

Corso vino: il nuovo insegnamento nelle scuole superiori
Nelle scuole superiori saranno introdotte lezioni di vino è la proposta per avviare una sperimentazione pilota in tre regioni: Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia. L’obiettivo: preparare i giovani a una possibile carriera professionale nel settore enologico.
Indice:
- A lezione con le Donne del vino
- Perché insegnare il vino negli istituti turistici e alberghieri
- Corso vino: proposta formativa in linea con la domanda professionale
Introdurre lezioni di vino fra le materie di studio degli Istituti Turistici e Alberghieri di tutta Italia, è la proposta che parte dall’Associazione nazionale Le Donne del Vino, lanciata a Firenze.
«Nella logica dei grandi progetti europei come il Farm to Fork e la Next generation, crediamo nel vino come acceleratore di cambiamento sostenibile e accorciatore della distanza tra città e campagna», ha spiegato la presidente Donatella Cinelli Colombini.
A lezione con le Donne del vino
Le Donne del Vino si faranno carico della sperimentazione di questi insegnamenti in tre regioni pilota: Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia. La sperimentazione si allargherà in tutta Italia il prossimo anno scolastico, 2022-2023.
«Facciamo un appello alle associazioni di sommelier, assaggiatori, diplomati WSET, dottori in scienze gastronomiche perché preparino i docenti necessari a insegnare la cultura del vino a centinaia di classi in ogni regione italiana», aggiunge Cinelli Colombini.
Dopo i due anni della fase sperimentale le 950 Donne del Vino intendono rimanere nel progetto formativo solo come destinatarie delle visite didattiche perché hanno al loro interno:
- produttrici
- ristoratrici
- enotecarie
- sommelier
- comunicatrici
- esperte di marketing
Sono quindi in grado di proporre agli studenti un’esperienza diretta di tutta la filiera produttiva del vino.
Nel sogno di tutti c’è una nuova generazione di manager che continui la sua formazione anche dopo il ciclo scolastico facendo della conoscenza del vino e dell’agroalimentare un punto di forza del proprio profilo professionale.

Perché insegnare il vino negli istituti turistici e alberghieri?
Attualmente alcuni presidi di scuole alberghiere hanno già attivato i corsi sul vino, mentre nessun istituto turistico ha insegnamenti di questo tipo.
Nella realtà invece, i futuri responsabili delle sale dei ristoranti così come i futuri manager di uffici turistici, agenzie di viaggio o alberghi hanno bisogno di conoscere il vino, gli abbinamenti cibo vino e di sapere dei territori produttivi del vino.
Infatti il vino costituisce circa un terzo dei ricavi dei ristoranti. Sul fronte turistico vediamo che l’enogastronomia è la prima attrattiva dei viaggiatori stranieri diretti in Italia e anzi un visitatore su quattro è mosso principalmente da quella.
Il 62% dei cataloghi dei tour operator contiene un’offerta eno-gastronomica. Ci sono circa 10.000 cantine attrezzate per la wine hospitality in costante ricerca di personale e circa altre 20.000 imprese del vino aperte al pubblico.
In un’Italia dove l’agroalimentare è sempre più importante per il turismo non è possibile continuare a insegnare solo arte, territorio e geografia turistica (66 ore per 3 anni) ai futuri manager dell’incoming.
Corso vino: proposta formativa in linea con la domanda professionale
I comparti produttivi sono diversi e in questi rientra anche il settore enologico.
Ricevere una formazione adeguata con un corso vino è un modo per preparare e avvantaggiare gli studenti a nuove prospettive lavorative.
In generale innalza il livello dell’offerta turistica e funziona come un acceleratore per i territori del vino che hanno bisogno di personale formato nell’intera filiera che produce, commercializza e somministra il nettare di Bacco.
Persone che siano in grado di accrescere la conoscenza sul mondo del vino, soprattutto fra i visitatori stranieri e relativamente alle denominazioni meno conosciute.
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