

Cantine della Toscana capolavori d’arte e architettura
Se sei un amante del buon vino e del buon cibo e ami trascorrere del tempo immerso nella natura, la Toscana è sicuramente una regione che vale la pena “osservare” da vicino. Ѐ estremamente facile trovare cantine della Toscana di forte impatto estetico, dove grande e tangibile è stata l’attenzione per l’arte, in tutte le sue sfumature. Dei veri e propri gioielli.
La Toscana è una delle regioni più prolifiche per quanto riguarda la produzione di vino. I piccoli produttori sono tantissimi così come le cantine che sorgono in aperta campagna. Sono delle vere e proprie opere d’arte, assolutamente da visitare.
Da tempo, ormai, molte famiglie hanno deciso di investire sulle vigne e su tutto quello che ruota intorno a quelle stesse vigne.
E così molti architetti di valore sono stati “ingaggiati” per realizzare quelle che oggi possono essere definite delle vere e proprie opere d’arte, strutture così belle da togliere il fiato.
Insomma andare per le cantine della Toscana, terra meravigliosa, significa essere pronti ad immergersi in storie antiche, fatte di tradizione, cultura e amore per l’arte in tutte le sue sfaccettature.
In questo articolo suggerimenti delle cantine toscane che vale la pena visitare: l’Antinori nel Chianti Classico o l’Ornellaia, conosciute praticamente in tutto il mondo.
In altri casi si tratta di piccole realtà fatte di imprenditori determinati e intraprendenti che, grazie alle loro intuizioni e alla voglia di portare in alto il nome dell’azienda, hanno dato il via a meravigliose creazioni investendo moltissimo.
Indice
- Antinori nel Chianti Classico
- Castello di Ama
- Ornellaia
- Cantina Il Borro
- Cantina Caiarossa
- Cantina Salcheto
- Cantina Petra
- Col di Lamo
Addentriamoci quindi nel meraviglioso mondo delle cantine della Toscana.

Antinori nel Chianti Classico
La Cantina Antinori nel Chianti Classico è senza dubbio uno degli esempi più riusciti di fusione tra passione per il vino e amore per l’arte.
Questo gioiello immerso nel cuore della Toscana – a San Casciano Val di Pesa (FI) – è stato progettato dallo Studio Archea Associati. Inaugurato ufficialmente nel 2012.
Sono dieci anni, dunque, che la cantina Antinori nel Chianti Classico sfoggia un aspetto che definire meraviglioso è dire poco. Immersa nella campagna fiorentina, abbraccia l’intero paesaggio circostante fondendosi con esso alla perfezione.
Tutto è stato studiato nei minimi dettagli al momento della progettazione. La scelta dei materiali non è stata assolutamente lasciata al caso ma è stata fortemente voluta.
Per la famiglia proprietaria della cantina, era infatti fondamentale mantenere un chiaro e stretto legame con il territorio circostante.


Infatti, sono soprattutto cotto, legno, corten e vetro, tutti materiali “locali”, ad essere presenti in elevate quantità per dare vita a una struttura elegante, raffinata e armonica, quasi invisibile dall’esterno e quindi perfettamente immersa nel territorio che la ospita.
Visitando la cantina, ciò che salta subito agli occhi è proprio l’eleganza e la raffinatezza dei dettagli.
Ѐ facile rendersi conto dell’enorme lavoro che c’è stato per valorizzare al meglio l’indissolubile legame della famiglia fondatrice di Antinori con la sua terra d’origine.
Oggi la Cantina Antinori è una delle mete più gettonate dagli amanti del vino e da chi passa nel Chianti per visitare qualcosa di significativo.
Marco Casamonti, architetto di Antinori nel Chianti Classico, ha affermato a suo tempo che la cantina “è un luogo sacro di silenzio, tempio di riti antichi dell’uva, ma è allo stesso tempo un luogo di produzione che deve rispondere a certi requisiti di qualità”. E come dargli torto.

