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Cannonau: storia, origini, caratteristiche e abbinamenti
Percorsi e itinerari del vino

Cannonau: storia, origini, caratteristiche e abbinamenti

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il Cannonau è in assoluto il vitigno a bacca nera più diffuso in Sardegna. Nonostante assomigli molto per caratteristiche alla Grenache francese e al Garnacha spagnolo, si dice che le sue origini affondino addirittura in Oriente. Insomma, è questo un vitigno affascinante che dà vita a uno dei vini sardi più apprezzati fuori dalla magnifica isola in cui nasce.

Vuoi sapere qualcosa di più sul Cannonau? Allora leggi di seguito, ti porteremo alla scoperta di questo vitigno, raccontandoti qualcosa della sua storia e delle caratteristiche del vino a cui dà origine. Ci soffermeremo poi, come sempre quando conosciamo più da vicino un vitigno, sugli abbinamenti tra cibo e vino. Sarà dunque un viaggio alla scoperta del rosso più famoso della Sardegna che reincarna le caratteristiche di una terra generosissima.

Vitigno Cannonau: storia, origini e curiosità

Come in parte anticipato, si pensa che le origini del Cannonau siano da ritrovare in Oriente risalendo fino ai tempi dei Fenici. Inizialmente si era pensato che le origini di questo vitigno fossero spagnole. Ma il ritrovamento di vinaccioli di Cannonau a Borore, nel sito archeologico di Duos Nuraghes, ha portato poi gli esperti a far cadere del tutto le teorie sulle origini iberiche del Cannonau. Affermarono che questo vitigno risale all’epoca dei Fenici i quali lo portarono sull’isola perché grandi amanti della tradizione vinicola e quindi interessati a far sì che queste preziose piantine attecchissero e crescessero rigogliose. 

Il Cannonau presenta delle similitudini, a livello morfologico, con altri vitigni autoctoni di altre regioni d’Italia e paesi del mondo: con il Tocai Rosso di Barbarano (Veneto) ad esempio, o con la Grenache francese.

Cannonau: caratteristiche delle uve

Quali sono le caratteristiche delle uve Cannonau? La foglia ha generalmente un colore verde molto acceso e lucente, la grandezza del grappolo è media. Infine, gli acini sono di dimensioni medio piccole, di un meraviglioso colore nero tendente al viola.

La vendemmia delle uve Cannonau si fa intorno alla fine di settembre, perché è questa un’uva che ha dei tempi di maturazione considerati medio-tardivi.

Tra le tante cose da raccontare, eccone un’altra: il Cannonau – registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970 – ha buone capacità di adattamento al clima e al terreno. Non a caso viene coltivato in zone della Sardegna molto diverse tra di loro per caratteristiche climatiche e peculiarità della terra.

Infine, una curiosità: il nome “Cannonau” sembra poter derivare dal verbo “cannonare”. In dialetto sardo sta a identificare la tipica operazione di rimescolamento delle bucce depositate sulla superficie che avviene durante la fase di fermentazione del mosto.

Cannonau: caratteristiche del vino

Ma quali sono le caratteristiche del vino che nasce da uve Cannonau? È questo in assoluto il rosso più famoso e apprezzato dell’isola sarda. Si tratta di un vino che rispecchia fedelmente le caratteristiche della terra da cui trae origine. È sapido, zuccherino, con marcate note di frutti rossi e fiori che lo rendono davvero molto gradevole al palato.

La denominazione di origine più importante per il Cannonau è la Cannonau Sardegna DOC (i vini vengono prodotti con Cannonau in purezza), ma possono concorrere alla produzione del vino anche altre uve provenienti da altri vitigni sempre a bacca nera, per un massimo del 10%.

Esistono diverse tipologie di vino Cannonau: Rosso, Rosato, Riserva, Liquoroso Secco e Liquoroso Dolce. Ognuna ha precise caratteristiche ed è difficile stilare una classifica delle migliori versioni di Cannonau perché, come sempre, molto dipende dai gusti e dalle preferenze della persona che lo beve.

Qual è la gradazione del Cannonau? Dipende proprio dal tipo di vino che si vuole degustare. Si passa da un minimo di 12,5% per il rosso e il rosato e si arriva al 13% per la versione Riserva. Le varianti Liquoroso dolce e liquoroso secco arrivano anche al 16% e al 18%. Insomma una gradazione importante, qualsiasi sia il tipo di Cannonau che si versa nel calice.

Esiste una migliore temperatura di servizio per questo rosso? Assolutamente sì, come per tutti i vini, d’altronde. In generale possiamo affermare che la temperatura di degustazione ideale è di 18-20°C. Per le versioni passite e liquorose la miglior temperatura si attesta invece intorno agli 8-10 gradi.

Un’ulteriore attenzione per la scelta dei bicchieri. Il calice da rosso non va bene per la versione passita del Cannonau e nemmeno per quella liquorosa. In questo caso è necessario usare un calice a stelo lungo, tipico per questa tipologia di vini.

Migliori abbinamenti tra Cannonau e cibo

Eccoci allora all’interessante capitolo relativo agli abbinamenti tra vino e cibo che ci interessano sempre molto visto che è a tavola generalmente che gli italiani sono soliti degustare un buon vino. 

Quali sono le pietanze che meglio si sposano con questo rosso tipico sardo? Essendo un vino piuttosto importante, almeno dal punto di vista della gradazione alcolica, è facilmente comprensibile che il Cannonau si sposi meglio con pietanze anch’esse strutturate e non con cibi leggeri.

Questo vino rosso è ottimo da degustare insieme a un secondo di carne cotta allo spiedo o alla griglia. L’abbinamento perfetto è quello con il maialetto, ma in generale questo vino è in grado di accompagnare in modo egregio tutte le carni.

Un altro abbinamento vincente è quello tra Cannonau e formaggi: quelli di media stagionatura se si beve un Cannonau giovane, quelli ben stagionati se invece si è in procinto di degustare una Riserva.

Trattandosi di un vino dal bouquet floreale molto intenso, va benissimo l’idea di abbinare questo rosso a un primo dal gusto avvolgente e succoso: ad esempio le lasagne al forno. O ancora, prova il Cannonau davanti a un piatto fumante di risotto al tartufo e non te ne pentirai.

Insomma, una delle caratteristiche più “forti” del Cannonau di Sardegna è la versatilità e la dimostrazione è data dai numerosi abbinamenti che si possono fare a tavola. 

Creato il 11/07/2023. © Riproduzione riservata.