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Aglianico: il vino rosso del sud Italia – caratteristiche e abbinamenti con il cibo
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Aglianico: il vino rosso del sud Italia – caratteristiche e abbinamenti con il cibo

ROSADIVINI
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Redazione

L’Aglianico è un vino rosso di grande prestigio e tradizione, riconosciuto come uno dei migliori vini italiani. Originario del Sud Italia, è un’opera d’arte enologica che porta con sé secoli di storia e una complessità di gusto unica. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche dell’Aglianico, la sua provenienza e forniremo suggerimenti sugli abbinamenti con il cibo per esaltarne il gusto..

Indice:

L’Aglianico è uno dei vitigni più antichi e prestigiosi dell’Italia meridionale. La sua origine è legata principalmente alla regione della Campania, in particolare nelle zone del Taburno e del Vulture. Tuttavia, è diffuso anche in altre regioni del Sud Italia come la Basilicata e la Calabria. Un vino importante, dalle precise caratteristiche organolettiche che lo rendono davvero unico nel suo genere e facilmente riconoscibile.

La storia del suo vitigno è curiosa e riporta a tempi lontani nel tempo.

Attualmente l’Aglianico è tra i vitigni a bacca nera più coltivati nella regione, simbolo di qualità e gusto inconfondibile. Sono numerose le teorie che si rincorrono sul suo nome e che, di fatto, non trovano alcun tipo di conferma nel corso della storia.

Questo articolo è un viaggio alla scoperta di un prodotto di assoluto spessore. Scopri tutte le curiosità sul vino Aglianico e quali sono i piatti per degustarlo nel migliore dei modi.

Vino Aglianico: le origini

Le origini del vitigno Aglianico sono antiche e sono in qualche modo legate alla Grecia. Si pensa infatti che questo vitigno sia stato introdotto in Italia soltanto intorno al VII e il VI secolo a.C. e che in precedenza trovasse spazio nelle terre elleniche. 

Ma che cosa vuol dire Aglianico? Sono numerose le teorie sul nome di questo tipo di uva che, secondo alcuni, potrebbe derivare dall’antica città di Elea (Eleanico), situata sulla costa tirrenica della Campania; o ancora essere più semplicemente una storpiatura della parola Ellenico: una dimostrazione dunque del legame con la Grecia che abbiamo prima menzionato.

Secondo altri potrebbe derivare dal suffisso “anicus” che in latino sta a indicare appartenenza a qualcosa e dal termine “llano” che in spagnolo significa pianura. 

Aglianico indicherebbe dunque semplicemente il vino della pianura, all’epoca romana vino di non qualità e quindi definito latino. Niente a che vedere, dunque, per i portatori di questa teoria, con la Grecia. 

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Caratteristiche organolettiche dell’Aglianico

Per crescere bene e in salute, questo vitigno necessita di condizioni particolari. Ma quali sono le peculiarità dell’uva Aglianico? Quali sono le condizioni ideali per vederla crescere rigogliosa e in salute, pronta per garantire vino di grande qualità? 

In generale possiamo dire che questo tipo di uva predilige terreni vulcanici perché è qui che sprigiona le sue caratteristiche migliori.

Queste uve trovano spazio non solo in Campania ma in quelle che, un tempo, erano le terre delle due Sicilie: troviamo uve Aglianico infatti in Calabria e Basilicata, in Molise, Puglia e Abruzzo. Ma è soprattutto in Campania, nelle province di Avellino e Benevento, che l’Aglianico dà vita a numerosi vini di grandi qualità, tra tutti il Taurasi DOCG.  

Che tipo di vino è l’Aglianico? Un vino morbido, tannico e dotato di grande equilibrio, armonico nel complesso, con tannini ammorbiditi nel tempo. Di colore rosso intenso, presenta note di frutta e spezie ed è un vino di grande struttura che, proprio per le sue caratteristiche, va bevuto in accompagnamento a piatti importanti.

  • Intensità del Gusto: L’Aglianico è conosciuto per la sua intensità e complessità del gusto. I vini prodotti con questo vitigno presentano una struttura robusta e un’acidità vivace.
  • Aromi e Profumi: Gli aromi prevalenti sono di frutti rossi come ciliegia e prugna, ma con l’invecchiamento si sviluppano anche note più complesse di cuoio, tabacco e spezie.
  • Tannini: L’Aglianico ha tannini abbondanti, il che conferisce ai vini una struttura decisa e un potenziale di invecchiamento considerevole. Con il tempo, i tannini si addolciscono, rendendo il vino più armonioso.
  • Colore: Il vino Aglianico ha un colore rosso rubino intenso, che tende a evolvere verso tonalità granate con l’invecchiamento.