Castello di Ama
Poco distante da Siena, precisamente a Gaiole in Chianti, sorge una cantina meravigliosa, il Castello di Ama.
Curiosa è la sua storia: “Fu la bellezza e l’unicità di Ama ad affascinare quattro famiglie di origine romana, a inizio anni settanta, che unite dalla passione per il vino rinnovarono vigneti e metodi produttivi, costruendo la nuova cantina per vincere la sfida di produrre il Chianti Classico e riportarlo agli antichi splendori”.
Con queste parole, le famiglie che oggi guidano la cantina spiegano cosa le ha spinte a investire in modo deciso nel vino.
Ѐ questo uno degli esempi più belli delle cantine della Toscana, di fusione tra amore per il vino e per l’arte. Non a caso qualche anno fa è stato dato il via anche a un prestigioso progetto intitolato “Castello di Ama per l’Arte Contemporanea”.
E dal 1999 al 2016 soprattutto, in collaborazione con Galleria Continua, una delle più importanti gallerie d’arte contemporanea italiane e del mondo, sono stati numerosi e di prestigio gli ospiti arrivati in cantina per la presentazione delle loro opere.
Tra i tanti Daniel Buren, Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto ma anche Louise Bourgeois e Hiroshi Sugimoto.
La collezione di opere ospitate dal Castello di Ama è tutt’oggi visitabile. La collezione di opere è rappresentata da vere e proprie installazioni, tutte ispirate al territorio e al vino prodotto, senza alcun limite di intervento.
Ornellaia
A Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, sorge la Tenuta Ornellaia, sicuramente una delle più famose e iconiche cantine al mondo insieme ad Antinori.
Per 700 anni la famiglia Frescobaldi ha unito tradizione ed esperienza alla creatività e alla ricerca dell’eccellenza dando vita a una meravigliosa realtà che oggi è anche una delle più solide nel mondo del vino, a livello globale.
L’attenzione della famiglia per l’arte si riscontra in un illustre progetto che ha preso il via nel lontano 2009 e che si intitola “Vendemmia d’Artista”.
Come specificato dai proprietari della cantina, “Il progetto Vendemmia d’Artista celebra il carattere esclusivo di ogni nuova annata di Ornellaia. Ogni anno a partire dall’uscita di Ornellaia 2006, avvenuta a maggio 2009, un artista contemporaneo firma un’opera d’arte e una serie di etichette in edizione limitata, traendo ispirazione da una parola scelta dall’enologo che descrive il carattere della nuova annata”.


In ogni cassa di vino Ornellaia da sei bottiglie da 750 ml, una bottiglia riporta dunque un’etichetta speciale, creata dall’artista.
Ѐ prevista un’edizione limitata di 111 bottiglie grande formato (100 Double Magnum da 3 L, 10 Imperial da 6 L e 1 Salmanazar da 9 L) numerate e firmate personalmente dall’artista stesso. Insomma una collezione davvero molto speciale che mixa alla perfezione arte e vino.
Le bottiglie in versione limitata di Ornellaia sono ovviamente ambite dai collezionisti di tutto il mondo che sono disposti a tutto per averne una.
Alcune di queste bottiglie sono addirittura contese nel corso di un’asta che ha luogo durante un evento annuale di raccolta fondi a sostegno dell’arte.
Insomma un progetto, quello “Vendemmia d’Artista”, che pone senza dubbio l’accento sul legame con l’arte in tutte le sue molteplici sfaccettature.
Per chi passa dalle zone di Livorno, allora, l’occasione è d’oro per andare a visitare la Tenuta Ornellaia e le sue tante bellezze.
Cantina Il Borro
Tra le cantine della Toscana definibili delle vere e proprie opere d’arte segnaliamo Cantina Il Borro che si trova a San Giustino Valdarno. Ѐ immersa in un paesaggio da lasciare senza fiato.
Di proprietà della famosa famiglia Ferragamo, anche se non tutti lo sanno, è stata progettata dall’architetto Elio Lazzerini che ne ha messo a punto ogni dettaglio in modo minuzioso.
Oggi la Cantina del Borro è una delle bellezze da visitare quando si passa in Toscana.
Un edificio realizzato interamente in mattoni, con un impianto tradizionale che si adatta al borgo medievale della tenuta e allo stile rurale, accoglie i turisti che arrivano in visita esclusivamente su appuntamento.
Oltre alla struttura d’accoglienza, la cantina può contare anche su un enorme spazio espositivo che ospita spettacoli temporanei di diverso genere.
Tutto intorno è verde e campagna, in un susseguirsi di colori e sfumature assolutamente indescrivibili.
E si dice che il paesaggio circostante abbia ispirato Leonardo da Vinci mentre dipingeva la sua Gioconda.
Se è vero o no non lo sapremo mai, ma non stupirebbe che tutto ciò fosse corrispondente alla realtà, vista la bellezza di queste campagne.





