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Vino e gnocco fritto: l’abbinamento
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Vino e gnocco fritto: l’abbinamento

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Vino è gnocco fritto è un abbinamento che ha il compito di esaltare questa ricetta, tipicamente emiliana, per cui si preferisce, in genere, un rosso effervescente e leggero; ad esempio un Lambrusco.

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Gnocco fritto, che passione!

Se ti è capitato, almeno una volta, di trovarti in Emilia Romagna a mangiare, avrai di certo assaggiato questa specialità, preparata con un impasto a base di farina, acqua, strutto e latte salvo poi essere fritta e servita in special modo con gli affettati. Lo gnocco fritto non è certamente un piatto leggerissimo, ma il suo gusto delizioso ben vale uno strappo alla regola anche quando si è a dieta.

Ma con quale vino poter abbinare questa ricetta tutta emiliana? Lo scopriremo in questo articolo in cui metteremo a fuoco le origini dello gnocco fritto illustrandoti il miglior abbinamento vino e gnocco fritto per deliziare il tuo palato.

Le origini dello gnocco fritto

Come detto, questo piatto si prepara in Emilia dove di certo non manca la passione per il buon cibo. Rettangolare, a rombo o circolare, sono tante le forme che può assumere lo gnocco fritto a seconda della città in cui si prepara. Il colore invece è lo stesso ovunque: quel dorato tipico della pasta fritta che tanto piace a grandi e piccini.

Insomma lo gnocco fritto può senza dubbio essere considerato tra le grandi specialità di una regione, l’Emilia Romagna, che è tra quelle italiane una delle più all’avanguardia per quanto riguarda la passione per il buon cibo.

Ma forse non tutti sanno che questa ricetta affonda le sue origini nella tradizione culinaria dei Longobardi che, dopo la caduta dell’Impero Romano, avevano letteralmente conquistato queste zone, importando alcune ricette tipiche del loro popolo.

E’ così quindi che con il passare dei secoli la preparazione dello gnocco fritto si è tramandata agli emiliani che l’hanno custodita con cura inserendo l’ingrediente segreto, che tanto segreto ormai non è più: lo strutto.

Gnocco fritto: la versione originale

Nella sua versione originale, lo gnocco fritto era considerato una sorta di sostituto del pane: si preparava con farina, acqua, sale e poi lo strutto, usato sia nell’impasto sia nella frittura.

Questo perché i Longobardi, ma in generale tutta la popolazione celtica, era solita consumare cibi molto ricchi di proteine e grassi animali. L’utilizzo dell’ingrediente tipico della tradizione culinaria celtica però si è confermato anche nella versione più moderna dello gnocco fritto, quella emiliana.

A oggi questa gustosa ricetta, che ha ottenuto anche il riconoscimento di “prodotto agroalimentare tradizionale” (PAT), trova spazio soprattutto sulle tavole di Modena, Reggio Emilia e Bologna con alcune piccole differenze nelle forme e nel nome.

A Modena, la ricetta non prevede la presenza di lievito: la pasta si gonfia grazie all’utilizzo dell’acqua gassata. Lo gnocco fritto a Bologna si trasforma in crescentina che nella ricetta originale prevede anche il lievito, olio extravergine, acqua tiepida e latte intero. A Ferrara gli gnocchi fritti vengono chiamati pinzini: spesso hanno la forma dei rombi e sono gustosissimi.

A Parma ecco la torta fritta che un tempo veniva spolverata di zucchero a velo e servita come dessert ma nel tempo ha conosciuto la sua versione salata, ideale da preparare in presenza di formaggi e affettati. Si parla invece di chisolini a Piacenza dove gli gnocchi fritti diventano chisulén in dialetto.

Vino e gnocco fritto: i migliori vini rossi da abbinare

Proprio perché lo gnocco fritto viene spesso servito in abbinamento con taglieri di formaggi e insaccati, i vini rossi sono quelli più di frequente vengono presi in considerazione con questa gustosa ricetta. L’abbinamento per eccellenza è quello con il Lambrusco, tipico vino dell’Emilia Romagna.

Leggero, fresco e effervescente al punti giusto, il Lambrusco è l’opzione perfetta da tenere in considerazione quando allo gnocco fritto si abbinano salumi come mortadella di Bologna, prosciutto crudo di Parma, coppa piacentina, culatello o salame e alcuni formaggi spalmabili, ad esempio squacquerone, robiola o crescenza.

Proprio grazie alla sua effervescenza, questo vino è in grado di sgrassare il palato e allo stesso tempo esaltare la morbidezza e i sapori dello gnocco fritto. L’alternativa al Lambrusco potrebbe essere rappresentata da una Bonarda vivace dell’Oltrepò pavese.

In bocca questo rosso è asciutto, morbido e avvolgente, ideale in abbinamento con gnocco fritto e salumi. Infine ti consigliamo una barbera d’Alba: di colore rosso rubino, al naso regala sentori di frutti rossi maturi, note di rosa e cenni di vaniglia.

In bocca è equilibrato, armonico, morbido, persistente. Davvero un ottimo vino da gustare quando in tavola si serve lo gnocco fritto e un bel tagliare di salumi e formaggi.

Vino e gnocco fritto: i migliori vini bianchi da abbinare

Questa tipica ricetta emiliana in realtà può essere abbinata anche al vino bianco purché questo abbia alcune precise caratteristiche.

Se sei un amante dei bianchi più che dei rossi, allora, nessun problema: troverai anche tu la bottiglia in grado di soddisfare il tuo palato e creare l’abbinamento più giusto tra ciò che andrai a bere e ciò che andrai a gustare. Ecco un valido nome da tenere in considerazione per un abbinamento tutto emiliano: il Pignoletto frizzante.

Prodotto prevalentemente sui colli bolognesi, questo bianco presenta una brillante aromaticità con i suoi sentori di frutta gialla e fiori bianchi. Un ottimo vino, spesso consigliato con lo gnocco fritto soprattutto quando questo si serve in tavola con i formaggi morbidi che abbiamo precedentemente elencato e che si sposano assai bene con le caratteristiche di questo prodotto.

Tieni presente che anche tutti i vini della Franciacorta rappresentano ottime scelte da tenere in considerazione per l’abbinamento allo gnocco fritto. Le loro bollicine fine ed eleganti si sposano alla perfezione con il gusto succulento degli gnocchi fritti e dei salumi da servire insieme ad essi.

I vini di questa zona, pur con le dovute differenze, hanno numerose caratteristiche in comune: al palato sono freschi, equilibrati, sapidi. Assolutamente da valutare per portare in tavola un abbinamento azzeccato.

Conclusioni

Che tu sia un amante del bianco o del rosso, dunque, non avrai altro che l’imbarazzo della scelta per effettuare l’abbinamento più in linea con i tuoi gusti.

Lo gnocco fritto è una ricetta semplice che però necessita di essere valorizzata con il giusto vino. Fai allora le tue considerazioni e punta su quella che più sarà in grado di soddisfare le tue aspettative.

Creato il 23/12/2022. © Riproduzione riservata.