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Etichette vino: in Abruzzo le più innovative
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Etichette vino: in Abruzzo le più innovative

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

In questo articolo parliamo dell’importanza dell’estetica e, in particolare, dell’Abruzzo che possiamo definire come il regno delle etichette più innovative.

Negli ultimi anni sono molte, infatti, le aziende vinicole che hanno capito quanto sia importante puntare su etichette di grande impatto per promuovere i loro prodotti.

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Negli ultimi anni l’attenzione per i processi di realizzazione del vino è aumentata in modo esponenziale e questo è senza ombra di dubbio un bene. Si è capito insomma che la qualità del prodotto è l’obiettivo principale da centrare per le aziende perché le persone che la sanno apprezzare sono più numerose rispetto a un tempo quando per acquistare il vino non si era disposti a spendere troppo, anche a discapito (purtroppo) della qualità di ciò che si andava a comprare.

Oggi per fortuna il vino buono viene riconosciuto da molte persone e questo aumento di consapevolezza rappresenta sicuramente anche una bella gratificazione per chi il vino lo produce mettendo ogni giorno grande impegno e dedizione “sul campo”.

Etichette più innovative: l’importanza del visual

Non solo qualità del prodotto, però. Perché negli ultimi anni si è cominciata a dare molta importanza anche all’estetica. Molte cioè sono le cantine che hanno iniziato ad allargare gli orizzonti, pensando che a un vino di qualità dovrebbe per forza di cose associarsi anche una bottiglia altrettanto particolare, con un’etichetta che dovrebbe essere in grado di presentarsi come efficace ed esplicativa e allo stesso tempo affascinante agli occhi del consumatore. 

Ecco spiegato perché sempre più aziende vinicole, negli ultimi anni, hanno cercato la collaborazione di esperti grafici del settore per creare etichette iconiche: per celebrare un’annata particolare ad esempio oppure semplicemente il legame con il territorio circostante. E l’etichetta, che prima veniva considerata non così importante, adesso invece lo diventa.

Ti è mai capitato di osservare una bottiglia di vino ed essere come catturato dalla sua etichetta? Dai suoi colori, da ciò che rappresenta? Sappi che dietro un’etichetta ben studiata niente è casuale ma c’è sempre il lavoro di tante persone che insieme collaborano per impreziosire, dal punto di vista estetico, la bottiglia che andrai a bere. 

Il Pentawards in scena a Londra per decretare la migliore etichetta

Proprio a dimostrazione di quanto lo studio delle etichette rappresenti un aspetto ormai importantissimo nella realizzazione di una buona bottiglia di vino, menzioniamo il Pentawards di Londra, un evento particolarmente famoso che ogni anno riconosce e premia l’eccellenza nel design del packaging a livello globale e può sicuramente essere considerato come il più prestigioso concorso internazionale del settore.

Non si premia la qualità del vino, in questo caso, bensì come quello stesso vino si presenta. E gli occhi sono tutti per le etichette che si ergono ad autentiche protagoniste.

Italia all’avanguardia, Abruzzo sul podio

L’Italia è uno dei partecipanti più fedeli dei Pentawards di Londra. Sarebbe stato strano il contrario, ovvero che un paese come il nostro – che da sempre fa della sua vocazione vinicola un punto di forza – non avesse le carte per partecipare a un evento così importante.

Lo scorso anno Mario Di Paolo con il suo “Spazio Di Paolo” è riuscito a guadagnarsi il premio come Miglior Designer per quelle caratteristiche di innovazione e visione che hanno caratterizzato il suo lavoro (riscontrabili anche nelle etichette scultoree delle bottiglie Velenosi Villa Angela, Urciuolo Votiva, Urciuolo Dannami, delle vere proprie opere d’arte).

Sono state sue alcune delle etichette più belle del concorso che hanno attirato l’attenzione dei giurati i quali hanno deciso di conferire il premio al designer italiano per “contaminazione artistica, ricerca di motivazioni e significati inesplorati, analisi dettagliata del mercato e una profonda conoscenza tecnica del prodotto”.

Etichette più innovative: Abruzzo, i premi vinti

Una soddisfazione immensa per Mario Di Paolo che ha portato dunque in alto il “suo” Abruzzo una terra che dà origine a vini apprezzati in tutto il mondo ma che adesso si fa largo anche nel mondo delle etichette.

“Nel 2012 il primo concorso di packaging design vinto, nel 2016 il primo Pentaward all’invenzione dell’etichetta con carte sovrapposte. Oggi, dopo 23 anni di lavoro, sono oltre 200 i premi di design internazionali vinti dai progetti di packaging che ho disegnato, ma tuttora l’emozione che provo è grande. Ogni riconoscimento è una vittoria per me e per Spazio Di Paolo.

Ma il Design Of The Year di quest’anno valorizza soprattutto la Cultura, la Biodiversità e l’Arte italiane, un merito a tutti gli italiani che, come me, lavorano con passione per portare il made in Italy in tutto il mondo”, aveva dichiarato a margine dell’edizione dello scorso anno.

Una vittoria per tutta l’Italia dunque che, nonostante un periodo decisamente difficile a livello economico-imprenditoriale, continua a stare in piedi – e a starci bene – tenendo alta la bandiera tricolore.

Quest’anno, nell’edizione 2022 dei Pentawards che è da poco andata in scena, Mario Di Paolo si è aggiudicato anche un argento nella categoria Beverages per l’etichetta e il pack di Berlucchi FZ90. Italia ancora in alto, dunque, grazie al designer abruzzese che tutto il mondo ci invidia.

L’importanza dell’etichetta

E’ ormai appurato insomma che l’etichetta di una bottiglia non può essere lasciata al caso. Oggi i clienti amano leggere, informarsi sulle zone di produzione del vino prodotto, su quelle che sono le sue caratteristiche: etichetta (e contro-etichetta) rappresentano dunque due importanti veicoli di informazione.

Ma come sempre poi l’occhio vuole la sua parte e un’etichetta ben fatta, in cui siano scelti i colori nel modo giusto, un’etichetta che voglia raccontare la terra di produzione di quel vino specifico, che sia in grado di celebrare l’anniversario di un’annata importante sarà sempre qualcosa di originale che verrà apprezzato.

Le aziende vinicole per prime si sono rese conto di quanto a oggi sia importante l’etichetta che deve andare di pari passo con la qualità di una bottiglia di vino. Certo l’etichetta da sola non basta – serve anche che il vino sia di ottima qualità per fare centro tra consumatori sempre più consapevoli- ma non si può più pensare che un buon prodotto presentato in modo anonimo possa avere un discreto successo.

L’etichetta ormai “è” il vino stesso, è ciò che lo impreziosisce dal punto di vista estetico.

Proprio perché si è arrivati a questa consapevolezza, negli ultimi anni si è assistito a una impennata delle cantine che hanno scelto di avvalersi della collaborazione di agenzie di grafica per realizzare le loro etichette.

I produttori di vino forniscono idee e informazioni sulla terra in cui crescono i loro vigneti, raccontano del modo in cui vorrebbero che i clienti fossero informati rispetto al prodotto che andranno a comprare e le agenzie, che spesso contano su team di esperti grafici e creatori, realizzano etichette iconiche, glamour, a seconda delle esigenze.

Creato il 30/11/2022. © Riproduzione riservata.