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Cerasuolo d’Abruzzo: alla scoperta di uno dei rosati più amati
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Cerasuolo d’Abruzzo: alla scoperta di uno dei rosati più amati

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il Cerasuolo d’Abruzzo è di sicuro uno dei rosati più conosciuti e apprezzati tra quelli italiani. Ideale per accompagnare piatti leggeri e poco elaborati e perfetto nella stagione calda perché fresco e piacevole al palato.

Se questo vino non ti dice niente, ti “portiamo” noi alla sua scoperta in una viaggio virtuale che ne racconterà origini e caratteristiche. Ci soffermeremo poi anche sugli abbinamenti a tavola per individuare i piatti che meglio si abbinano a questo rosato. 

Cerasuolo d’Abruzzo: origini e storia

Verso la fine dell’Ottocento il Montepulciano, le cui uve danno origine al Cerasuolo, comincia a essere coltivato anche nella zona adriatica, e raggiunge l’Abruzzo. Qui trova una vera e propria esplosione negli anni Sessanta dello scorso secolo, quando i viticoltori abruzzesi prendono coscienza della qualità delle loro uve e cominciano a raccogliere tutta la documentazione necessaria per la presentazione della richiesta di riconoscimento della DOC Montepulciano d’Abruzzo che diventa poi ufficiale nel luglio del 1968. Per 40 anni circa, dunque, il Cerasuolo d’Abruzzo è stato come tipologia della DOC Montepulciano. Ma nel 2010, dopo lunga pressione dei viticoltori di zona, arriva il riconoscimento della DOC Cerasuolo d’Abruzzo. È un risultato importante perché è la prima volta che un rosato ottiene l’esclusiva denominazione. 

Come si produce il Cerasuolo

Per legge, questo vino deve essere composto per almeno l’85% di uve Montepulciano; il restante 15% può comprendere altre varietà di uve a bacca rossa non aromatiche che siano idonee alla coltivazione nella regione Abruzzo, da sole o congiuntamente.

Ma come viene prodotto questo vino? In molti si chiedono come faccia un vino prodotto da uve a bacca rossa a essere di colore rosa. Per sapere qualcosa di più sul processo che porta alla produzione di vino rosato, potresti leggere questo articolo in cui facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento e sfatiamo alcuni falsi miti, tipo quello più comune che vorrebbe il vino rosato come prodotto da un mix di vino rosso e bianco. Il Cerasuolo d’Abruzzo, nello specifico, viene prodotto dalle uve Montepulciano in purezza, che vengono vinificate “in bianco” (cioè senza contatto con le bucce). In alternativa le uve vengono lasciate a fermentare con le vinacce per alcune ore

Tipologie di Cerasuolo

Quando si parla di questo vino tipico dell’Abruzzo, occorre fare alcune specifiche. Esistono infatti due stili interpretativi del Cerasuolo che fanno riferimento a due diversi territori di produzione:

  • nelle zone collinari, quindi quelle caratterizzate da un clima più fresco e con escursioni termiche abbastanza marcate, il Cerasuolo è caratterizzato da un profilo più marcato, da una maggiore freschezza e da una corposità piuttosto contenuta
  • nelle zone invece caratterizzate da un clima più caldo, come ad esempio i vigneti vicini alla costa adriatica, il Cerasuolo assume diverse connotazione facendosi più morbido, con un gusto intenso e fruttato

Qual è la miglior tipologia di Cerasuolo? Entrambe sono valide, sono semplicemente caratterizzate da sfumature diverse che derivano dal clima e dal terreno in cui i vigneti di Montepulciano crescono. Sarà una bella sfida quella di degustare entrambe le versioni di questo vino, per riuscire a cogliere le diverse sfumature che questo è in grado di regalare.

Cerasuolo d’Abruzzo: caratteristiche dell’uva e del vino

Come si identifica l’uva Montepulciano che dà origine a questo vino rosato? Il vitigno ha un grappolo di media grandezza, compatto, a forma conica. Gli acini sono coloratissimi e intensi, il loro profumo molto gradevole. La vendemmia viene solitamente svolta intorno alla prima decade di ottobre, quando i grappoli sono belli maturi e succosi.

La zona di produzione più identificativa del Cerasuolo d’Abruzzo è quella compresa tra i comuni di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Il vino vanta un bellissimo colore ciliegia con delle sfumature intense. L’intensità delle sfumature deriva dal processo di produzione che prevede la macerazione delle bucce sul mosto. A seconda di quanto tempo passa ecco che il vino assume colori più o meno decisi. Il Cerasuolo è un vino dal profumo molto gradevole; al palato è fresco e morbido, delicato e armonico, con un finale leggermente ammandorlato che lo caratterizza.

Ecco i migliori abbinamenti tra cibo e vino

Andiamo adesso a individuare i migliori abbinamenti tra cibo e vino quando si decide di stappare una buona bottiglia di Cerasuolo d’Abruzzo. Questo rosato è perfetto se scelto in abbinamento con antipasti e zuppe di pesce. Ideale allora in estate quando di frequente scegliamo piatti a base di pesce. Ma non solo, perché è questo un vino particolarmente versatile che può essere scelto con formaggi dal gusto delicato oppure con piatti a base di carne, ad esempio con gli arrosti leggeri. 

E, perché no, consigliamo il Cerasuolo anche con la pizza! Sono sempre di più infatti le persone che optano per il vino al posto della birra o della classica coca cola quando si gustano una pizza. E invece questo vino rosato si presta molto bene anche in questa occasione. Sei scettico e titubante? Provalo e vedrai che l’esperimento sarà tutto fuorché fallito.

Creato il 29/05/2023. © Riproduzione riservata.