalla salatura a secco della coscia del maiale ed è proprio la quantità di sale utilizzata a fare la differenza. A questa si aggiunge la diversa stagionatura che va ad incidere sul gusto e sul pregio dello stesso.

Per non sbagliare l’abbinamento con il vino, occorre quindi tenere in considerazione queste due componenti:

  • con prosciutto dolce e poco stagionato, via libera a vini bianchi fermi come un Pinot Nero o un Sauvignon. Se si prediligono le bollicine, anche un buon Prosecco Valdobbiadene può risultare un abbinamento vincente. Per i rossi, invece, orientarsi su rossi giovani come il Pinot Nero.
  • con crudo molto sapido e stagionato meglio un rosso di carattere: un robusto Lambrusco può fare al caso vostro.

Che vino abbinare al prosciutto San Daniele

Se il Pata Negra è una delle eccellenze spagnole, il San Daniele può essere definito una delle prelibatezze del nostro Belpaese.

Il profumo di questo crudo è intenso, il gusto dolce e delicato. L’aroma è molto caratteristico e si fa più marcato con l’allungarsi della stagionatura.

Il San Daniele è sicuramente uno delle qualità di prosciutto crudo italiano più amate. Essendo un prosciutto dolce, l’abbinamento più indicato lo vede accostato a un bianco dalle precise caratteristiche.

Nello specifico, il prosciutto crudo San Daniele è perfetto se affiancato a un vino bianco di medio corpo, anche frizzante. Si sposa in modo perfetto con vini bianchi prodotti in Friuli Venezia Giulia, ad esempio Sauvignon, Ribolla Gialla o Friulano.

Il vino per il salame: il più grasso dei salumi

Il salame appartiene alla categoria degli insaccati in quanto si ottiene da una miscela di carni e grasso macinate e inserite (“insaccate”, per l’appunto”) in un budello per poi passare a massiccia salatura (da cui il nome “salame”) che ne permette la conservazione.

Alla carne e al grasso vengono poi aggiunte diverse spezie che variano localmente e che danno vita a innumerevoli tipologie.

Proprio per le sue caratteristiche intrinseche, a questo insaccato andrebbe sempre abbinato un vino rosso giovane, che sia elegante ma allo stesso tempo anche fresco. Un vino non troppo tannico e con un buon equilibro che abbia anche una discreta presenza alcolica.

Grignolino d’Asti e il Monferrato Casalese possono rivelarsi valide opzioni se scegli di degustare il classico salame milanese. Se mangi invece il salame piccante, l’abbinamento più indicato potrebbe essere con un buon Cirò rosso di Calabria.

Trattandosi quindi un salume grasso, è consigliabile abbinare anche un vino rosso come il Chianti di Montalbano, il Barbera d’Asti o un abruzzese Rosso di Montepulciano.

Quale vino abbinare alla mortadella

Mortadella come il salame, è tra gli insaccati più amati. Quale vino abbinare?

La mortadella ha generalmente un profumo intenso e particolarmente aromatico e andrebbe abbinata ad un vino rosso frizzante e giovane, non troppo tannico. Il Lambrusco in tutte le sue forme! Opta per questo vino e sarai certo di andare sempre sul sicuro.

I più audaci però, negli ultimi anni, hanno osato con l’abbinamento mortadella-bollicina. Cosa ne dici allora di uno Champagne? Le bollicine hanno come immediata conseguenza quella di sgrassare il palato e lo preparano al meglio a ogni nuovo assaggio di mortadella. Non scansare a priori questa opzione perché potrebbe regalare piacevoli sorprese. 

Vino per i salumi affumicati

Lo speck è il salume affumicato per eccellenza. In Italia trova la sua regione di appartenenza in Alto Adige. Come per il prosciutto crudo, il punto di partenza è la coscia del suino ma, nel caso dello speck, viene completamente disossata per poi essere aperta e tirata, lievemente salata ed aromatizzata e infine affumicata.

Per quanto riguarda gli abbinamenti con il vino, questo salume offre molte possibilità. Per andare sul sicuro, la struttura elegante di un Pinot Nero non può deludere.

Rimanendo nel territorio, come vino bianco, le note aromatiche e fruttate di un Gewürztraminer metteranno d’accordo tutti. L’abbinamento insolito ma di gran gusto è quello con un flûte di Franciacorta, perfetto per un aperitivo!

Salume tipico della Valtellina: la bresaola

La bresaola è a base di carne di manzo essiccata e salata, sebbene esistano ormai anche versioni a base di carne di cavallo o cervo.

Per assaporare al meglio le sue proprietà organolettiche è consigliabile gustare la Bresaola della Valtellina IGP al naturale, cioè senza condimenti. Se invece ordinate una “Bresaola Santa”, vi verrà servita accompagnata da riccioli di burro al ginepro e pane di segale. 

A differenza di quello che si potrebbe pensare, ossia di gustarla insieme a un calice di rosso, questo salume dà invece il meglio di sé con vini bianchi o rosati, sapidi e con un buon grado di acidità.

Il rosso, infatti, rischierebbe di coprire la delicatezza delle sue carni. Il matrimonio migliore tra vino e bresaola si celebra proprio nel territorio valtellinese. Da provare quello con le bollicine di un Metodo Classico rosé di Nebbiolo o con il Nebbiolo vinificato in bianco.

Prosciutto cotto: il miglior vino da scegliere

E quale vino bere con del prosciutto cotto? Questo salume ha un gusto decisamente meno salato del crudo e vanta una componente grassa maggiore rispetto ad altri.

Così come per la mortadella, anche con il prosciutto cotto andrebbe benissimo un Lambrusco o vini comunque simili per caratteristiche.

In alternativa, però, non è da scansare l’idea di abbinare il cotto con un vino bianco di spessore come potrebbe ad esempio essere una Ribolla Gialla oppure un Pinot Bianco. O ancora un Sylvaner, fresco e sapido, ideale per accompagnare questo salume. 

Avrai capito che non è facile sbilanciarsi sui rossi o sui bianchi perché in molti casi le due opzioni potrebbero rivalersi egualmente valide. Tieni allora sempre in considerazione quelle che sono le peculiarità di ciò che stai mangiando.

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Creato il 25/11/2021, aggiornato il 23/03/2024. © Riproduzione riservata.
Cristina Mania
Sull'autore:
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Mi è servita una Laurea in Lingue per comprendere che lo studio di nuovi idiomi altro non era che la necessità di poter comunicare con un più ampio spettro di persone. Convinzione che si è consolidata durante il Master in […]