Quando si parla di Aglianico, bisogna fare alcune distinzioni importanti partendo dai 3 biotipi diversi da cui hanno origine 3 grandi DOCG:

  • Aglianico di Taurasi, denominato DOC nel 1970. Riceve poi la DOCG nel 1993. Viene coltivato nella zona dell’Irpinia, quindi nella provincia di Avellino.
  • Aglianico del Taburno, prodotto appunto alle pendici del Monte Taburno, in provincia di Benevento. Nel 2011 è stata conferita la denominazione DOCG mentre la DOC caratterizza la produzione di vino rosato.
  • in provincia di Salerno il Cilento Aglianico, un vino DOC particolarmente apprezzato. 

Abbinamenti cibo-vino

Quando bere l’Aglianico? Trattandosi di un vino importante e di grande spessore, è sempre bene scegliere al meglio le pietanze a cui abbinarlo.

Questo vino rosso campano va bevuto ad una temperatura di 18-20 gradi, prediligendo un calice ampio. In questo modo sarà possibile degustare al meglio questo vino di grande personalità.

L’Aglianico è un vino versatile che si presta ad abbinamenti con una vasta gamma di piatti, grazie alla sua struttura robusta e ai sapori complessi. Ecco alcuni suggerimenti su come abbinare al meglio questo vino con il cibo:

1. Carni Rosse Grigliate o Arrosto

L’Aglianico si sposa perfettamente con carni rosse grigliate o arrosto come manzo, agnello o maiale. La robustezza dei tannini si equilibra con la succosità e la sapidità della carne.

2. Cacciagione

Grazie alla sua struttura corposa e tannica, l’Aglianico è un’ottima scelta per abbinare piatti a base di cacciagione come cinghiale o cervo. I sapori intensi di entrambi si armonizzano bene.

3. Pasta al Ragu

Una pasta robusta come la pappardelle al ragu di carne è un’ottima scelta da abbinare con l’Aglianico. La ricchezza della pasta si sposa con la complessità aromatica del vino.

4. Formaggi stagionati

I formaggi stagionati come il pecorino o il parmigiano reggiano si accostano bene all’Aglianico. L’acidità e i tannini del vino contrastano e bilanciano i sapori intensi del formaggio.

5. Piatti Speziati

Le spezie, come il pepe nero e il rosmarino, in piatti come l’agnello alle erbe aromatiche, si armonizzano splendidamente con l’Aglianico, accentuandone le note speziate e fruttate.

6. Cibo Mediterraneo

Il cibo mediterraneo, con piatti a base di pomodori, melanzane, olive e aglio, si abbina bene all’Aglianico grazie alla sua freschezza e struttura, che si sposano bene con i sapori della cucina mediterranea.

In conclusione, l’Aglianico è un vino che celebra la ricchezza del Sud Italia, con la sua intensità di gusto e profumi che lo rendono un compagno ideale per una varietà di piatti.

Le migliori cantine che producono vino Aglianico

Tra le cantine che producono vino Aglianico in Campania menzioniamo l’Azienda Vinicola Telaro che nasce nel 1987 e si estende per circa 100 ettari nel territorio di Galluccio, all’interno del Parco naturale di Roccamonfina in piena Terra di Lavoro. Un’azienda a conduzione familiare che nasce con papà Rosario il quale passa poi il testimone ai suoi sette figli. 

Tra le migliori cantine anche l’azienda I Vini Del Cavaliere che ha come obiettivo primario quello di raccontare il territorio attraverso il vino. Questa azienda si occupa di vino a tutto tondo, dalla coltivazione delle uve fino alla loro trasformazione, dalla maturazione all’affinamento arrivando alla fase finale, ovvero quella dell’imbottigliamento.

L’elenco di cantine di qualità per la produzione dell’Aglianico comprende anche Verrone Viticoltori: si sviluppa su una collina di circa 13 ettari che si erge con i suoi caratteristici terrazzamenti a Girapoggio. Da lì il panorama è meraviglioso e comprende tutta la costa cilentana, in località Cannetiello, nel Comune di Agropoli (Salerno), fino alle porte del Parco Nazionale del Cilento.

Chiudiamo la carrellata di migliori cantine in Campania con l’azienda Rossella Cicalese che porta il nome di colei che le ha dato vita. Qui, in provincia di Salerno, si producono vini di grande qualità facendo anche grande attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Davvero un bell’esempio di realtà vinicola.

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Creato il 03/06/2022, aggiornato il 17/09/2023. © Riproduzione riservata.