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Fiano di Avellino: tra le più antiche varietà a bacca bianca dell’Italia meridionale
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Fiano di Avellino: tra le più antiche varietà a bacca bianca dell’Italia meridionale

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Dalla Campania un bianco che regala profumi caldi ed avvolgenti e che si sposa benissimo con una miriade di piatti a base di carne e di pesce: il Fiano di Avellino

Indice:

Quali sono le caratteristiche organolettiche di questo vino? E quali le maggiori zone di produzione? In questo articolo potrai scoprire alcune curiosità sul Fiano e sulle cantine della regione che lo producono.

E ancora, ti illustreremo gli abbinamenti giusti a tavola e la temperatura corretta di servizio per poter degustare al meglio questo prodotto. 

Le origini del vitigno

Il vitigno Fiano viene coltivato soprattutto nella zona di Avellino, ma trova spazio anche in altre regioni come la Puglia (e più di recente anche la Sicilia). 

In Campania il Fiano trova la sua massima esplosione ed espressione, complici anche alcune condizioni climatiche del territorio considerate decisamente favorevoli.  

Ma cosa vuol dire Fiano? Curiosa è la spiegazione legata al nome: si dice infatti che con il termine Fiano venisse indicata una popolazione ligure delle Alpi Apuane sopraffatta dai Romani e, migrata, nel secondo secolo a.C. proprio in Campania.

Durante questa migrazione, la popolazione ligure avrebbe portato con sé la vite apuana il cui nome con il tempo si trasformò in Apiano, poi Afiano e infine Fiano, il nome che tutt’oggi indica il tipo di uva a bacca bianca che dà vita al prestigioso Fiano di Avellino.

Fin dai primi dell’Ottocento, infatti, si hanno prove dell’esistenza del Fiano, non solo nella provincia di Avellino ma anche nelle altre province campane, Caserta su tutte.

Insomma sono antiche le origini di questo vitigno che poi, come detto, negli anni è migrato anche in altre regioni come la Puglia, si dice per merito di Carlo II d’Angiò. 

Caratteristiche del vitigno Fiano

Quali sono le peculiarità dell’uva Fiano? Il grappolo ha la forma di una piramide alata, con gli acini di piccole-medie dimensioni. La buccia è piuttosto spessa, pruinosa e il colore tende al dorato, soprattutto in fase di piena maturazione.

Il terreno ideale per la coltivazione di queste uve è quello argilloso. Va detto infatti che il Fiano non garantisce mai rese troppo abbondanti, specialmente se coltivato in zone che, per caratteristiche, non sono ideali.

Nella provincia di Avellino la qualità dei terreni e le condizioni climatiche, con inverni rigidi ed estati fresche, garantiscono una produzione di uve Fiano di assoluta qualità. 

Da queste uve si produce l’omonimo vino. Le uve vengono fatte macerare per un periodo più o meno lungo sulle loro bucce. La fermentazione e l’affinamento sono due fasi che si svolgono molto spesso in acciaio.

Per salvaguardare tutta la ricchezza aromatica, il vino può anche essere poi affinato in bottiglia per 12-14 mesi. 

Fiano di Avellino: caratteristiche organolettiche e abbinamenti

Quali sono invece le peculiarità del vino che nasce dalla vendemmia di questa tipologia di uve? 

Questo è un vino particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche tipiche che lo rendono versatile e ottimo in abbinamento a una moltitudine di piatti.

Il Fiano di Avellino regala profumi caldi e avvolgenti e presenta sentori di frutta matura (pere, mele e pesche), nocciole, fiori e miele. Vino fresco e leggero e sono queste due caratteristiche che lo rendono davvero universale: guai a pensare che leggerezza significhi però mancanza di personalità.

Il Fiano è un vino elegante e strutturato che gode di una marcata finezza espressiva. Il Fiano di Avellino ha raggiunto la denominazione DOCG. Esistono però anche le denominazioni Cilento DOC e Sannio DOC.  

Quando bere il Fiano? Si abbina bene a una moltitudine di piatti per merito del suo bouquet fruttato e floreale che lo rende indicato per accompagnare primi ma anche secondi di pesce oppure formaggi.

Puoi bere il Fiano di Avellino in caso di primi a base di frutti di mare, pesce alla griglia o al forno. Con carni bianche e pollame, insalate gustose e leggere e formaggi freschi. Tanti insomma sono gli abbinamenti da poter sfruttare perché questo vino bianco campano si rivela davvero versatile e adatto in moltissime occasioni.

La migliore temperatura di servizio per gustarlo è intorno ai 12 gradi. Usa sempre un calice da bianco che sia in grado di “contenere” i meravigliosi profumi di un prodotto di grande qualità. 

Le principali cantine campane che producono il Fiano di Avellino

La maggior parte sono cantine di dimensioni medio-piccole che da molti anni lavorano sul territorio per immettere sul mercato un vino dalle precise caratteristiche organolettiche. 

La prima azienda che menzioniamo è quella di Ciro Picariello, che si trova a Summonte, provincia di Avellino. Fondata nel 2004, è un’azienda a conduzione familiare che vede impegnato in prima linea proprio Ciro Picariello, che si occupa delle vigne e dell’intero processo di vinificazione, in collaborazione con la moglie Rita ed i figli Emma e Bruno.

Un’altra cantina per la produzione del Fiano di Avellino è la Pietracupa, fondata nel 1992 a Montefredane, sempre in provincia di Avellino. Una piccola realtà del territorio che però è sinonimo di garanzia per quanto riguarda la qualità dei prodotti immessi sul mercato, tra cui ovviamente il Fiano.

Anche l’azienda agricola Villa Diamante è senza dubbio tra le migliori cantine per la produzione di Fiano. Nasce nel 1996 dall’incontro speciale tra Diamante, appunto, e Antoine. Oggi l’azienda vede nel suo organigramma anche la figlia di quell’uomo (scomparso prematuramente) e quella donna che si erano incontrati nell’estate del 1976 per non lasciarsi mai più e dare vita a un progetto comune come appunto quello di produrre vino.

Indichiamo anche l’azienda Guido Marsella che nasce nel 1995 a Summonte (AV), adagiata nel parco del Partenio, a circa 800 metri sul livello del mare. Condizioni climatiche ideali e terreni piuttosto argillosi che garantiscono un Fiano di Avellino di ottima qualità.

Cantina del Barone che coltiva, cura e vinifica solo ed esclusivamente Fiano di Avellino, ormai da più di un secolo. L’azienda, a conduzione familiare, presta particolare attenzione all’ambiente: non usa alcuna sostanza di sintesi chimica né in vigna né in cantina e fa del biologico il suo punto di assoluta forza. Una realtà che vale la pena conoscere.

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Creato il 12/06/2022, aggiornato il 29/01/2023. © Riproduzione riservata.