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Vino abruzzese: viaggio multisensoriale tra i vitigni
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Vino abruzzese: viaggio multisensoriale tra i vitigni

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Dal Pinot Grigio al Cabernet Sauvignon, dallo Chardonnay al Merlot: una scoperta multisensoriale quella del vino abruzzese. Tante tipologie , etichette, varietà su cui regna incontrastato il sovrano: il Montepulciano. Da non perdere: l’EnoMuseo di Tollo, un luogo tutto da visitare.

Indice:

Terre, colline e monti da attraversare per scoprire i vitigni d’Abruzzo dove ci sono 32 mila ettari di superficie vitata. Sì, la terra natia di Gabriele D’Annunzio è un territorio ricco di interessanti varietà di vino, che ben si sposano con i cibi della tradizione locale.

Sei pronto per un viaggio inebriante e per annusare il profumo di vini di grande pregio? Si va dal re dei re dei vini abruzzesi, sua maestà il Montepulciano, al Trebbiano d’Abruzzo, dalla Passerina al Sangiovese e ancora Montonico, Cocciola, Chardonnay, Pinot grigio, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet sauvignon.

Voilà, l’Abruzzo in bottiglia è servito!

Vini abruzzesi autoctoni: a bacca nera e a bacca bianca

Della celebre regione della transumanza, cantata dal vate D’Annunzio, sono autoctoni la maggior parte dei vitigni a bacca nera e a bacca bianca.  

Il più famoso, resta il Montepulciano d’Abruzzo. Caratterizzato da una particolare rusticità, molto resistente ai parassiti, trova nei territori medio-collinari il suo migliore habitat. 

Altro autoctono, il Montonico. Coltivato alle pendici del Gran Sasso, dove l’escursione termica diurna è notevole (soprattutto nella bella stagione), è il “papà” dei vini dalle caratteristiche uniche, sia nella versione ferma che nella spumantizzata con il metodo classico. Coltivata inizialmente nella provincia di Teramo, è invece la Passerina, presente oggi in tutta la regione. 

Il Trebbiano d’Abruzzo è conosciuto per la sua acidità, solitamente usato come taglio per conferire freschezza agli uvaggi. Mentre la Cococciola a bacca bianca, caratteristica per il suo grosso acino, viene coltivato nella provincia di Chieti.

Cosa dire del vino Pecorino? È tipico della dorsale Piceno-Aprutina. Anche in Abruzzo, come in tutte le regioni centrali d’Italia, regna il Sangiovese. Infine, tra i vitigni internazionali a bacca bianca, troviamo il Pinot bianco e il Pinot grigio, il Merlot e lo Chardonnay; a bacca nera, il Cabernet franc e il Cabernet Sauvignon.

Vino abruzzese: denominazioni di origine controllata

La più famosa denominazione resta il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane Docg, il cui vino, prima dell’immissione sul mercato, rispetto al corrispondente Montepulciano d’Abruzzo Doc deve avere un anno di maturazione in botti di legno.

Dal Montepulciano si ottiene anche il Cerasuolo d’Abruzzo Doc rosato, un vino fruttato e fresco, che ben si accompagna con i piatti tradizionali e non solo.

Ci sono poi il Trebbiano d’Abruzzo Doc, il Controguerra Doc (dal passito allo spumante). La denominazione Abruzzo Doc, di recente introduzione, include tutti i vitigni autoctoni regionali. La sola Docg abruzzese resta Il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane, contro le 8 Doc esistenti sul territorio.

EnoMuseo di Tollo

Tra i molteplici itinerari possibili per scoprire o riscoprire l’enologia abruzzese, in cima alla lista c’è Tollo. Un comune chietino, la Maiella sullo sfondo, l’Adriatico a pochi minuti, inserito fra i virtuosi per lo sviluppo integrato del territorio. Qui ha sede il museo del vino.

L’EnoMuseo è un vero e proprio polo culturale diviso in tre aree (Spazio alla Storia, Spazio delle eccellenze e grotta dei sensi, Auditorium per eventi e seminari sul vino). Inaugurato nel 2015 offre al pubblico una varietà di oggetti, tra i più antichi, usati nella lavorazione del succo d’uva: recipienti in terracotta, botti, anfore, damigiane, bottiglie di annate storiche.

In questo borgo a farla da padrone è la Cantina Tollo, nata nel 1960. 

Merita una visita anche Orsogna, nel cuore del parco dell’Annunziata, con i suoi pregiati vigneti: emblema Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni. Mentre, restando sempre nel chietino, a Villamagna c’è la Cascina del Colle, una giovane realtà da non mancare. 

Vini italiani selezione ROSADIVINI!

Creato il 22/11/2021, aggiornato il 04/08/2022. © Riproduzione riservata.