

Merano: vendemmia, festa dell’uva e cultura
Nel mese di ottobre, a Merano, si celebra la vendemmia: dalle vigne alle vie cittadine, diverse sono le attività che spaziano tra cultura, bellezza e riscoperta del territorio.
Indice
- Festa dell’uva a Merano: 16-17 ottobre
- Il Museo dell’uva a Castel Rametz
- Merano è anche terme, bellezza e trattamenti a base d’uva
- Da Merano alla Val Venosta: cantine e vini del territorio
Chi valuta quando potranno celebrarsi i giorni della vendemmia? Anche un enologo esperto potrebbe cadere nel dubbio dal momento che la maturazione dell’uva dipende unicamente dalla natura.
Fatto sta che la vendemmia è un momento di festa attorno al quale ruota il ritmo di vita della comunità e con essa le attività culturali dell’intero territorio.
A Merano l’arrivo della vendemmia è celebrato come una vera e propria festa, tanto da sviluppare un ricco calendario di eventi che si snoda per tutto il mese di ottobre.
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Festa dell’uva a Merano: 16-17 ottobre
La tanto attesa Festa dell’uva torna ad animare la città di Merano nel terzo fine settimana di ottobre 2021, per la precisione dal 16 al 17.
Un evento che esiste sin dal 1868 e si lega a doppio filo con la tradizione del territorio a ritmo di: canti, cori e carri allegorici che animano le strade cittadine.
Protagonisti sono i “saltner” considerati un tempo i protettori dei vigneti cui veniva affidato il compito di badare alle vigne durante il periodo della vendemmia per evitare furti di uva.
Oggi i loro costumi storici rivivono in città: indumenti tipici dell’agricoltore, con pantaloni di pelle corti, le ginocchia libere, particolari calzettoni sui polpacci, calzini corti ai piedi. Al collo una o più collane di ossa di maiale e denti di animali al collo in modo da produrre un tintinnio continuo, nelle mani un’alabarda.
Nell’aria risuonano i gorgheggi tipici dello jodel, il caratteristico canto dell’area tedesca alpina. Si suppone che risalga all’età della pietra.
Mentre le prime canzoni di jodel in coro sono state eseguite nel XIX secolo alternando combinazioni vocali prive di senso, con il passaggio dalla voce al falsetto.
Il Museo dell’uva a Castel Rametz
Ospitato nella cantina di Castel Rametz, il Museo dell’uva è circondato da circa dieci ettari di vigneto su una collina riparata dalle cime del Gruppo Tessa.
Attraverso quattro ampie sale si ripercorre la storia della viticoltura presentando interessanti attrezzi agricoli un tempo utilizzati.
Un grande lavoro di ricerca ha permesso di rintracciare i più significativi strumenti di lavoro. Dopo un’attenta opera di restauro, sono tornati a nuova luce fornendo indicazioni sulle attività produttive attorno al vino nei secoli passati.
Al museo sono esposti proprio strumenti e attrezzature utilizzati per:
- la lavorazione del terreno,
- la vendemmia,
- la vinificazione
- il trasporto
- la lotta ai parassiti
Merano è anche terme, bellezza e trattamenti a base d’uva
Si chiama Schiava Grossa ed è una particolare qualità di uva locale dalle proprietà “curative”: un frutto composto per l’80% d’acqua e per il 15 / 20% da zucchero.
Molti centri benessere prendendo spunto dalla tradizionale cura dell’uva, che affonda le sue radici ultracentenarie proprio a Merano, propongono trattamenti a tema.
Consumando unicamente uva per un determinato periodo di tempo, generalmente breve, sarebbe possibile depurarsi ed eliminare tutte le tossine.
Questa terapia che prende il nome di ampeloterapia, dal greco “cura dell’uva”, prevedeva ogni giorno l’assunzione di una quantità compresa tra 300 e 1.000 grammi d’uva, alla mattina a stomaco vuoto e prima di una cena leggera.
Durante l’attuale Festa dell’uva si può degustare il succo d’uva appena spremuto.
Alle Terme di Merano, invece, scrub e impacchi per la pelle e il viso sfruttando le proprietà protettive e antiossidanti dell’uva.
Da Merano alla Val Venosta: cantine e vini del territorio
Il territorio unisce due differenti zone, il Meranese e la Val Venosta, ricche di contrasti a partire dal clima: alpino nella Val Venosta, con forti escursioni termiche. I vigneti sono in posizione ripida con terreni aridi che arrivano ai 900 metri di altezza. A Merano e nei suoi dintorni, invece, il paesaggio collinare soleggiato, fertile e mite, con cipressi, palme e fascino mediterraneo.
Dalla fusione della Cantina Burggräfler (originaria del 1901) e della Cantina Vini Merano (fondata nel 1952) ha preso vita la Cantina Merano vantando 380 soci.
Cantina Merano vanta 260 ettari dei vigneti dell’area vitivinicola occidentale dell’Alto Adige, da Lana, a sud, attraverso Merano fino a Rifiano, a nord, e da Lagundo a Castelbello, a ovest.
Tra i vini autoctoni la Schiava e il Lagrein:
- il vitigno Schiava altoatesino è fruttato e fresco, si differenzia poi a seconda della zona in cui cresce;
- il Lagrein, uno dei vitigni più antichi d’Italia, si caratterizza per la pienezza vellutata e l’espressività.

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