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Riesling: origini e caratteristiche
Percorsi e itinerari del vino

Riesling: origini e caratteristiche

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Di origini tedesche, questo vitigno internazionale viene prodotto con successo anche in Italia: scopriamone le caratteristiche principali.

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Il Riesling è un vitigno a bacca bianca definito internazionale, come tutti quei vitigni che nascono in una determinata zona ma si allargano, in termini di produzione, anche ad altre nazioni. C’è molto da sapere su queste uve che danno vita a un vino di grande qualità.

In questo articolo allora ti accompagneremo alla scoperta del Riesling, delle zone in cui viene coltivato, e ti sveleremo tutte le curiosità da conoscere prima di soffermarci sugli abbinamenti tra cibo e vino che sono sempre importanti quando si parla di buona cucina. 

Origini del Riesling e curiosità

Abbiamo detto che il Riesling è internazionale ma in qualche posto sarà pur nato! Le sue origini sono infatti tedesche, in particolare della zona della Renania, quindi nella parte centro-occidentale e sud-occidentale del Paese: non a caso il vitigno prende il nome di Riesling renano andando a indicare quindi proprio il posto dove è nato, ormai tantissimi anni fa. I territori considerati più vocati alla coltivazione di questo vitigno sono quelli che si trovano sulle sponde del fiume Reno e del suo affluente Mosella: sono zone in cui il terreno e le condizioni  climatiche rendono favorevole la crescita di queste uve.

La Germania quindi è la nazione che ha accolto il Riesling ma tante altre sono le nazioni di Europa in cui questo vitigno trova spazio. Viene infatti coltivato con successo anche in Francia, in particolare modo in Alsazia e poi in Austria. Anche in Italia, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, il Riesling ha cominciato a fare capolino soprattutto in Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia dando vita a vini di ottima qualità.

Le origini del nome

Ma da cosa deriva il nome Riesling Renano? Tante sono le teorie che si sono succedute e che hanno voluto spiegare il motivo di questo nome. La prima è quella che vede l’attributo Renano come chiaro riferimento alla sua zona d’origine ovvero quella della  Renania. Molta più incertezza c’è invece sul nome Riesling.

C’è chi rimanda all’espressione “Reissende Tiere” (significato italiano: “animali selvatici”) per il carattere appunto selvatico del vino. Altri invece rimandano al termine “reissen” che in italiano significa “tagliare” e lo vedono un chiaro riferimento all’atto di eliminare i fiori in eccesso dalla sua pianta.

Altre teorie invece dicono che il termine Riesling potrebbe derivare da  “reißende Säure”, (tradotto con “acidità pungente”) che sarebbe una delle tante caratteristiche di questo vino. Insomma sono curiose le teorie sul nome di questo vitigno e vale la pena saperle per allargare le proprie conoscenze.

Ci possono poi anche altre curiosità da conoscere. Ad esempio si dice che il Riesling Renano sia il risultato di un incrocio tra il vitigno franco-tedesco Gouais blac e un’altra varietà ottenuta incrociando il Traminer e un vitigno selvatico.

Ludovico il Germanico si innamorò di questo vitigno e fece di tutto per incentivarne la coltivazione nella prima metà dell’Ottocento anche se molti fanno notare che il Riesling esisteva già molto tempo prima di Ludovico il Germanico stesso.

Caratteristiche del vitigno

La sua qualità principale è la resistenza alle basse temperature e in effetti anche in Italia il Riesling si sviluppa nelle regioni del nord più fredde.

E’ innata, poi, la sua capacità di prosperare anche su suoli o terreni non troppo fertili. Il grappolo presenta una forma caratteristica: dimensioni ridotte e sensibilità alla muffa nobile o Botrytis Cinerea.

Molti i vini che si possono ottenere da queste uve che sono molto versatili e si adattano alla produzione di bianchi secchi, spumanti, vini dolci e passiti. 

Caratteristiche del Riesling

Passiamo adesso a elencare brevemente quelle che sono le peculiarità del Riesling.

Generalmente è questo un bianco secco molto fruttato con note di mela verde, limone e agrumi che spiccano.

Ma anche il bouquet floreale è particolarmente vivace: si possono individuare infatti sentori di biancospino e gelsomino. Si tratta di un vino fresco, dalla giusta mineralità, strutturato e corposo. Insomma davvero un buon vino, da degustare nelle occasioni speciali. 

Abbinamenti tra Riesling e cibo

Quali sono i cibi che meglio si prestano a essere abbinati con il Riesling? Sicuramente è questo un vino che, per le sue caratteristiche, si presta molto bene ad essere affiancato alle verdure. Ottimo dunque con i minestroni, le zuppe di verdura ma anche con contorni sfiziosi.

Il Riesling però si sposa benissimo anche con primi piatti a base di pesce e molluschi: qui le note minerali si amalgamano particolarmente bene con i sapori del pescato e creano un perfetto mix tra profumi e sapori.

Ancora, questo bianco è consigliato con pollame, carni bianche e formaggi caprini oltre a essere tra i vini protagonisti dell’aperitivo, perché si esalta con gran parte degli stuzzichini che vengono solitamente preparati per questo appuntamento. 

Conclusioni

Insomma il Riesling è un bianco tra i migliori in commercio, un vino davvero di qualità che può essere servito con pietanze anche molto diverse tra di loro ma che garantisce sempre risultati apprezzabili.

La sua storia è antica, le ipotesi sul suo nome decisamente curiose. Vale la pena conoscere di più di questo vitigno che, anche in Italia (e non solo in Germania, dove è ufficialmente nato) regala vini di altissimo spessore.

Creato il 07/01/2023. © Riproduzione riservata.