
Vino pugliese: gioia e cultura popolare del territorio
Quattro bottiglie di vino pugliese dal design accattivante rendono omaggio ad altrettanti vitigni autoctoni che raccontano l’essenza della Puglia autentica tra natura e folclore.
Indice:
Nostalgia delle notti a ritmo di taranta, delle luci cangianti delle luminarie, del rosso acceso dei tramonti pugliesi?
Quattro vini pugliesi promettono un’esperienza sensoriale a partire dalla bottiglia, il cui design di rottura, contribuisce a dare nuova verve al vino pugliese come lo abbiamo inteso finora.
“Abbiamo voluto rompere tutti gli schemi creando le bottiglie di vino più innovative del pianeta Terra”. Ed in effetti al primo colpo d’occhio le bottiglie in colori sgargianti, la forma arrotondata, totalmente riciclabili, non mentono.
Sembrano oggetti di design, icone d’arte contemporanea. A lanciarle è l’imprenditore Hugo Rojo de Castro, anima della cantina CignoMoro di Martina Franca, spagnolo d’origine ma pugliese d’adozione.
La Puglia popolare nel cuore
“Capaci di credere a draghi e maghi ma razionali nel profondo, ci sentiamo proprio come Tommaso Fiore amava descrivere i pugliesi nel suo Formiche di Puglia” racconta De Castro, che con i vini “Puglia Pop” ha voluto omaggiare la Puglia vera, autentica, popolare per l’appunto.
La tradizione incontra così l’estetica contemporanea con l’intento di far viaggiare la Puglia nel calice di vino ai quattro angoli del globo.
“Un’operazione democratica del vino – afferma de Castro – perché lo racconta in maniera semplice e diretta, come sono i pugliesi. Ma anche l’istantanea della Puglia di oggi, felice di tutto quel carico di storia e tradizioni, ma contemporaneamente attenta alla moda, al design, alla reinterpretazione artistica dei suoi stilemi classici.
D’altronde a che serve tutta quella storia se non si è in grado di replicarla all’infinito creando valore contemporaneo?”.
Vino pugliese della tradizione
Il Negroamaro insieme al Primitivo e al Nero di Troia, è uno dei vitigni autoctoni più famosi della Puglia la cui coltivazione è diffusissima nel Salento; anche il vitigno Primitivo è originario del sud della Puglia, in particolar modo nella bassa Murgia, tra le province di Brindisi, Taranto e Bari.
Il vino più noto ricavato con quest’uva è il Primitivo di Manduria DOC. Particolarmente indicato per accompagnare i piatti della cucina locale a base di carne arrosto.
I vini Puglia Pop
I quattro vini Puglia Pop rappresentano quattro vitigni autoctoni Verdeca, Primitivo, Susumaniello e Negramaro rosato e prendono nomi evocativi di sensazioni, paesaggi e colori tipici della regione.
Riccio – Verdeca Valle d’Itria I.G.P.
Il verde dei paesaggi che sfuma in quello delle scogliere a picco sul mare, custodisce in un accecante bottiglia, questo vino bianco da uve Verdeca della Valle d’Itria. Gusto: giallo paglierino brillante con agrumi del Mediterraneo, fiori di pesca, pera, ananas e salvia. Fresco e frizzante. Gradazione alcolica: 14,5%.
Fico (Susumaniello)
Il rosso delle terre mediterranee come dei tramonti accesi personalizza la bottiglia di questo vino pugliese prodotto da uve Susumaniello, nei pressi di Ostuni. Gusto: rosso rubino elegante con viola dolce del Mediterraneo, ciliegia e prugna. Gradazione alcolica 13,5%.
Luminaria – Primitivo di Manduria D.O.P.
Packaging blu notte con accenti d’oro come le più folcloristiche luminarie a festa. Vino rosso da uve Primitivo. Gusto: rosso rubino intenso con ciliegie nere, marmellata di mirtilli, pepe, cacao, tabacco, vaniglia da quercia invecchiata. Complessità densa. Gradazione alcolica 14,5%.
Triglia – Negramaro Salento D.O.P. vino rosé da uve Negroamaro. Sfumature che dal turchese si tingono di rosa per contenere il rosè. Gusto: rosa brillante con fragola selvatica, profumo di rosa, lampone, melograno. Fragrante e fresco. Gradazione alcolica: 12,5%.
Consiglio di lettura: guida sui vini rosati