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4 curiosità sul vino che forse non conosci
Stile e cultura del vino

4 curiosità sul vino che forse non conosci

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il mondo del vino è vastissimo e molto variegato e pensare di poter sapere tutto è praticamente impossibile. Insomma, pur avendo anche una conoscenza approfondita dei vitigni, dei vini che da essi derivano, delle caratteristiche di un vino piuttosto che un altro, ci sarà sempre qualcosa che sfugge! A maggior ragione se invece ti sei affacciato al mondo del vino da poco. Tante sono le curiosità da sapere e se sei di quelli che amano conoscere sempre più cose, ecco alcune informazioni che ti potrebbero essere davvero utili. 

1. Quanti vitigni esistono in Italia?

Ti sarà capitato di conoscere vitigni sempre nuovi e questo è sicuramente un buon modo per approfondire il tuo sapere per quanto riguarda il mondo del vino. Ma sai quanti vitigni esistono in Italia? Stando ai dati ufficiali del 2019, il nostro Paese è quello che conta il maggior numero di vitigni autoctoni nel mondo: 545 varietà su un totale globale di 1.300! Insomma l’Italia si conferma terra di grande cultura vinicola e d’altronde la cosa non stupisce. Non è un caso insomma che i nostri vini siano apprezzati anche ben lontano dai confini nazionali. La tradizione vinicola italiana affonda le sue origini in tempi antichi e il fatto che il nostro paese guidi la classifica per numero di vitigni autoctoni non è certamente una sorpresa. Il vitigno più coltivato sulla nostra penisola è il Sangiovese, seguito da Montepulciano, Glera, Pinot Grigio e Merlot.

2. In quale regione si produce più vino?

Ma qual è la regione italiana dove si produce la quantità maggiore di vino? La gara è di quelle entusiasmanti perché sono veramente molte le regioni a forte vocazione vinicola nel nostro paese. Lo scettro va però al Veneto che, secondo uno studio dell’Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini, riportato da un articolo di RaiNews (2022), sbaraglia la concorrenza. Dietro al Veneto ci sarebbero Puglia, Emilia Romagna e Sicilia.

3. Conosci il significato di vino Novello?

È errore comune quello di pensare che il vino novello sia il vino nuovo, ovvero l’ultimo prodotto in ordine di tempo. Ma non è esattamente così! Il Novello è un tipo di vino particolare la cui messa in commercio è disciplinata da una precisa normativa. Viene sempre messo in vendita nell’anno della sua vendemmia e viene prodotto con il metodo della macerazione carbonica. In che cosa consiste? Nella pratica si mettono i grappoli d’uva (almeno il 40% del totale) in un serbatoio ermetico. Questo è pieno di anidride carbonica e lì si lasciano per un lasso di tempo che può andare da poche ore a qualche giorno. Quel che ne viene fuori è un vino leggero e fresco che bene si abbina a una moltitudine di cibi: carne e formaggi, taglieri di salumi e… le castagne!

3. Perché il vetro delle bottiglie cambia colore?

Avrai notato che il vetro delle bottiglie non è sempre dello stesso colore ma varia in alcuni casi. La scelta non è casuale e non è nemmeno dettata dall’estetica. Forse non lo sai ma ci sono motivi ben precisi per cui un vino viene imbottigliato in una bottiglia di vetro trasparente piuttosto che scura. Le bottiglie di vetro trasparente vengono generalmente utilizzate per i vini bianchi, da bere giovani. Quelle di vetro verde vengono invece usate per i vini bianchi che necessitano di un periodo di affinamento. Oppure per tutti quei vini rossi che maturano dopo un periodo più o meno lungo. Le bottiglie di vetro scure, quindi quelle marroni oppure nere, sono quelle che sulla carta garantiscono una maggiore protezione al vino e sono riservate ai vini rossi che richiedono lunghi periodi di invecchiamento. Insomma a seconda del tipo di vino che si ha davanti, la scelta ricadrà su una tipologia di vetro o sull’altra. Ma niente è mai lasciato al caso, soprattutto quando si parla di vino!

4. Ogni vino ha il suo bicchiere

Forse non sai che un vino, anche quando è di buona qualità si “spegne” se viene versato nel bicchiere sbagliato. Se vuoi esaltare le caratteristiche di un certo tipo di vino, allora, dovrai essere molto bene informato sui bicchieri che sono in commercio. Ce ne sono tantissimi e ognuno di essi è mirato a esaltare le caratteristiche di un rosso o un bianco, oppure di un rosato o ancora una bollicina.

I rossi possono essere serviti in un ballon piccolo che solitamente viene usato per quei vini giovani e non troppo corposi. Quelli con maggiore corpo vengono invece degustati nei grand ballon, più ampi e panciuti, ideali per garantire al vino una certa ossigenazione. Il Barbaresco (o Bourgogne) è perfetto invece per vini invecchiati o molto corposi come ad esempio il Barolo e l’Amarone, solo per citarne un paio.

Anche i bianchi hanno i loro bicchieri, però! Uno spumante o un vino giovane e secco come il Prosecco va servito nel calice flute. Vini bianchi, leggeri e freschi si esaltano se versati nel classico bicchiere a tulipano, caratterizzato da una coppa bombata più stretta nella parte alta. Ancora, per vini bianchi strutturati e barricati è ottima la scelta del Renano , molto ampio e rotondo.

Terminiamo questo excursus sui bicchieri da vino elencando quelli adatti alle bollicine. Per degustare uno spumante dolce la scelta ideale è la Coppa d’Asti, più larga che lunga. Mentre per i passiti l’opzione più valida è rappresentata dal Tulipano Piccolo, più stretto rispetto al Tulipano utilizzato per i vini bianchi. Infine, per la degustazione dei vini cosiddetti muffati la scelta è bene che ricada sul Sautern che alla base è stretto e in cima invece è ampio.

Creato il 17/06/2023. © Riproduzione riservata.