

Gavi: origini, storia, caratteristiche e abbinamenti
Il Gavi è in assoluto tra i più apprezzati vini bianchi del Piemonte. È il perfetto esempio di versatilità: viene infatti prodotto in diverse tipologie, tutte di grande qualità. A rendere questo bianco così speciale è la zona in cui nascono e crescono rigogliosi i vitigni.
Conosci questo vino? Se non ne hai mai degustato un calice forse è arrivato il momento di farlo!
Origini e curiosità sul Gavi
Come anticipato, è questo un vino piemontese che viene realizzato con grande successo in un territorio che si estende dalla Pianura Padana fino all’Appennino Ligure, “abbracciando” 11 comuni diversi: Bosio, Capriata d’Orba, Carrosio, Castelletto d’Orba, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, San Cristoforo, Serravalle Scrivia e Tassarolo. Una zona bellissima che, proprio per le sue meravigliose caratteristiche, viene orgogliosamente chiamata il Gavishire. Le terre di produzione del Gavi sono davvero uno spettacolo da gustare e ogni anno infatti attraggono turisti desiderosi di trascorrere giorni immersi nella natura e circondati da paesaggi così belli da togliere il fiato. Vigneti, boschi incantati e castelli (alcuni ancora abitati) sono i protagonisti di un paesaggio che merita davvero una visita.
Curiosa è la storia che ruota intorno al nome dato a questo vino: leggenda narra infatti che il nome del comune di Gavi, e quindi poi del vino, sia da ricollegare a una principessa, figlia del re dei Franchi Clodomiro, che si chiamava Gavia. La giovane principessa, innamorata di un uomo che a corte non era apprezzato, si rifugiò proprio nel borgo che adesso corrisponde al comune di Gavi, per fuggire da chi non apprezzava la sua scelta sentimentale. E così, grazie anche all’aiuto del Papa, la principessa Gavia trovò rifugio nel borgo con l’uomo che amava e il figlio che avevano avuto. Ecco che da quel momento, allora, quel borgo prese il nome di Gavi, in suo onore. E siccome quella principessa era così gentile e cortese con tutti gli abitanti del posto, il vitigno di quelle zone (da cui appunto nasce il Gavi) fu denominato proprio Cortese.
Insomma una storia davvero curiosa per questo bianco che è uno dei più rappresentativi della regione e che può vantare anche la denominazione DOCG.
Clima e territorio
Le uve Cortese, con cui viene prodotto il Gavi, crescono in un territorio in cui il microclima è praticamente perfetto. Gli inverni sono freddi e le estati calde e ventilate. I terreni sono argillosi e calcarei. Il clima risente del vento marino della Liguria e della temperatura mite garantita dalla vicinanza dell’Appennino. Non stupisce insomma che il vino che trova vita dalle uve sia maestoso, con un potenziale di invecchiamento notevole.
Che vino è il Gavi
Ma che tipo di vino è il Gavi? Ti abbiamo raccontate delle uve dalle quali è prodotto illustrandoti il territorio di estensione dei vigneti, ma adesso è giunto il momento di esplorare questo vino così amato in Piemonte e non solo (basti pensare che la richiesta di Gavi è molto alta in Inghilterra, Usa, Germania e Russia).
Una delle caratteristiche principali del Gavi è la versatilità. La sua versione più conosciuta è quella ferma ma questo bianco è prodotto anche nella versione frizzante, spumante Metodo Classico e Riserva, ognuna ovviamente con caratteristiche ben precise. In generale, però, possiamo dire che questo vino bianco piemontese è caratterizzato da sentori di fiori bianchi d’acacia e biancospino, di mela e di pesca bianca ed è dunque un vino dal bouquet molto aromatico. Al palato è sapido, come gran parte dei vini che in qualche modo “risentono” della vicinanza al mare. Il suo gusto è persistente ed elegante.
Il Gavi è insomma un vino davvero di gran pregio, un bianco che si è fatto prepotentemente largo in una regione votata per lo più alla produzione di vini rossi famosi in tutto il mondo (Barolo e Barbaresco, per menzionarne solo un paio).
Gavi, abbinamento con il cibo
Il Gavi è un vino che può essere definito versatile. È infatti in grado di garantire un alto numero di abbinamenti a tavola anche con piatti dalle caratteristiche molto diverse. E allora scopriamo alcune pietanze che si sposano perfettamente con questo vino bianco.
Uno degli abbinamenti più classici per il Gavi è con il pesce, in particolare rombo, branzino, sogliola o dentice. Ma puoi optare per un buon calice di vino anche se decidi di gustare un trancio di salmone affumicato. Il bouquet fruttato del Gavi si sposerà alla perfezione con il sapore molto particolare del pesce. Puoi scegliere questo bianco piemontese anche in presenza di pietanze a base di ostriche, gamberi e vongole oppure con il sushi e il sashimi.
Non solo pesce, però, perché il Gavi è perfetto anche all’interno di un pasto veg. Egregio è infatti l’accostamento a piatti a base di verdure: carciofi e zucchine, peperoni e insalatone miste. Prova il Gavi con i funghi e anche con minestre di verdure o zuppe di legumi: l’accostamento sarà davvero perfetto.
Proprio perché fa della versatilità una delle sue caratteristiche di forza, questo bianco è ideale anche se accostato a piatti di carne bianca come il pollo, il tacchino e il coniglio. Il consiglio è quello di scegliere cotture non troppo elaborate per queste carni. Contempla l’utilizzo di salse dal sapore delicato e leggero (perché quelle troppo piccanti potrebbero creare un fastidioso contrasto con i profumi e il gusto del vino).
La complessità aromatica e la raffinatezza che lo caratterizzano, infine, rendono il Gavi un vino da meditazione. Un vino che dunque può accompagnare un momento di relax nel corso della giornata.
Temperatura di servizio del Gavi
La temperatura di servizio è una variabile da considerare sempre quando si parla di degustazione di un vino. Gioca infatti un ruolo chiave. Se vuoi apprezzare davvero il vino che hai deciso di degustare, sappi che dovrai assolutamente informarti sulla sua temperatura di servizio. Quella ideale per il Gavi si aggira intorno agli 8-10 gradi. A questa temperatura questo bianco sarà in grado di sprigionare tutti i suoi fantastici profumi.