

Arneis: origini, caratteristiche e abbinamenti
Arneis: uno dei bianchi piemontesi più apprezzati per quella sua vena elegante e delicata, andiamo alla sua scoperta.
Quante cose da sapere sull’Arneis! È questo un vitigno che trova la sua massima espressione nel territorio del Roero. Siamo in Piemonte, meravigliosa regione naturalmente votata alla produzione di ottimi vini. E insomma è anche fin troppo scontato sottolineare che l’Arneis, inteso come vitigno, dà vita a un prodotto di nobile qualità, apprezzato non solo in Italia ma in tutto il mondo.
In questo articolo ci addentreremo alla scoperta dell’Arneis e della sua storia e ti racconteremo alcune delle più importanti curiosità su queste uve. Quindi ti accompagneremo in un viaggio alla scoperta di questo vino, dei migliori cibi che lo accompagnano e della temperatura di servizio più adatta che è in grado di esaltarne gusto e profumi.
Arneis: alcune curiosità che forse non conosci
Divertiamoci partendo con alcune cose importanti da sapere sull’Arneis. Ecco alcune curiosità che forse non conosci di questa uva!
Partiamo dalla definizione: l’Arneis è un vitigno a bacca bianca autoctono del Piemonte, precisamente della zona nord-ovest dell’Italia e viene utilizzato per la produzione di vini secchi. È di colore giallo-verde paglierino e regala spiccate note fruttate. Tra queste possiamo riscontrare con una certa facilità quelle di pesca, mela, miele, mandorla, camomilla e noce moscata.
L’Arneis, inteso come vitigno, può essere presente in piccole quantità in alcune denominazioni tipiche tra cui Langhe DOC e Terre Alfieri DOCG. La denominazione più celebre è sicuramente il Roero DOCG.
Questo tipo di uva dà origine a un vino di media struttura, con un’acidità non troppo marcata e un livello di alcolicità che generalmente va dagli 11.5 ai 13.5 gradi.
Arneis: zona di produzione e caratteristiche del vitigno
Come anticipato, la zona di produzione dell’Arneis è quella del Piemonte e della sua zona nord-ovest. Negli anni Sessanta questo vitigno – registrato poi ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970 – è andato molto vicino alla scomparsa salvo poi rinascere grazie a un crescente interesse per il vino bianco a cui dava origine e che si fece spazio in una regione, quella del Piemontese, da sempre caratterizzata da grandi vini rossi.
Il vitigno Arneis fa parte della famiglia delle Bianchette, presenti sia in Piemonte che in Liguria. Il nome è un chiaro riferimento al colore della bacca. In un primo momento, quello che poi ha portato al rischio estinzione delle uve Arneis, questo vitigno veniva coltivato di proposito vicino alle più rinomate uve Nebbiolo. I vignaioli piazzavano lì queste uve per distrarre gli uccelli affamati e gli insetti, cercando di fatto di tenerli lontani dalle più pregiate uve Nebbiolo. Ma c’è un altro fattore che negli anni ha messo a serio rischio la resistenza dell’Arneis ed è quello legato alle muffe che, specie nelle stagioni più umide, prendevano il sopravvento.
Negli ultimi vent’anni l’Arneis è diventato il simbolo del Roero, la zona che è maggiormente adibita alla coltivazione di questo vitigno. Ma il Piemonte non è la sola regione in cui si riscontra la presenza di queste uve. Possiamo infatti trovare l’Arneis, seppur in minime quantità, anche in Sardegna e in Liguria. Presenza del vitigno Arneis anche in Nuova Zelanda, California e Australia.
Ma quali sono le caratteristiche ampelografiche dell’Arneis? La foglia è di grandezza media, cuneiforme e pentagonale, trilobata. Anche il grappolo è di media struttura, di forma piramidale. E gli acini? Quelli di Arneis hanno una buccia pruinosa di colore verde tendente al giallo.
Caratteristiche e temperatura di servizio
Quali sono le caratteristiche del vino che trae origine dal vitigno Arneis? In tutte le versioni è facile ritrovare note floreali e aromi delicati che quasi vanno in contrasto con una struttura piuttosto consolidata e con altre note decisamente più marcate, come quelle di albicocca e pera. L’Arneis è un vino di grande qualità, di ottimo spessore, fruttato al punto giusto. Tutto in questo vino convive in perfetto equilibrio ed è proprio questa la sensazione che predomina al palato.
La temperatura di servizio ideale è quella che va dai 10 ai 12 gradi. Se servito troppo freddo oppure troppo caldo il rischio è infatti di perdere quelle che sono le caratteristiche di punta di questo bianco che fa del suo bouquet e della sua struttura un vero punto di forza.
Abbinamenti con il cibo
Come sempre è importante conoscere qualcosa anche sugli abbinamenti tra vino e cibo per individuare quelli più indovinati da portare in tavola. Sappiamo ormai che la scelta di un vino non può essere slegata dalla scelta di cosa si mangia. Solo tenendo conto di una serie di variabili, allora, si potrà essere in grado di gustare il migliore abbinamento tra cibo e vino. L’obiettivo è sempre il solito: quello di giocare sulle caratteristiche degli alimenti e del vino stesso senza però rischiare di eccedere per evitare di creare contrasti troppo forti che potrebbero in qualche modo rovinare la tua esperienza eno-gastronomica.
E allora con quali piatti è maggiormente indicato un vino come l’Arneis? In generale possiamo dire che, per le sue caratteristiche, questo bianco si abbina perfettamente con piatti dal sapore delicato e non troppo marcato. Molto spesso viene infatti servito al momento dell’aperitivo, per accompagnare i vari stuzzichini o primi piatti leggeri. Possiamo aggiungere che l’Arneis si rivela una scelta piuttosto azzeccata con antipasti o primi piatti (specialmente risotti) di mare o con ricette che prevedono la presenza di crostacei. Ancora, stappare una buona bottiglia di Arneis si rivela mossa sempre saggia davanti a antipasti o primi piatti a base di verdure. L’Arneis è un vino di ottima struttura, elegante e raffinato, ideale quindi con qualsiasi tipo di verdura anche quando utilizzata per la preparazione di sformati o frittate. E ancora, questo vino bianco si rivela perfetto con le omelettes, per un pasto rapido e a tutto gusto.
Nonostante la sua spiccata personalità, dunque, l’Arneis si presenta come un vino abbastanza versatile, adatto a piatti dal sapore delicato e elegante, caratteristiche che si ritrovano anche in questo bianco piemontese, davvero un’eccellenza di questa bellissima regione.