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Barbera: il vitigno più pregiato del Piemonte
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Barbera: il vitigno più pregiato del Piemonte

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

In Piemonte, soprattutto nelle zone di Alessandria, Alba e Asti, trova spazio il vitigno a bacca rossa Barbera, uno dei più pregiati, che dà vita a un vino di grande spessore.

Indice:

Dalle uve Barbera, coltivate soprattutto in Piemonte, nasce l’omonimo vino, in assoluto uno dei più conosciuti della regione. Le uve Barbera rappresentano almeno la metà dell’intera produzione enologica del Piemonte. Qui sono coltivate con amore e dedizione garantendo importanti risultati. 

Per la verità delle uve, questo vitigno cresce anche in Lombardia e in Emilia Romagna (nelle zone cioè dell’Oltrepò pavese e dei colli piacentini). 

Il vitigno Barbera è un vitigno autoctono, più “giovane” però rispetto a tanti altri tipici della regione.

Moscato, Grignolino e Nebbiolo hanno infatti, rispetto a queste uve, una storia più antica. Nonostante qualche anno di meno, i vitigni Barbera sono in assoluto tra i più apprezzati e danno vita ad ottimi prodotti che trovano grande successo sul mercato.

Le caratteristiche del vino Barbera sono precise e facilmente riconoscibili per chi è attento alle sfumature.

In questo articolo ti porteremo alla scoperta di questo rosso che presenta una versione invecchiata e una più giovane, ognuna con specifiche caratteristiche. 

Barbera: caratteristiche organolettiche

La Barbera è di un colore rosso rubino molto intenso ma al palato, i toni forti dei suoi colori lasciano spazio a sentori floreali e di spezie.

Sapido e fresco nella sua versione giovane, questo vino può essere considerato di pronta beva nella versione ferma così come in quella frizzante che però prevede un massimo di residuo zuccherino pari a 17 gr/lt.

Ci sono anche versioni di Barbera invecchiate che richiedono un’attenzione particolare: la bottiglia va stappata molte ore prima; il vino va preferibilmente versato in un decanter per favorire l’ossigenazione ed evitare che i tannini, troppo marcati, oscurino le sue caratteristiche.

A seconda della zona di produzione delle uve, il vino ha sfumature diverse e interessanti da scoprire

La Barbera che viene prodotta nella zona del Monferrato è generalmente quella più leggera: spiccano le note di ciliegia che sono la sua caratteristica principale e anche la più apprezzata.

La Barbera prodotta nell’Astigiano ha una mineralità più marcata e una maggiore struttura.

Quella che caratterizza le zone di Alba e tutto il Roero ha un’acidità più spiccata che non si ritrova nelle altre Barbere e che per questo la rende un prodotto unico. Ha un buon corpo e meravigliose note di prugna, una versione davvero di grande qualità. 

Quando le uve vengono coltivate nella zona del Barolo, dove il terreno è molto più argilloso e calcareo, la Barbera assume invece sfumature ancora diverse. Si fa più asciutta, con un bouquet un po’ meno floreale.  

Insomma pensi alla Barbera e hai davvero una miriade di sfumature da prendere in considerazione per scegliere il tipo di vino che preferisci.

Come minimo comune denominatore c’è il fatto che le uve Barbera, ovunque siano coltivate, garantiscono uno dei migliori vini rossi del Piemonte.  

Abbinamenti con cibo, gradazione e temperatura di servizio

Uno dei punti di forza del vino Barbera è sicuramente la sua capacità di rivelarsi un’ottima soluzione con i cibi più lontani tra loro per caratteristiche. Grazie alla sua versatilità, infatti, può accompagnare piatti dagli ingredienti più disparati garantendo sempre ottimi risultati.

Questo vino rosso piemontese si presta bene ad essere consumato come aperitivo, magari nella sua versione più leggera, ma è a tutti gli effetti un vino da tutto pasto perché di certo non gli manca la struttura.

Ottimo se accostato ad antipasti di salumi oppure a secondi piatti di carne tipici del Piemonte, ad esempio il vitello tonnato. Ideale per accompagnare l’arrosto di manzo, il pollo alla cacciatora oppure il bollito misto.

Non solo, perché questo vino si rivela assolutamente indicato anche con piatti più elaborati della cucina italiana. Con la carne di selvaggina, per esempio, oppure con risotti o con ricette a base di tartufo, ingrediente – questo – che richiede sempre una valutazione complessa prima di essere abbinato nel modo corretto al giusto vino. 

Il vino Barbera è ottimo abbinato a formaggi semi-duri (tra quelli piemontesi, il Raschera DOP, la Robiola di Roccaverano DOP e il Toma DOP). 

La versione giovane va bevuta subito, quella invecchiata deve decantare qualche ora per assaporare meglio tutte le note gustative.

La temperatura di servizio ideale è intorno ai 18-20 gradi, possibilmente in un calice classico da rosso che sia in grado di garantire una più facile ossigenazione. 

Nonostante l’importanza e la personalità prorompente, questo vino può essere infatti considerato abbastanza versatile. Assolutamente da provare, insomma, se sei un amante dei vini di qualità.

Le cantine più famose del Barbera

Nelle colline vicino ad Alba, in località Altavilla, nell’ottocentesca cascina Piccaluga nasce la cantina Abellonio che produce vini di eccellente struttura, finezza, eleganza e persistenza, tra cui il Barbera.

Tra le cantine che producono Barbera segnaliamo anche la Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli che sorge in provincia di Asti.

La Cantina Giovanni Piacenza, azienda vitivinicola che dal 1918 produce vini prodotti solamente con uve di proprietà vinificate nella propria cantina. Una realtà non troppo grande ma un assoluto riferimento per chi predilige la qualità dei prodotti vinicoli. 

L’azienda Agricola Boggero, nel cuore del Monferrato con i suoi 18 ettari di terreni suddivisi tra vigneti, orto e frutteti rappresenta una delle più belle realtà del Piemonte.

Menzione speciale anche per la Cascina Montariolo situata nel borgo di Alfiano Natta, in pieno Astigiano. Fa parte della Federazione italiana vignaioli indipendenti (FIV) ed è a conduzione familiare.

Sono proprio i componenti della famiglia a seguire tutte le fasi di lavorazione del vino, per garantire un prodotto di grande qualità che rispecchia in pieno le caratteristiche del territorio da cui è generato.  

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Creato il 22/05/2022. © Riproduzione riservata.