

Risotto ai funghi porcini: i migliori abbinamenti con i vini
Re indiscusso del sottobosco, il fungo porcino si presta a molte preparazioni culinarie ma dà il meglio di sé nel classico risotto ai funghi porcini. Scopri quali vini si abbinano meglio a questo prezioso ingrediente.
Indice:
- Risotto ai funghi porcini e vino bianco
- Risotto ai funghi porcini e vino rosso
- Curiosità sui funghi boletus edulis
Per i dotti è il “boletus edulis”, per gli amanti della buona tavola è semplicemente il “porcino”. Comunque lo si chiami, questo fungo si è imposto nella tradizione culinaria per merito del suo sapore deciso ed intenso. Nonché del profumo forte e inconfondibile, capace – da solo – di dare vita a piatti strepitosi.
In base alla preparazione scelta cambia l’abbinamento con i vini bianchi o vini rossi che siano. Ad esempio, se gustati in insalata, è meglio optare per un Sauvignon Blanc mentre, se vogliamo cuocerli alla griglia, allora via libera a un buon rosso, purché non troppo corposo, come il Barbera.

Ecco i vini da abbinare.
Risotto ai funghi porcini e vino bianco
Ottimo, in questo caso, l’abbinamento con le bollicine, da utilizzare anche nella preparazione del risotto stesso, per sfumare il riso dopo la tostatura.
Che si tratti di Champagne o di un millesimato nostrano, il rischio di errore è scongiurato.
Tra i bianchi, le note erbacee del Sauvignon sono sempre una valida opzione.

Friuli Colli Orientali DOC 2020 – Sauvignon
Ottimo anche il Nasco di Cagliari, di media struttura e buona complessità aromatica.
Risotto ai funghi porcini e vino rosso
Abbinare un vino rosso al risotto con porcini difficilmente porta a sbagliare, a patto di sceglierlo giovane e non troppo strutturato.
Un Lagrein si sposa molto bene con questo piatto, così come il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, entrambi capaci di accompagnare il piatto senza sovrastarne il sapore.
Altri matrimoni ben riusciti si hanno con il Barbera ma anche con il Dolcetto d’Alba, purché lo si scelga giovane.

Barbera d’Alba DOC 2020
Curiosità sui funghi boletus edulis
I cultori sanno che cresce più facilmente ai piedi delle conifere, betulle, querce faggi ma anche abeti, e che necessita di ambiente umido.
Per questo se ne trovano molti in autunno, tra fine agosto e novembre. A differenza di altre specie, il porcino conserva la sua bontà anche essiccato: basta re-idratare qualche minuto in acqua calda prima di utilizzarlo nelle preparazioni.
Buonissimi anche crudi, la lista di cibi che si associano a questo fungo – dalle fettuccine alle scaloppine – è lunga e variegata, sebbene una delle preparazioni in cui dà il meglio di sé sia il risotto.
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