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Vino Chianti: origine e caratteristiche
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Vino Chianti: origine e caratteristiche

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il vino Chianti è un rosso di grandissima qualità che viene esportato e apprezzato in tutto il mondo. Scopriamo qualcosa di più.

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Il Chianti è una delle grandi eccellenze della Toscana, uno dei vini rossi in assoluto più apprezzati non solo in Italia ma in tutto il mondo. Le sue caratteristiche sono infatti uniche, sempre riconoscibili, così come la qualità di un blend di uve che, a seconda della misura in cui vengono utilizzate, sono in grado di regalare sapori e profumi diversi.

La storia del Chianti è davvero tanto curiosa: la conosci? In questo articolo ti porteremo alla scoperta delle antiche origini di questo vino, delle sue zone di produzione, delle caratteristiche che lo rendono unico, dei cibi con i quali si abbina meravigliosamente bene e della varianti che presenta e che hanno origine dalla zona di coltivazione dei vigneti.

Vino Chianti: storia e origine

Questo rosso si realizza prevalentemente con uve Sangiovese, che non devono scendere sotto l’80%. Fino a tutto il Settecento per la verità il Chianti veniva fatto solo ed esclusivamente con queste uve, poi le cose sono cambiate e a oggi l’altro 20% può essere costituito da altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nella regione Toscana: tra questi Canaiolo, Colorino, Cabernet Sauvignon e Merlot. A seconda del blend creato, il Chianti acquisisce sfumature differenti presentandosi come più o meno morbido e rotondo al palato, per esempio.

L’area di produzione delle uve è proprio quella che distingue il Chianti dal Chianti Classico. Il Chianti Classico è quello del cuore della Toscana, nelle province situate tra Firenze e Siena, nei comuni di Greve in Chianti e parte del territorio dei comuni di Barberino Val d’Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.; il Chianti DOCG, è quello prodotto invece nel resto della Toscana. Per distinguere, senza cadere in errore, il Chianti Classico dal Chianti basterà fare attenzione al simbolo del Gallo Nero, che è sempre presente sul collo delle bottiglie dei vini prodotti nell’antica zona d’elezione dei suoi vitigni.

Vino Chianti: zona di produzione

La zona adibita alla produzione del Chianti Classico è stata delimitata per legge ormai molti anni fa. Questo rosso è stato, addirittura, il primo vino al mondo ad avere una propria zona di produzione oltre la quale non si può produrre questo vino. Nel 1967 il Chianti generico ottiene la DOC, poi DOCG nel 1984, da cui poi il Chianti Classico si separa per diventare una DOCG autonoma e indipendente nel 1996. Molto tempo prima della nascita della DOC e della DOCG (1716) il Granduca Cosimo III de’ Medici, con un bando, decretò già però la speciale zona di produzione di questo vino, che doveva essere quella rigorosamente compresa tra le provincie di Siena e Firenze. Non solo!

Attraverso il bando, il Granduca istituì una sorta di congregazione di vigilanza sulla produzione, sulla la spedizione, sul controllo contro le frodi ed sul commercio del vino stesso. Da sempre insomma c’è stata grande attenzione nei confronti di questo rosso che tutto il mondo ci invidia. Tornando ai tempi più attuali, il disciplinare tutt’ora in vigore sul Chianti fissa anche alcuni parametri che devono essere rigorosamente rispettati: ogni ettaro di terra può produrre al massimo 75 quintali di uva equivalenti a circa 52,5 ettolitri di vino.

E inoltre ogni pianta può produrre al massimo 3 chili di uva; per impiantare nuovi vigneti, infine, devono passare 5 anni dall’ultima vendemmia.

Che gusto ha il vino Chianti?

Concentriamoci adesso sulle caratteristiche di questo vino rosso che molto spesso si trova in occasioni importanti proprio perché la sua grande personalità lo rende un vino “importante”. Il Chianti è in genere un vino decisamente strutturato ed armonico che regala importanti sentori, tipici delle uve di provenienza.

Quindi presenta un bouquet decisamente fruttato, con richiami ai frutti rossi, caratteristiche che si ritrovano anche negli acini dell’uva Sangiovese prodotta nella Toscana. Lo stesso bouquet fruttato presenta il Chianti Classico che però, vanta una struttura più robusta e complessa rispetto al Chianti. Esiste poi anche un Chianti Riserva, una delle tipologie di vino previste dalla denominazione DOCG del Chianti. Questo tipo di vino affronta un periodo di invecchiamento ulteriore rispetto a quello del disciplinare.

Nello specifico, il periodo di invecchiamento e affinamento necessario al Chianti per essere definito Riserva è di 2 anni. Anche questa versione, così come quella Classica, prevede la realizzazione esclusiva tramite uve coltivate nell’area geografica originale della produzione storica del Chianti. Di colore rosso rubino intenso con riflessi granati che cambiano e sfumano a seconda del periodo di invecchiamento, il Chianti, al palato è speziato e, quando molto invecchiato, regala gradevoli note balsamiche. 

Con quali piatti si abbina il vino Chianti?

Veniamo adesso al capitolo abbinamento tra vino e cibo. A che cosa si abbina questo rosso a tavola? Ovviamente, occorre sottolineare che Chianti, Chianti Classico e Chianti Riserva presentano caratteristiche comuni ma si differenziano poi in alcune sfumature che potrebbero quindi renderli più adatti a un cibo piuttosto che a un altro.

Cerchiamo però di individuare in generale quelle che sono le pietanze migliori da essere portate in tavola quando l’intenzione è quella di degustare un buon Chianti. Come tanti vini rossi di importante struttura, anche il Chianti si abbina molto bene alla carne rossa ma anche ad alcuni tipo di carne bianca. Puoi scegliere di bere un buon Chianti se il pasto prevede carne arrosto di maiale, carne di manzo oppure pollame.

Consigliato è anche l’abbinamento tra Chianti e frattaglie. Scegli questo rosso anche se mangi stracotti a base di lepre, selvaggina e formaggi locali stagionati. Insomma è questo un rosso che sostiene in modo egregio una miriade di piatti anche molto diversi tra di loro.

Il Chianti si rivela essere la scelta per le occasioni speciali, proprio per le sue caratteristiche che lo rendono uno dei rossi italiani più famosi e amati al mondo.

E tu, hai mai assaggiato un buon calice di Chianti? Se non lo hai mai fatto dovresti “rimediare”, per gustarti una delle eccellenze di una terra, la Toscana, che vanta da sempre una fortissima vocazione vinicola. Non a caso il Chianti è “solo” uno dei tanti rossi di qualità che arrivano da questa regione.

Creato il 19/11/2022. © Riproduzione riservata.