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Brunello di Montalcino: il Re del Sangiovese
Percorsi e itinerari del vino

Brunello di Montalcino: il Re del Sangiovese

Veronica Nava
Veronica Nava
Wine Specialist

Il vino Brunello di Montalcino nasce in Toscana nel territorio dell’omonimo comune. Luogo ricco di storia e fascino, zona celebre per la qualità del suo vino dall’epoca Etrusca, è nel Medioevo che ne accresce la fama. Questo grazie al notevole passaggio di viandanti che percorrevano la via Francigena per giungere a Roma.

Indice:

Almeno fino agli inizi dell’800, non fu un vino rosso ad essere il più conosciuto tra tutte le varietà prodotte a Montalcino ma un vino bianco dolce, il “Moscadello”.

In Toscana si sono sempre prodotti vini che sono diventati simbolo dell’enologia italiana. Vini “ricchi”, imponenti, con lunghi affinamenti che li rendono i vini Docg raffinati al mondo.

È con l’intuizione di Clemente Santi, farmacista di Montalcino con la passione per la viticoltura, che nasce il Brunello. È stato il primo a vinificare in purezza il Sangiovese Grosso. Il primo a credere che il sottosuolo di Montalcino era particolarmente vocato a produrre vini di grande struttura, di grande eleganza e capaci di lunghissimi invecchiamenti.

Nel 1896 il Brunello ottenne il suo primo riconoscimento. Una medaglia presso “La Esposizione Agraria di Montepulciano”. A questo ne seguirono molti altri, anche in Francia.

Tra un periodo buio e l’altro fu a partire dagli anni ’50 che la notorietà del vino riprese la sua crescita, sia in Italia che all’estero.

Nel 1980 l’assegnazione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Nel 1999 la rivista Americana “Wine Spectator”, inserì il Brunello di Montalcino tra i 12 vini più pregiati del XX secolo. La stessa rivista nel 2006, lo incoronò il migliore al mondo.

Vigne, uva e produzione

Il Brunello nasce dalle uve Sangiovese, vigneti che crescono sulla collina di Montalcino. Ma per la loro esposizione, la natura del terreno, le tecniche enologiche utilizzate da ogni produttore, là dove ognuno coltiva il proprio vitigno “Sangiovese”, ne consegue un vino in grado di esprimere risultati fortemente distintivi tra loro. 

Ogni produttore ha il suo Brunello di Montalcino. La vinificazione e l’affinamento è simile a quello di un qualsiasi altro vino rosso.

Il Brunello di Montalcino viene prodotto esclusivamente da uve Sangiovese, la vendemmia viene effettuata a mano alla fine del mese di settembre. Si scelgono i chicchi migliori e delicatamente vengono pigiati.

Il mosto viene posto in grandi contenitori d’acciaio inox ad una temperatura controllata di circa 7°C, sosta per alcuni giorni, dopo avviene la criomacerazione. Terminata, grazie ad appositi lieviti, inizia la fermentazione.

Durante questa fase avviene anche la macerazione, bucce e vinaccioli cedono i tannini. A seguire la svinatura o pressatura (separazione della parte solida del mosto da quella liquida, il vino).

Si procede all’innesco di una nuova fermentazione chiamata malolattica (sempre in contenitori d’acciaio), inizia così il periodo dell’affinamento. Il vino viene posto in botti di rovere dove riposa per almeno 2 anni.

Successivamente l’affinamento prosegue in bottiglia per almeno 4 mesi, 6 nel caso della “Riserva”. Il Brunello di Montalcino non può essere messo in vendita prima che siano passati almeno 5 anni dalla vendemmia, almeno 6 anni per la “Riserva”.

Lettura consigliata: Dal mosto al vino

Colore, profumo e sapore del Brunello di Montalcino

Il Brunello ha un colore rosso rubino intenso e con l’invecchiamento tende al granato.

Ha sentori di frutti di bosco, frutta rossa matura, vaniglia, tabacco, cacao, cuoio, spezie. Si presenta intenso, persistente ed elegante. Ha un odore molto caratteristico.

Il sapore è asciutto, caldo, robusto, armonico, con retrogusto persistente. Vino ben strutturato.

Con cosa si abbina e come si beve

Vino di grande struttura per piatti altrettanto strutturati. Carni succulente come selvaggina, carne rossa alla griglia, brasati. Formaggi grassi e stagionati. Primi piatti di pasta con sughi gustosi e risotti con funghi e tartufi.

Per esprimersi al meglio aprire la bottiglia almeno un’ora prima di degustarlo. La temperatura di servizio è tra i 18°C/20°C, in un calice ampio da consentire al vino di respirare ed esprimere al meglio tutti i suoi aromi.

Consiglio: Provate a leggere un articolo dedicato al Brunello di Montalcino o mentre lo state degustando e accompagnate il tutto ad un’opera di Giacomo Puccini… Un vino Toscano per eccellenza con uno tra i più celebri compositori italiani di origine toscana. Vi sentirete catapultati nel fascino della storia, dove le origini di un vino si mescolano alla storia di un’opera lirica.

Quanto costa una bottiglia di Brunello

Il prezzo per questo vino varia da cifre assolutamente abbordabili a prezzi elevatissimi, si possono trovare bottiglie di Brunello di Montalcino che superano le 45.000 Euro.

Si tratta di bottiglie pregiate, frutto di una selezione maniacale delle uve, di grandissima cura e di decenni di invecchiamento.

Curiosità: Dal 1945 ogni mese di gennaio, un’apposita Commissione di Degustazione, assegna un voto al vino prodotto durante l’ultima vendemmia. Il voto è espresso in stelle, da una (insufficiente) a cinque (eccezionale). Quelle che hanno ottenuto la Quinta Stella sono: il 1945, 1955, 1967, 1970, 1975, 1985, 1988, 1990, 1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, 2012, 2015, 2016, 2019 e il 2020.

Creato il 23/01/2022. © Riproduzione riservata.
Veronica Nava
Sull'autore:
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La mia vita... "cogliere l' essenza di ogni viaggio", quello di tutti i giorni! Dal liceo artistico l'amore per le forme, le linee, i tratti. Cogliere gli stimoli esterni per renderli esperienze... di crescita, di scelte, passate e presenti. E […]