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I vini italiani e la tradizione enologica: un patrimonio da conservare
Stile e cultura del vino

I vini italiani e la tradizione enologica: un patrimonio da conservare

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

L’amore per il buon vino, in Italia, c’è da sempre. Da quando cioè si è realizzato che le caratteristiche della nostra terra potevano essere sfruttate al meglio per coltivare vigne e ottenere del vino di ottima qualità. Quello relativo alla produzione di vino è un patrimonio da preservare. Ecco perché è importante – oggi più che mai – continuare a investire in questo settore che viene considerato – malgrado i tempi di crisi – ancora trainante per l’economia italiana. Quanti paesi al mondo possono vantare la nostra tradizione enologica? Pochi, e anche se negli ultimi decenni molti si sono evoluti da questo punto di vista, il Belpaese continua a dire la sua. 

L’Italia continua a mietere successi con i suoi vini nei concorsi più famosi organizzati in giro per il mondo. Solo nell’ultima edizione dei Decanter World Wine Awards, nel Regno Unito, il Belpaese si è reso protagonista di un vero e proprio trionfo dimostrando di non avere niente da invidiare alla concorrenza. I vini italiani vantano una tradizione invidiabile fatta di amore, sapere e passione. È questo il vero punto di forza della produzione vinicola italiana, un tesoretto da salvaguardare anche e soprattutto in ottica futura.

La tradizione enologica italiana: un amore che viene da lontano

L’Italia ha una ricca e variegata tradizione enologica che affonda le sue radici in tempi molto lontani. La varietà di vitigni autoctoni e le diverse regioni vinicole unite a una cultura enogastronomica ben radicata hanno disegnato il successo della penisola che a oggi è uno dei principali produttori di vino al mondo.

Ma non è solo una mera questione di numeri. La tradizione vinicola italiana, tramandata nel corso dei decenni, garantisce – molto di più rispetto a tanti altri paesi – una diversificazione di offerta che è difficile trovare. I vini italiani sono tantissimi e tutti presentano caratteristiche tipiche e rappresentative della zona in cui le uve da cui derivano vengono coltivate. Ogni regione ha le sue caratteristiche distintive che si ritrovano anche nei vini. Ed è per questo che degustando un vino, pur non conoscendone l’etichetta, è possibile restringere il cerchio e risalire almeno alla regione in cui un determinato vino viene prodotto.

La varietà di vini, fortuna dell’Italia

Proprio la varietà di vitigni e di conseguenza di vini è la vera fortuna dell’Italia che può così garantire una produzione eterogenea agli appassionati. D’altronde ogni regione d’Italia ha i suoi vitigni autoctoni che consentono la produzione di vini che sono specchio fedele della terra da cui nascono. Ma c’è da dire che il Belpaese ha aperto, nei secoli, anche all’adozione di vitigni internazionali. Vitigni che ad oggi garantiscono la produzione di bianchi e di rossi di assoluta qualità. 

La diversità è quindi sicuramente un pregio, una fortuna da preservare che fa dell’Italia un paese tra i più interessanti dal punto di vista enologico. 

Produzione tra tradizione e innovazione

La tradizione enologica italiana comprende anche metodi di produzione artigianale visto che sono molte le cantine operanti su tutta la penisola che ancora oggi sono a conduzione familiare. La valorizzazione dei terreni è dunque all’ordine del giorno per le piccole aziende che si dedicano da generazioni alla coltivazione della vite.

La tradizione, nelle tecniche di produzione del vino, è quindi salvaguardata ma si intreccia con l’innovazione. Quindi con l’adozione anche di nuove tecniche per garantire una qualità di prodotti sempre più elevata.

Non a caso l’agricoltura sostenibile e biologica trova sempre più spazio anche nelle aziende vinicole di piccole dimensioni. Questo perché cresce l’attenzione per l’ambiente e tutto ciò che essa comporta. Ecco allora che, pur rispettando le tecniche di produzione degli “antenati”, molte aziende hanno cominciato a non usare prodotti chimici in vigna. Preferiscono alternative naturali e sostenibili che non solo rispettino l’ambiente ma siano anche in grado di garantire prodotti di maggiore qualità. Tradizione e innovazione insomma si intrecciano in modo perfetto consentendo all’Italia di primeggiare nella classifica dei paesi più all’avanguardia per quanto riguarda l’offerta di vino.

La tradizione enogastronomica che esalta il vino

Non dimentichiamo poi, quando si parla di vini italiani e di tradizione enologica da preservare, che nel nostro paese è fortissima anche la passione per il buon cibo. E questo è senza dubbio un altro punto da sottolineare e che rende i vini ancora più appetibili e ricercati. L’Italia è da sempre la terra del buon cibo e del buon vino. Proprio gli abbinamenti da portare in tavola destano curiosità anche nei tanti turisti. Essi ogni anno visitano le cantine della penisola e si lasciano guidare dai consigli degli esperti. Insomma una buona bottiglia di vino diventa ancora più perfetta se abbinata alla giusta pietanza e questo gli italiani lo sanno bene.

Conclusioni

Se dovessimo quindi riassumere in poche righe quelli che sono i punti di forza della tradizione vinicola italiana dovremmo sicuramente fare riferimento alla vasta varietà di vitigni autoctoni che caratterizzano il territorio.

Non solo, perché tra i punti di forza della tradizione enologica del Belpaese c’è anche una forte connessione con la cultura e la storia della regione in cui un vino è prodotto.

La diversità di stili di vino e la particolare attenzione al territorio che viene messa in atto dalle piccole e medie aziende vinicole è un altro aspetto interessante da osservare e preservare.

L’Italia vanta una tradizione enologica invidiabile. Non a caso la attesta come uno dei migliori paesi al mondo per la produzione di vini di eccellenza.

Creato il 08/09/2023. © Riproduzione riservata.