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Come abbinare il vino rosato: errori da evitare
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Come abbinare il vino rosato: errori da evitare

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Nell’articolo di oggi vi raccontiamo come abbinare il vino rosato al meglio, senza commettere gli errori più frequenti.

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Finalmente il rosé si sta facendo largo nel mondo del vino, convincendo sempre più persone a non considerarlo più come una via di mezzo tra bianco e rosso.

Per quanti anni il vino rosato è stato relegato a un ruolo di secondo piano solo per confuse teorie che lo disegnavano come un mix tra i più nobili vini bianchi e rossi? Rispondiamo noi: troppi!

Col passare degli anni, invece, questo vino ha giustamente ottenuto l’attenzione che merita. Perché anch’esso, come i più famosi “cugini”, nasconde tecniche di produzione che si tramandano di generazione in generazione.

A oggi è la Francia il paese considerato migliore produttore di rosato seguito da Stati Uniti e Spagna (ultimi dati di Nomisma Wine Monitor). A ridosso del podio ecco l’Italia che dimostra dunque di credere fortemente nelle qualità di questo vino la cui storia è antica e curiosa.

Ma della storia del rosato abbiamo già parlato in questo articolo, adesso quello che ci preme è concentrarci sugli errori da evitare quando si beve questo tipo di vino e su come fare per mettere in piedi i migliori abbinamenti con il cibo.

Errori da evitare quando si beve un rosato

Per degustare e gustarsi al meglio un buon calice di rosé è importante seguire alcune semplici regole che però si rivelano fondamentali per poter apprezzare al meglio questo vino e tutte le sue meravigliose sfumature.

Non servire ghiacciato

Intanto non è mai consigliabile bere il rosato ghiacciato.

Anche se in estate l’idea potrebbe rivelarsi allettante perché fa caldo e bere qualcosa di particolarmente freddo potrebbe stuzzicare la fantasia, il rosato va sempre bevuto fresco ma mai ghiacciato.

La temperatura di servizio ideale per il rosato si aggira intorno ai 10-12 gradi: soltanto in questo modo il vino sarà in grado di esprimere al meglio tutti gli aromi e conferire sensazioni morbide e rotonde al palato.

Non lasciare invecchiare per troppo tempo

Se hai una bottiglia di rosato in cantinetta, inoltre, non lasciarla lì per troppo tempo pensando che, come alcuni rossi, lasciare invecchiare il vino si riveli un’ottima mossa.

Generalmente i vini rosati non sono molto adatti all’invecchiamento per cui il consiglio migliore da seguire è quello di consumare una bottiglia di rosato entro 1-2 anni al massimo dalla vendemmia: così facendo gusto e profumi resteranno intatti, il rischio di berlo quando sono passati troppi anni dalla vendemmia è quello di constatare che soprattutto i profumi siano andati scemando e sarebbe davvero un gran peccato.

Chi ha detto che va bene solo in Estate?

Non credere inoltre che il vino rosato vada bene solo in estate. Si tende a pensare così ma questa credenza non trova riscontro nella realtà.

Il rosato è infatti un vino decisamente versatile che si abbina benissimo a un tipo di alimentazione più leggera come quella dell’estate ma anche a piatti più elaborati che generalmente trovano spazio sulle tavole in inverno.

I rosari non sono tutti uguali

L’importante è scegliere il rosato giusto per ogni occasione perché, forse ti sembrerà strano, ma anche i rosati non sono tutti uguali!

Presentano sfumature diverse a seconda delle uve con cui sono stati realizzati e, al pari dei rossi e dei bianchi, celano caratteristiche diverse al palato e all’olfatto. 

Pensare di scegliere un rosato che vada bene con qualsiasi tipo di alimento, insomma, è sbagliato.

Meglio optare per un vino strutturato in abbinamento a piatti di egual struttura, come ad esempio formaggi di media stagionatura, affettati ma anche a carni bianche grigliate o arrosto. Un rosato di buon corpo va bene anche quando in tavola ci sono piatti a base di pesce grasso (tonno o salmone) o primi piatti abbondantemente conditi.

Decisamente più indovinata l’idea di optare per un rosato un po’ meno strutturato se l’idea è quella di consumare cibi dal sapore più delicato come ad esempio insalate di mare oppure crostacei e formaggi freschi ma anche risotti e primi piatti a base di verdure.

Riassumendo: rosati con maggiore struttura per cibi più impegnativi e elaborati, rosati con minore struttura per pietanze dal sapore delicato e più leggere.

Come abbinare il vino rosato: regole da seguire

Ma come abbinare correttamente un vino rosato? Le regole sono quelle che valgono per tutti i vini. Si può infatti optare per un abbinamento tra cibo e vino seguendo la regola dell’armonia oppure quella del contrasto. 

Nel primo caso si cerca di scegliere un rosato che abbia le stesse caratteristiche (a grandi linee) della pietanza che si ha intenzione di mangiare. Un vino rosé che presenta un bel bouquet fruttato con sentori di frutti rossi che predominano potrebbe essere abbinato al meglio con un risotto delicato e raffinato, per esempio a quello con lamponi e gamberi rossi.

Questo è solo un esempio per farti capire meglio cosa significa abbinare per armonia: i sentori di frutti rossi presenti nel rosato, in questo caso specifico, si legherebbero facilmente ai lamponi presenti nel tuo risotto.

Come abbinare il vino rosato: abbinamento per contrasto

Ma quando si parla di abbinamento tra cibo e vino si può pensare anche di abbinare per contrasto, scegliendo cioè un rosato che per le sue caratteristiche vada a bilanciare ciò che manca nel piatto.

Esempio: un vino rosé che regala sentori di note agrumate potrebbe essere abbinato con successo a un sushi perché sarebbe in grado di controbilanciare la sapidità della ricetta giapponese.

Insomma i modi per abbinare un buon rosato al cibo ci sono e sono anche semplici da mettere in pratica. Meglio scegliere il vino seguendo la regola dell’armonia o del contrasto? Questo dipende da te e da quelli che sono i tuoi gusti, potresti provare entrambe le opzioni e capire da solo quella che ti soddisfa di più. 

C’è poi un ultimo modo per abbinare un vino al cibo, quello per esempio di scegliere prodotti (da bere e da mangiare) che provengano dalla stessa regione.

Esempio: un Cerasuolo d’Abruzzo potrebbe sposarsi alla perfezione conigli arrosticini abruzzesi così come un Etna Rosato, vino tipico della Sicilia, potrebbe essere scelto per essere degustato in abbinamento a un buon piatto di pasta alla norma con sugo di pomodoro, melanzane, basilico e ricotta salata.

Anche abbinare cibo e vino per regione può rivelarsi una tattica efficace e vincente: provala!

Creato il 29/01/2023, aggiornato il 04/02/2023. © Riproduzione riservata.
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