Classico Superiore DOC 2019 – Orvieto

Orvieto Classico Superiore DOC è fatto da uve di vitigni autoctoni, con forte prevalenza di Grechetto e Procanico (Trebbiano Toscano). Il vino di Orvieto ha origini antiche, i primi a capire le potenzialità vitivinicole della zona furono gli Etruschi e nelle epoche successive fu lodato da poeti, artisti e aristocratici, D’Annunzio lo definì “sole d’Italia in bottiglia”.

L’etichetta della cantina Madonna del Latte è biologica certificata e, come tutti i vini della cantina, anche il Classico Superiore DOC Orvieto è prodotto nel rispetto dell’ambiente. 

Qual è il suo colore, profumo e sapore?

Orvieto Classico Superiore DOC presenta un aspetto limpido, un colore giallo pallido con riflessi verdolini. All‘olfatto si percepiscono note fresche e fruttate, ananas, mela e mandarino. Al palato richiama la sensazione di freschezza fruttata, trasmessa dalla sua elegante mineralità e dall‘acidità vivace e ben integrata.

Come e quando degustarlo?

E’ un vino fresco e fruttato, con un elegante mineralità e una acidità ben integrata. E’ perfetto come aperitivo, con antipasti, pesce e frutti di mare, ma si adatta bene anche a carni bianche e verdure.

Il produttore consiglia di servirlo ad una temperatura di servizio di 10 -12°C in calice medio.

Dove e come si produce?

Il vigneto è situato in zona collinare tra Orvieto e il lago di Bolsena. Dal 1985 le viti prosperano su terreni sabbiosi e vulcanici, ben esposti e ben ventilati, a 450 m di altitudine. Le uve del vino Orvieto Classico Superiore DOC sono Procanico (Trebbiano Toscano), Grechetto, Verdello, Drupeggio. L’esposizione delle viti è a sud-ovest e la forma di allevamento è a Cordone Speronato.

Siamo in zona di tutela ambientale assoluta, sopra una fonte di acqua minerale. Terra particolarmente vocata, come già sapeva Papa Paolo III che considerava i vini rossi che vi si producevano già allora “perfettissimi sia per il verno, quanto per la state” e ne faceva portare a Roma grandi quantità.

La vendemmia è a fine settembre ed è manuale, l’uva viene riposta in cassette. Segue la diraspapigiatura delle uve, il mosto rimane sulle bucce per circa 8 ore a 4°C. La svinatura e la pressatura avviene in presse pneumatiche ad azione molto soffice, decantazione naturale intorno ai 10°C per 24 ore, sfecciatura e inoculo di lieviti selezionati.

Il vino fermenta in tini inox termo controllati a 17-18°C e l’affinamento è su fecce fini in sospensione per 5 mesi. Inibizione della fermentazione malolattica con il freddo. Rifermentazione in autoclave fino a raggiungere una pressione di circa 5 bar e imbottigliamento.

La cantina Madonna del Latte

L’antico podere Madonna del Latte si trova in zona collinare tra Orvieto e il lago di Bolsena. Oggi è una piccola ma rinomata azienda vitivinicola a conduzione familiare, fondata nel 2000 da Manuela Zardo e Hellmuth Zwecker, giornalisti enogastronomici che, dopo tanto viaggiare, hanno trovato in Umbria, nel paesaggio intatto dell’antica Tuscia, il luogo ideale per realizzare il progetto di un loro vino.

Leon, figlio di Manuela e Hellmuth, si occupa in prima persona di tutta la produzione, dalla cura delle viti alla vinificazione in cantina. Da anni si avvale della preziosa collaborazione di Paolo Peira, enologo romano specializzato alla Faculté d’Œnologie di Bordeaux. Ruta, la sua compagna, è sommelier e insieme accolgono i molti appassionati che ci vengono a trovare e gli fanno trascorrere esperienze memorabili in vigna e in cantina, degustando i nostri vini con prodotti artigianali tipici della zona.