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Le forme delle bottiglie di vino: quali sono e perché cambiano
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Le forme delle bottiglie di vino: quali sono e perché cambiano

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

Se sei un attento osservatore avrai notato che le forme delle bottiglie che contengono il vino sono molto diverse tra di loro. È solo una questione di estetica? Assolutamente no! Un po’ come per quanto riguarda i bicchieri, anche per le bottiglie ci sono moltissimi studi che ne individuano le migliori qualità.

Le aziende che poi devono imbottigliare il vino non fanno altro che prendere atto dei requisiti di ciascuna bottiglia scegliendo poi quella che meglio riesce a esaltare le caratteristiche del vino stesso.

Anche per quanto riguarda il vetro occorre fare delle distinzioni. Ti sarai reso conto infatti che non tutte le bottiglie hanno lo stesso colore e questo dipende dal tipo di vetro utilizzato per la loro realizzazione.

Di seguito ecco tutto quello che c’è da sapere sulle forme della bottiglia di vino e sul perché cambiano a seconda del nettare che contengono.

Bottiglie di vino: quando nascono

Le prime bottiglie di vetro soffiato nascono già nel 1700 in Francia e all’inizio hanno principalmente la forma di boccia, quindi sono parecchio arrotondate. Con il passare dei decenni, invece, la bottiglia cambia forma e diventa più allungata: è usata non solo per il trasporto, ma anche per il servizio a tavola quando il vino è ancora appannaggio di famiglie facoltose che possono permetterselo e amano gustare questo nettare in occasioni speciali.

Quando la produzione di vino si allarga e va oltre la Francia, i viticoltori cominciano a sperimentare forme di bottiglie diverse e capiscono che anche il vetro riveste un ruolo principale per la conservazione del vino. A seconda che sia bianco o rosso, il vino necessita infatti di essere imbottigliato in bottiglie dai colori differenti perché possa così conservarsi al meglio e sprigionare tutti i suoi profumi e i suoi sapori una volta versato nel calice.

E per quanto riguarda invece la forma della bottiglia in senso stretto, una curiosità vale la pena conoscere: in molti casi il nome della bottiglia ricorda quello della città in cui è nata per mano dei viticoltori che, per proteggere il loro vino e farlo rendere al meglio, negli anni hanno creato bottiglie dalle forme diverse.

Una bottiglia per ogni evenienza

E così le forme di bottiglie da adibire alla conservazione del vino sono molto diverse tra di loro. Ecco le più note e le più utilizzate in un mondo, quello vinicolo, che è in continua evoluzione e chissà allora che nei prossimi anni non possa regalare ulteriori alternative:

  • bottiglia Bordolese. Originaria della zona di Bordeaux, in Francia, è ad oggi in assoluto la bottiglia che ha avuto più successo. È generalmente di vetro scuro per i vini rossi e di vetro chiaro o verde per i bianchi. Ha una spalla decisamente pronunciata e questo le consente di aiutare la separazione di eventuali fondi che possono essersi accumulati nella bottiglia magari durante la fase di affinamento
  • bottiglia Bordolese a spalla alta. Deriva dalla Bordolese classica ma ha una forma più elegante. Per questo motivo è spesso usata per i vini passiti: ne conserva al meglio le caratteristiche
  • bottiglia Renana o Alsaziana. È usata molto spesso per i vini bianchi. Ha una forma cilindro-conica un po’ più allungata delle altre; è stata ideata e realizzata nella zona del Reno, in Germania, ecco spiegate le origini del suo nome
  • bottiglia Marsalese. È generalmente utilizzata per la conservazione del vino Marsala. Di frequente è di vetro scuro, marrone o nero; ha il corpo dritto e le spalle alte e arrotondate. Nasce del XIX secolo e si tramanda fino a noi mantenendo intatta la sua forma, la sola differenza rispetto al passato è che oggi questa bottiglia è realizzata soprattutto con vetro scuro per proteggere meglio il vino mentre un tempo era spesso usata in vetro trasparente
  • bottiglia Borgognotta. Questa bottiglia, originaria della zona della Borgogna, era solitamente utilizzata per i grandi rossi di quella terra. Oggi è usata sia per vini bianchi che per vini rossi. Ha una forma cilindro-conica
  • bottiglia da Porto. Per conservare il Porto o altri liquori simili, ecco questa speciale bottiglia che generalmente viene realizzata con vetro verde o marrone. Anche questa bottiglia, come quella Marsalese, ha un corpo dritto e spalle alte e arrotondate. Il collo negli anni è stato un po’ “slargato” per consentire un maggiore passaggio di aria sul vino mentre questo viene versato nel bicchiere
  • bottiglia ad Anfora. È una delle bottiglie maggiormente usate in Francia, precisamente in Provenza, per l’imbottigliamento di tutti i vini della zona. In Italia invece questa speciale bottiglia è stata utilizzata per moltissimo tempo per il Verdicchio, celebre vino bianco marchigiano. Poi alcuni produttori l’hanno abbandonata mentre altri hanno voluto continuare la tradizione puntando su questa bottiglia ormai “storica”, associata a uno dei vini più apprezzati delle Marche

Il colore del vetro

Abbiamo detto che la scelta del vetro di una bottiglia non è casuale, tutt’altro. È il frutto di studi ben precisi, mirati alla corretta conservazione di questo squisito nettare. Il vetro e i suoi diversi colori, infatti, garantiscono risultati diversi a seconda della tipologia del vino. E quindi, se noti una bottiglia verde invece che marrone, significa che è quella la migliore per il vino che conserva. A grandi linee possiamo tracciare le caratteristiche principali delle varie tipologie di vetro utilizzate per le bottiglie: 

  • trasparente. Le bottiglie in vetro trasparire di solito sono utilizzate per i vini bianchi, da bere giovani
  • verde. Le bottiglie in vetro color verde sono scelte per l’imbottigliamento dei vini bianchi che necessitano di un periodo di affinamento oppure anche per i vini rossi che maturano dopo un periodo più o meno lungo
  • marrone o nero. Il colore scuro garantisce sicuramente una maggiore protezione al vino. Questi tipi di bottiglie vengono riservate ai vini rossi che richiedono lunghi periodi di invecchiamento

Insomma il mondo delle bottiglie di vino, delle loro forme e del vetro di cui sono composte è decisamente variegato. Niente è lasciato al caso e non potrebbe essere diversamente: l’obiettivo è quello di proteggere al meglio i vini esaltandone allo stesso tempo le caratteristiche intrinseche. 

Creato il 02/07/2023. © Riproduzione riservata.
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