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L’evoluzione della donna nel mondo del vino: dalle tradizioni alle innovazioni
Women in Wine

L’evoluzione della donna nel mondo del vino: dalle tradizioni alle innovazioni

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

La donna nel mondo del vino ha subìto notevoli trasformazioni. Se secoli fa era impensabile immaginare la presenza delle donne nelle aziende vinicole, oggi invece tutto si è trasformato. Le donne ci sono e molto spesso ricoprono ruoli importanti. L’evoluzione della figura femminile nel mondo vinicolo è interessante e curiosa. Vale dunque la pena approfondirla per scoprire alcuni aspetti che potresti non conoscere.

Dalle tradizioni alle innovazioni

È difficile tornare molto indietro nel tempo e pensare di scovare nomi di donne che hanno fatto la storia nel mondo del vino. Certo, anche in epoca antica miti e leggende sul rapporto tra donne e vino si sono sempre susseguiti. Pensiamo ad esempio a Ebe, figlia di Zeus, re degli dei, e di Era, la regina degli dei, che aveva il compito di servire il nettare e l’ambrosia, le bevande degli dei, durante i banchetti olimpici. Una sorta di sommelier dei tempi moderni, colei che appunto era addetta al servizio del nettare così caro agli dei.

Ma a parte quelle che possono essere definite delle vere e proprie leggende, la verità è che per molto tempo le donne sono state tenute volontariamente lontane dal mondo del vino, come se questo non potesse in qualche modo riguardarle. Il vino e tutto ciò che intorno a esso girava, insomma, è sempre stato visto come qualcosa di molto maschile, qualcosa per cui le donne stesse non erano all’altezza.

Barbe-Nicole Clicquot

E dunque, per scovare esempi di donne che si sono invece fatte valere in questo mondo occorre arrivare fino alla fine del Settecento. Il mondo vinicolo era ancora appannaggio maschile ma ci fu una donna che, grazie alla sua tenacia e al suo coraggio, fece di tutto per farsi strada. Stiamo parlando di Barbe-Nicole Clicquot, conosciuta come “la vedova Clicquot”.

A soli 27 anni, dopo la morte del marito, non si perse d’animo e decise di prendere in mano l’azienda di champagne. Era il 1805, nessuna donna prima di lei aveva “osato” così tanto. Ma Barbe-Nicole Clicquot non era una donna qualsiasi e la determinazione non le mancava. Così, pur ritrovandosi in un’avventura forse più grande di lei, riuscì a far crescere l’azienda in modo esponenziale facendo allo stesso tempo diventare il marchio Veuve Clicquot uno dei più famosi al mondo. Se pensiamo alle donne che hanno rivoluzionato il mondo del vino, dunque, non possiamo non pensare a lei.

Il movimento “Women in wine

Il Novecento è stato poi un secolo importante per la figura femminile all’interno di un mondo ancora molto maschile, per il vino e non solo. Ma negli anni Ottanta, negli Stati Uniti, un gruppo di donne desiderose di conquistarsi spazio in vigna rispetto agli uomini decisero di dare vita al movimento chiamato “Women in wine”. Il movimento contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del ruolo delle donne nel settore vinicolo. Un movimento che ha fatto tanto e che ha in qualche modo aiutato a spianare la strada verso un ingresso che fino ad allora sembrava piuttosto sbarrato.

Anne-Claude Leflaive

A metà del Novecento (1956 per la precisione) nasce Anne-Claude Leflaive, altro nome femminile imperante quando si affronta l’evoluzione della figura femminile nel mondo vinicolo. Molti la definirono “la visionaria”.

Anne-Claude Leflaive è stata senza dubbio una delle donne più influenti nella storia del vino francese. Produttrice di vino, attivista, si è distinta fin da subito per la sua determinazione e la sua grande competenza in materia.

Per lungo tempo è stata la direttrice della famosa tenuta di Domaine Leflaive, che produceva alcuni dei migliori vini bianchi della Borgogna. Innovativa, lungimirante, determinata, Anne-Claude Leflaive è stata anche una delle prime produttrici di vino a usare tecniche di produzione biologica e biodinamica nella Borgogna. Per dimostrare come la sostenibilità potesse andare di pari passo con la qualità dei prodotti. Non contenta dei grandi traguardi raggiunti, Anne-Claude Leflaive ha continuato a porsi obiettivi sempre più importanti e per sostenere l’importanza della diversità e dell’inclusività nell’industria vinicola ha fondato l’associazione intitolata “Femmes et Vins de Bourgogne”. Insomma il suo nome è sicuramente uno di quelli che ha cambiato la storia della donna nel mondo vinicolo.

Da quel momento in poi un numero sempre più alto di donne si è emancipato in quel senso, facendo tutto il possibile per accedere a posti che un tempo erano appannaggio solo degli uomini.

La figura femminile nel mondo del vino di oggi

Gli anni Duemila hanno visto una vera e propria impennata per quanto riguarda la presenza di donne nel mondo del vino. Finalmente le donne si sono prese, seppur con fatica, gli spazi che a lungo sono stati loro ingiustamente negati. E oggi sono davvero numerose coloro che ricoprono ruoli di rilievo nelle aziende, che sono sommelier, che lavorano nel mondo del vino e lo fanno con successo.

Donne giovani che hanno fin da subito capito quale fosse la loro strada e hanno scelto università in linea con le loro passioni. Donne che invece si sono ritrovate quasi per caso in cantina ma hanno scoperto che quella vita non era poi niente male. Donne che hanno seguito le orme di famiglia, rivestendo ruoli che prima appartenevano ai padri. Insomma la figura femminile di oggi nel mondo del vino è decisamente variegata e regala sfumature molto interessanti. Le donne finalmente hanno avuto accesso a un mondo che prima era precluso e, grazie alle loro intuizioni, sono spesso protagoniste di cambiamenti importanti. 

Creato il 28/08/2023. © Riproduzione riservata.