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Dimmi i tuoi gusti e ti dirò che vino bianco sei
Stile e cultura del vino

Dimmi i tuoi gusti e ti dirò che vino bianco sei

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Fermi, frizzanti, secchi e fruttati: esistono tipologie di vino bianco molto diverse tra loro ma tutte da degustare, almeno una volta.

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Il mondo del vino bianco è affascinante e presenta innumerevoli sfumature. I tipi di prodotti immessi sul mercato sono infatti numerosissimi, ognuno con caratteristiche diverse e ben riconoscibili, per chi di vino se ne intende almeno un po’.

Tuttavia, pur non essendo grandi esperti di vino, si rivelerà comunque facile mettere a fuoco alcune caratteristiche distintive dei bianchi e questo passaggio sarà fondamentale per cercare di capire quelli che poi sono i nostri gusti personali in materia.

Il vino bianco è, per definizione, quello ottenuto dalla fermentazione alcolica del mosto di uva a bacca bianca o di uva a bacca nera con polpa incolore.

La colorazione gialla, a volte tendente al verdolino a seconda dei casi, è il risultato dei speciali trattamenti, messi in atto durante il processo di produzione del vino che è sempre particolarmente delicato e necessita dunque di accorgimenti importanti che solo esperti produttori possono avere.

Il vino bianco può essere fermo o frizzante, oppure può essere più o meno secco. Esistono in commercio vini dai forti profumi fruttati, vini in cui si rinvengono piacevoli note speziate e ancora vini che presentano una mineralità più marcata rispetto ad altri.

Possono piacere tutti ma sicuramente anche tu avrai il tuo preferito, quel vino che rispecchia i tuoi gusti e regala al tuo palato una maggiore soddisfazione.

In questo articolo, che ha come scopo quello di indagare tra i vini bianchi individuando quelle che – a grandi linee – possono essere considerati i macro- gruppi che caratterizzano questo mondo – potrai allora scoprire anche tu il tuo vino preferito, semplicemente conoscendone le caratteristiche generali.

Vini bianchi fermi o frizzanti

La prima grande distinzione da fare è quella tra vini bianchi fermi e frizzanti. Quali dei due preferisci?

Riconoscerli è facile anche per chi non ha grande dimestichezza con la materia. I vini bianchi frizzanti sono quelli che presentano una pressione (dovuta all’anidride carbonica sviluppata dalla fermentazione) “non inferiore ad 1 e non superiore a 2,5 bar”.

Generalmente sono vini che regalano un colore giallo paglierino più o meno brillante; di frequente presentano un bouquet particolarmente fruttato, facile da “cogliere” anche per chi non è sommelier.

Sono vini freschi e piacevoli al palato, frequentemente scelti in estate, per accompagnare pranzi leggeri e poco impegnativi. I vini bianchi fermi, invece, sono quelli che non contemplano la presenza di anidride carbonica.

Manca insomma l’effervescenza che è invece la caratteristica tipica dei vini frizzanti. Un vino fermo può tendere verso il dorato e in alcuni casi può raggiungere anche una buona consistenza.

Quando i bianchi sono di struttura più marcata, rappresentano le scelte per accompagnare primi piatti e secondi a base di pesce o anche di carne bianca.

Cosa significa vino bianco secco?

Molto spesso molte persone hanno difficoltà nel capire quando un vino possa essere considerato secco e quando invece no.

Questa caratteristica, ovvero quello di essere secco, è presente non solo nei bianchi ma anche nei rossi e nei vini rosati.

Cosa significa? Per definizione un vino è secco quando è quasi privo di zucchero. Al palato allora sarà meno rotondo rispetto ai vini che invece presentano percentuali più alte di zucchero.

Un bianco secco allora è il risultato di un processo che porta tutti gli zuccheri presenti a trasformarsi, durante la fermentazione, in alcol e anidride carbonica.

Generalmente, i vini etichettati come secchi presentano un tasso di zucchero al di sotto di 4 g/l. Acidità e alcol sono due dei fattori più importanti dunque quando si va a produrre questa tipologia di vino.

Una volta spiegato il significato del termine secco associato ai vini in generale e quindi anche a quelli bianchi, potrebbe essere utile fare una ulteriore differenziazione.

I vini bianchi secchi sono infatti di due tipi: ci sono quelli prodotti da uve bianche e quelli realizzati invece da uve rosse vinificate in bianco. I prodotti che ne derivano hanno caratteristiche differenti e queste li renderanno più o meno adatti a essere abbinati a un piatto piuttosto che a un altro.

I vini bianchi secchi prodotti da uve bianche vengono generalmente abbinati a piatti a base di pesce, uova ma anche risotti con verdure e fumanti minestre in brodo. I vini bianchi secchi prodotti da uve rosse che vengono poi vinificati in bianco, invece, sono ottimi per accompagnare piatti di pasta con sughi leggeri e dal sapore delicato e carni bianche (pollo e coniglio, capretto, agnello e arrosto).

La scelta sarà comunque ampia, starà a te optare per un vino piuttosto che un altro in base ai tuoi gusti.

Vini bianchi fruttati

Detto della differenza tra fermo e frizzante e illustrato il significato di un vino fermo, passiamo adesso a capire quali sono i vini fruttati. Un vino bianco fruttato è quello che, semplicemente odorandolo, rimanda a profumi di frutta.

La sensazione si rafforza poi bevendolo: al palato infatti ricorda spesso frutta a polpa gialla, profumi tropicali piacevoli e tutti da gustare. L’elenco dei vini bianchi fruttati è davvero lungo e ce ne sono alcuni molto conosciuti anche oltre i confini del nostro Belpaese.

Uno di questi è per esempio il famoso Gewürztraminer, bianco aromatico dai profumi tropicali e speziati che viene prodotto nel nord Italia ed è in assoluto il vino bianco per eccellenza per l’aperitivo.

Chardonnay, Sauvignon Blanc, Asti DOCG sono alcuni altri esempi di vini bianchi fruttati e fermi. Se invece vai cercando un bianco che sia fruttato ma anche frizzante, dovrai orientarti verso Prosecco, Franciacorta, Trento Doc: in questo modo potrai gustarti l’effervescenza, impreziosita dai sentori di frutta ai quali questi stessi vini rimandano.

Insomma avrai capito che i bianchi sono in grado di regalare molteplici sfumature per accontentare tutti quelli che vorranno gustare un buon calice di vino abbinandolo alla giusta pietanza. Perché, come sempre ci teniamo a ricordare, un buon abbinamento tra ciò che si mangia e quello che si beve è quello che serve per deliziare il palato nel migliore dei modi.

Per cui individua i tuoi gusti, valuta tutti i giusti abbinamenti e… buon appetito!

Creato il 26/11/2022. © Riproduzione riservata.