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Montefalco: la più importante zona vitivinicola dell’Umbria
Percorsi e itinerari del vino

Montefalco: la più importante zona vitivinicola dell’Umbria

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Le colline di Montefalco, nel cuore dell’Umbria, costituiscono la zona vitivinicola più ricca e varia di questa regione. Montefalco sorge sul vertice di un colle ricoperto di olivi e viti che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere.

Comune importante già al tempo dei Romani per la sua posizione dominante sulla vallata fra Spoleto e Perugia, per questo definita la Ringhiera dell’Umbria

La tradizione vinicola di questa terra ha origine nel Medioevo, grazie ai monaci benedettini che bonificarono queste terre impiantando alcuni dei più antichi vitigni umbri, tra cui il Sagrantino, reputato autoctono.

Risale al 1500 il primo documento ufficiale che cita il nome del vitigno. Secondo alcuni l’uva era coltivata dai frati francescani che ne ricavavano un passito destinato ai riti religiosi, da cui sembra abbia origine il nome Sagrantino.

Riguardo all’origine del vitigno, questo potrebbe anche essere il frutto di una selezione da cloni locali; altri invece, lo considerano proveniente dalla Spagna.

Nella prima metà del Trecento gli statuti comunali della zona includono leggi e disposizioni a tutela del vino e della vite.

Dal 1540 un’ordinanza comunale stabilisce ufficialmente la data d’inizio della vendemmia a Montefalco. Ricorrenza rispettata ancora oggi grazie alla Confraternita del Sagrantino, che ogni settembre raduna in piazza migliaia di persone per la cerimonia di inaugurazione della vendemmia.

Ad inizio Ottocento, lo storico Serafino Calindri descrive l’area intorno a Montefalco come zona di produzione di alcuni dei migliori vini dello Stato Pontificio nel suo “Saggio geografico, storico, statistico del territorio Pontificio”.

Nei decenni successivi, pur essendo ben riconosciuta la qualità del vino di Montefalco in tutta la regione, il vitigno rischia la scomparsa a causa di guerre e ricostruzioni.

Nel 1979 il Sagrantino ottiene la D.O.C. e nel 1992 gli viene riconosciuta la D.O.C.G. due certificazioni fondamentali per il futuro sviluppo culturale sociale ed economico del territorio.

Il Sagrantino è il simbolo della città di Montefalco; questo nasce come vino della festa, passito e dolce, ottenuto dall’appassimento delle uve su graticci di legno, da abbinare alla torta pasquale umbra.

Anche se attualmente nel Sagrantino prevale la versione secca, il vino è nato come passito. 

Sagrantino di Montefalco DOCG

La superficie vitata complessiva a Sagrantino si aggira sui 600 ettari. 

Il disciplinare di produzione prevede l’uvaggio monovarietale al 100% e una maturazione di minimo 30/33 mesi (di cui 12 in botti di rovere per la tipologia secco). Per la versione Passito viene ammessa, oltre all’appassimento naturale, la pratica del controllo dell’umidità.

Titolo alcolometrico minimo di 13% ma normalmente raggiunge il 14/15 %.

Sagrantino di Montefalco secco DOCG

È un vino di grande struttura ottenuto esclusivamente da uva di Sagrantino. Grazie al ricchissimo corredo di polifenoli e di tannini, questo vino ha una longevità straordinaria. Necessita quindi di un lungo periodo di affinamento nel legno e successivamente in bottiglia. 

Colore rosso rubino intenso talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l’invecchiamento. Dalla personalità intensa e definita, corposo e asciutto (tannico da giovane). 

Il profumo è delicato, ricorda quello delle more di rovo, prugna, cuoio, che si legano alla vaniglia data dal legno. 

In bocca è asciutto, avvolge con la sua vellutata ampiezza, ricca di spezie delicate e di frutta rossa matura, confermati al naso con eleganza. 

In abbinamento lega spontaneamente con la cacciagione, le carni miste e i formaggi stagionati. Adatto a piatti molto saporiti. 

Da gustare ad una temperatura di 18°C. 

Si consiglia la degustazione non prima di 4/5 anni dalla vendemmia per dare modo ai tannini di evolversi e conferire al vino maggiore pienezza e minore rigidità tannica. Il Sagrantino è un vino da lungo invecchiamento grazie al suo corredo di antiossidanti naturali ed evolve fino a 10-15 anni.

Sagrantino di Montefalco passito DOCG

Vino da meditazione. I grappoli sono scelti accuratamente e messi appassire su graticci per almeno due mesi. Vinifica fermentando il mosto con le bucce. Si ottiene così un vino passito molto particolare perché, pur essendo un vino dolce, rimane asciutto grazie al suo patrimonio tannico. 

Il colore è rosso aranciato, il profumo è delicato, ampio, ricorda quello delle more di rovo e di frutta rossa in confettura. Al palato è dolce, armonico e gradevole.

Temperatura di servizio: 12°C  

Montefalco DOC

La zona di produzione dei vini Montefalco DOC è al centro dell’Umbria, in un’area di 16.000 ettari totalmente collinare, in un’ottima posizione e dalle particolari caratteristiche geologiche.

Il Montefalco Rosso DOC è composto per almeno il 70% da uve Sangiovese e Sagrantino con un massimo del 30% di altre uve a bacca rossa (solitamente Merlot e/o Cabernet e/o Montepulciano). Il Sangiovese comunque è sempre il vitigno prevalente. 

Si ottiene un vino da tutto pasto corposo e strutturato ma più morbido e meno tannico rispetto al Sagrantino. 

Colore rosso rubino intenso e brillante con riflessi violacei. L’aroma è molto persistente con tipici sentori di frutti rossa matura che si legano perfettamente con la vaniglia data dal legno.  Sapore asciutto e di buon corpo. Il gusto è pieno e leggermente tannico. 

Vino con una buona capacità di invecchiamento che può evolvere in bottiglia, se ben conservato, anche più di 5 anni. 

Temperatura di servizio: 16°C.

Il Montefalco Bianco DOC è ottenuto da Grechetto (min. 50%), Trebbiano toscano e altri vitigni a bacca bianca non aromatici, raccomandati ed autorizzati per la provincia di Perugia.

Agli aromi ed ai sapori conferiti dal Grechetto, si accompagna la nota freschezza tipica del Trebbiano. 

Presenta un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumo intenso, vinoso, con note fruttate e floreali. Gusto persistente, sapido, secco, e leggermente fruttato. 

Ottimo vino da bere giovane, con una capacità di invecchiamento di due o tre anni.

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Creato il 23/04/2022. © Riproduzione riservata.