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Fondazione Banfi: a scuola di Sangiovese
Stile e cultura del vino

Fondazione Banfi: a scuola di Sangiovese

Silvia Cutuli
Silvia Cutuli
Giornalista

Diventare esperti di Sangiovese? Per specializzarsi sul celeberrimo vitigno italiano arriva un corso di formazione ad hoc promosso dalla Fondazione Banfi di Montalcino.

Indice:

La cultura del buon vino si impara sui banchi di una scuola molto speciale: nasce nella zona dei rossi di Montalcino ottenuti da uve Sangiovese, per volere di Castello Banfi, tenuta toscana che nel 2017 ha istituito la propria Fondazione.

Nell’ambito di quest’ultima, Sanguis Jovis, è il progetto dedicato al Sangiovese attraverso un programma di alta formazione aperto a non più di venti studenti.

L’idea è di incrociare la teoria alla pratica, perché si studia in aula ma soprattutto su un territorio, già di per sé unico, come quello di Montalcino. Le analisi sui vari terreni aiutano gli studenti a capirne le caratteristiche grazie al know how di geologi ed esperti.

Approfondimenti poi avverranno in cantina dove allenare il palato ad assaggiare i vini prodotti dei vari terroir e riconoscerne le differenze.

La Winter School presso Fondazione Banfi

L’offerta di Master in campo enologico è varia e vasta, si sa. Tra le tante proposte la scuola della Fondazione Banfi è consigliata a chi ambisce a specializzarsi sul vitigno sangiovese.

La Winter School infatti è ospitata all’interno del primo centro studi permanente sul Sangiovese. Il percorso offre quindi l’opportunità di affacciarsi al settore con un bagaglio di conoscenze ed esperienze specifiche sul vitigno che è il più coltivato in Italia.

Non un generico master sul mondo del vino ma una specializzazione spendibile, se si sogna di diventare un professionista del Sangiovese nel prossimo futuro.

C’è tempo fino al prossimo 20 febbraio per inviare la domanda di partecipazione alla Winter School della Fondazione Banfi che si svolgerà dal 9 all’11 marzo 2022 presso O.CR.A. Officina Creativa dell’Abitare (Via Boldrini 4, Montalcino- Siena) mettendo al centro l’innovazione legata al mondo del vino, dalla vigna al calice.

Aperto a venti studenti – 10 Student, laureati da non più di 18 mesi, e 10 Professional – tutti selezionati con bando di ammissione.

I costi per i 10 studenti sono coperti da borse di studio offerte da aziende ed istituzioni del territorio.

Il progetto Sanguis Jovis

Formazione, ricerca scientifica e comunicazione i tre pilastri del progetto.

“La formazione si realizza attraverso la Summer School e la Winter School che è a cadenza biennale, ha dichiarato il Presidente della Fondazione Banfi, Rodolfo Maralli.

Il progetto è in forte crescita, ad ogni edizione riceviamo oltre 100 richieste di partecipazione per 20/25 posti a disposizione. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a portare questo format anche all’estero, oppure fare accedere studenti stranieri ai nostri corsi, impostando con docenti multilingua.

Il secondo pilastro, la ricerca scientifica, si attua attraverso il finanziamento da parte della Fondazione Banfi di due/tre ricerche ogni anno, in ambito agronomico, manageriale e di marketing.

La Fondazione, inoltre, sta lavorando sulla comunicazione, il terzo pilastro del progetto, attraverso la pubblicazione de “I Quaderni di Sanguis Jovis”, conclude Maralli.

La Tenuta Banfi a Montalcino

La tenuta Banfi si estende a sud di Montalcino, al confine con la Val d’Orcia con i suoi 2830 ettari di proprietà, coltivati per circa un terzo a vigneto. 

Tra i vini legati al territorio e al suo microclima, figura tra i più conosciuti il Brunello di Montalcino Castello Banfi DOCG: rosso rubino brillante, al naso profumo fruttato di frutta rossa fresca combinate a quelle di tabacco da pipa e liquirizia Alcol: 14% Temperatura di servizio suggerita: 16-18°C.

Una selezione di rossi toscani

Col di Lamo – Brunello di Montalcino DOCG 2016 

Prodotto da uve 100% Sangiovese dall’azienda Col di Lamo di Montalcino con il tocco femminile della proprietaria Giovanna Neri. Colore rosso rubino intenso, al palato note di prugna e mora.

Si accompagna a secondi di carne o selvaggina anche con funghi e tartufi, pecorino toscano stagionato. Temperatura di servizio tra 16° e 18°.

Villa Sant’Anna – Chianti dei Colli Senesi DOCG 2019

Nasce tra le città di Siena e Montepulciano da uve selezionate con 90% sangiovese, 5% merlot e canaiolo, 5% mammolo e colorino delle vigne Villa Sant’Anna. 

Rigorosamente biologico, se ne producono 15.000 bottiglie l’anno: color rosso rubino intenso, ha sapori tipici di ciliegia, erbette, menta e violetta. Si abbina a carni grigliate bianche e rosse, formaggi e piatti tipici toscani. Temperatura di servizio tra 14°-16°.

Lettura consigliata: Guida alla giusta temperatura vino

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Creato il 21/01/2022, aggiornato il 01/08/2022. © Riproduzione riservata.
Silvia Cutuli
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La scrittura? Una passione divenuta la mia professione e che oggi condivido con i miei studenti dell'Accademia di Costume e Moda e dell'Istituto Europeo di Design. La scrivania della mia cameretta è stata da sempre il luogo dove rifugiarmi, carta […]