Cantina Caiarossa
Il viaggio tra le cantine della Toscana di design continua e comprende anche la Cantina Caiarossa, situata a Riparbella, in provincia di Pisa.
Anche qui è evidente la passione dei proprietari per l’arte; l’atmosfera è elegante e raffinata e la si può respirare ad ogni angolo.
L’edificio è stato progettato dall’architetto belga Michael Bolle. Attualmente la proprietà è dell’olandese Eric Albada Jelgersma che si è innamorato dei vigneti e di quella terra. Ha deciso di investirci su grazie anche alla collaborazione del manager di spessore Alexander van Beek, suo fidato compagno di viaggi.
Proprio lui ha descritto, non molto tempo fa, la filosofia di questa azienda. “I vini di Caiarossa non sono destinati solo agli appassionati di vino ma a tutti coloro che nella vita ricercano la bellezza. A uomini e donne che sono affascinati da ciò che è unico, sia esso un bicchiere di vino, un oggetto d’arte o la vetta incontaminata di una montagna. Quello che la Famiglia Albada Jelgersma vuole offrire nel bicchiere è il lusso di Madre Natura, che l‘uomo ha contribuito a produrre”.
Tutto questo e molto altro è visibile visitando questa cantina.



Cantina Salcheto
Passando dalle parti di Montepulciano non si può non visitare la Cantina Salcheto che porta il nome del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e traccia una vallata dove i salici un tempo abbondavano.
Un’azienda che punta moltissimo sul biodinamico e che da anni sta lavorando seriamente in questa direzione affermandosi – non a caso – come una delle realtà più solide e serie in un settore ultimamente molto affollato. La biodinamicità dei vini è un aspetto in crescendo che desta sempre più curiosità tra gli appassionati).
Molto particolare è l’aspetto di questa cantina che potremmo definire decisamente futuristica per quelle linee così irregolari che ne definiscono l’estetica.
A capo dell’azienda, dal lontano 1997, c’è Michele Manelli. Sempre presente in prima linea e pronto, insieme ai suoi fidati collaboratori, a mostrare ai visitatori tutto quello che c’è dietro alla produzione di una bottiglia di vino biodinamico.
Salcheto è una realtà solida e all’avanguardia, in cui c’è grande attenzione anche per l’impatto estetico perché anche l’occhio vuole la sua parte ed è questa, in parte, la filosofia di Michele Manelli.
Ecco perché vale la pena visitare questa cantina, dall’aspetto così particolare che si va quasi a scontrare con il romanticismo del paesaggio circostante, creando un contrasto davvero interessante.
Cantina Petra
A Suvereto, piccolo paese in provincia di Livorno, sorge la Cantina Petra, altro esempio di perfetta e interessante fusione tra vino e arte. Una visita a questa cantina può rivelarsi particolarmente stimolante per gli amanti del vino e per chi sa cogliere la bellezza delle cose.
Questa cantina è stata progettata dall’architetto Mario Botta. La cosa bella e affascinante è che sembra essere parte integrante del paesaggio circostante che la ospita.
E dare uno sguardo al panorama intorno è praticamente doveroso: si possono infatti scorgere le gallerie di invecchiamento in barrique e bottiglia. Oltre lo spazio riservato alle botti in rovere di Slavonia, è visibile anche una interminabile galleria che penetra in profondità e si ferma all’improvviso; “bloccata” da una massiccia parete di roccia che regala un impatto forte e molto particolare ai visitatori.
Uno scenario davvero da togliere il fiato, una cantina che vale la pena visitare per la qualità dei suoi prodotti ma anche per la grande attenzione riservata nella sua costruzione e che si ritrova nella cura dei dettagli, dentro e fuori dalla struttura.
Col di Lamo
Tra le cantine toscane dal design raffinato e particolare c’è anche la Cantina Col di Lamo la cui struttura è l’autentica espressione di un concept architettonico sofisticato.
È proprio nelle terre coltivate a Brunello di Montalcino che la cantina sorge per rivolgersi al mondo internazionale degli appassionati di vino.
Perfettamente integrata nel paesaggio che la ospita, fatto di meravigliosi vigneti e natura rigogliosa, la cantina Col di Lamo è sicuramente una delle mete da tenere in considerazione per chi ama andare alla scoperta di luoghi incantati che mixano alla perfezione passione per il vino e per l’architettura.
Gli ambienti interni alla struttura sono organizzati ad hoc, seguendo quello che è il ciclo di produzione del vino.
Una sorta di percorso rotatorio, organizzato attorno alla corte interna, il cui giardino omaggia la tradizione toscana.
Ora che conosci le cantine della Toscana più belle in termini architettonici e non solo, non ti resta che organizzare il tuo viaggio!
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