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Il vino rosé non è figlio di un vino minore
Stile e cultura del vino

Il vino rosé non è figlio di un vino minore

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Il vino rosé è genesi di una tipologia enologica che, secondo i dati, da fenomeno di nicchia sta conquistando anche i palati più esigenti. 

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Considerato un prodotto “a metà strada” tra il vino rosso e quello bianco e, fino a qualche tempo fa, relegato a vino di nicchia, preferito solo dalle donne o bevuto esclusivamente nelle serate estive, il vino rosé ha imboccato la strada della rivincita.

Più di una bottiglia su 4 (28%) di vino rosato nel mondo viene dalla Francia, primo produttore mondiale, l’Italia è al quarto posto (10%) dietro a Stati Uniti (17%) e Spagna (15%). Secondo la ricerca di Nomisma Wine Monitor, nell’ultimo anno il suo consumo è cresciuto del 15,8% contro il 2,5% del totale vini. 

Voglia di bere qualcosa di diverso? Desiderio di novità? Fatto sta che il segnale è forte e i numeri lo dicono chiaramente: il rosé è un vino per chi ama il vino, perché ha una così vasta gamma di proposte da assecondare il gusto di un’ampia fetta di pubblico.

Privarsi di un buon bicchiere di vino rosè per un banale pregiudizio sarebbe davvero un peccato. 

Vino rosé: terzo incomodo dalla genesi singolare

Spesso considerato un vino di serie B, terzo incomodo tra vino rosso e vino bianco, il vino rosato, in realtà, ha alle spalle storie e leggende davvero interessanti, a tratti suggestive.

La leggenda narra che sia nato per via di uno scaltro prete veronese, che nel suo villaggio disponeva di un piccola appezzamento di terra per la coltivazione della vite e dove poter produrre il vino necessario per la messa e le funzioni religiose.

In realtà, il curato gestito dal sacerdote faceva affidamento solo sulla generosità dei fedeli e alle loro donazioni a fine vendemmia. Fino a quando i membri del villaggio, stanchi della pigrizia e furbizia del prete, decidono di donare sempre meno quantitativi di vino e cibo.

Allora il prete si chiese: come faccio adesso a recuperare il vino da utilizzare durante la celebrazione della messa? Decide così di intrufolarsi nella cantina del villaggio, fare dei fori da una delle botti e raccogliere la bevanda in un recipiente. Il risultato? Il vino rosato.

Le vinacce erano rimaste a contatto con il mosto solo per poche ore e il vino, non avendo ancora iniziato la fermentazione, presentava un colore rosato. Così ebbe inizio l’estrazione del vino in una fase di non completa maturazione, che spinse  anche i viticoltori del villaggio a produrlo. 

Leggi l’approfondimento: come riconoscere un buon vino rosato.

Dai miti agli studi enologici più accreditati

Mitologie e leggende a parte, secondo gli studiosi del settore i vini rosé nascono in Francia, dove ancora oggi godono di una considerazione tale da rappresentare il vino di Natale per eccellenza.

Durante il XX secolo infatti,  la produzione di questa tipologia di vino si diffonde in Italia, tanto che la prima cantina che inizia a commercializzare il rosato vino è quella di Leone De Castris nel 1925.

Non solo leggenda e storia, a queste due versioni se ne aggiunge una terza che porta con sé una vera e propria querelle, che risalirebbe addirittura all’antica Grecia, dove si mescolavano uve nere e uve bianche per ottenere un risultato unico nel suo genere.

Vinificazione vino rosé

A differenza del vino rosso, per produrre il vino rosé le bucce di uva rossa vengono lasciate macerare nel mosto per un tempo ridotto: non per 15 giorni ma per poche ore, al massimo 24-48 ore di vinificazione.

Il colore del vino dipende proprio dalla durata del tempo di macerazione: si va da un rosa tenue, con una macerazione di poche ore, ad un rosa chiaretto, con una macerazione di 12-24 ore.

Insomma col passare degli anni i pregiudizi infondati sul vino rosato stanno scomparendo. In molti, esperti e non, iniziano a riconoscere a questa tipologia di vino un’identità ben strutturata e un valore non inferiore ai vini rossi o ai vini bianchi

Vedremo come finirà: ai posteri l’ardua sentenza. 

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Creato il 10/11/2021, aggiornato il 27/07/2022. © Riproduzione riservata.