

Etichette vino: digitale ed eco-friendly
Entro la fine del 2022 sulle etichette vino devono essere indicate le calorie ed ingredienti contenuti. L’obiettivo: rendere più consapevole il consumatore.
Indice:
- Col codice Qr, gli ingredienti a portata di smartphone
- Etichette vino: con e-label si aggira un problema
- Nuove etichette vino e impatto produttivo
- Federvini: etichette vino digitale “green”
Può un aperitivo con gli amici o una serata romantica essere a misura di sportivi e persone a dieta? Sì, entro la fine del 2022 infatti, le etichette vino dovranno riportare il contenuto energetico, cioè le calorie.
L’obiettivo è chiaro: rendere i consumatori più consapevoli di quello che bevono leggendo etichette per bottiglie di vino.
Ma quante calorie ha un bicchiere di vino? In media 70 calorie per 100 ml in modo che anche ai patiti della sana alimentazione o chi è a dieta, possano concedersi due bicchieri di vino a pasto (per un totale di 140 calorie).
Col codice Qr, gli ingredienti a portata di smartphone
Sempre in tema di trasparenza e consapevolezza, l’altra novità in arrivo riguarda i consumatori che potranno conoscere tramite un Qr Code gli ingredienti ed eventuali prodotti allergenici di quello che stanno per bere.
Come? Sempre grazie all’etichettatura digitale, chiamata e-label.
Con la soddisfazione delle associazioni dei consumatori europee, la novità è stata introdotta dopo l’accordo provvisorio raggiunto a Bruxelles sulla Politica Agricola Comune (PAC).
Etichette vino: con e-label si aggira un problema
Le bevande alcoliche che contengono più di 1,2% di alcol in volume sono state finora soggette a un regime di deroga.
Devono indicare il titolo alcolometrico, ma sono esonerate dall’obbligo di fornire l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale.
«Della bozza del testo di intesa – spiega il segretario generale della Unione Italiana Vini (UIV) Paolo Castelletti – apprezziamo l’intesa raggiunta che peraltro vede il vino prodotto nell’Unione Europea, Italia compresa, in ruolo di apripista nell’operazione-trasparenza con i consumatori. Senza peraltro far divenire l’etichetta un “bugiardino” con caratteri e in una Babele di lingue.
Del resto a proporre l’e-label siamo stati noi produttori e ci stiamo lavorando a livello Ue da circa tre anni. Questa soluzione evita difficoltà per le Pmi vitivinicole, e per tutte le aziende con ampia gamma produttiva sia nel confezionamento che nella gestione del magazzino e logistica».
Visto che la normativa comunitaria è identica per tutti i consumatori Ue, e per un momento si è palesato il rischio di dover stampare le etichette in oltre 22 lingue e fare spedizioni differenziate per i mercati di destinazione.
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Nuove etichette vino e impatto produttivo
«Accogliamo con favore la scelta dei pittogrammi – ha precisato Castelletti. – I pittogrammi sono simboli riconosciuti internazionalmente per l’indicazione obbligatoria delle avvertenze sanitarie (logo donna incinta, logo divieto di guida in stato d’ebbrezza, divieto di consumo ai minori), obbligatorie entro la fine del 2023.
Per gli ingredienti – ha concluso – al fine di non moltiplicare le indicazioni in etichetta, si è chiesta e ottenuta la possibilità di fornire l’elenco degli ingredienti “off label” ovvero sui siti internet richiamabili attraverso l’impiego di codici Qr».
Da settembre 2021 dunque, su base volontaria, le aziende del vino potranno testare le nuove etichette sulla piattaforma elettronica messa a punto dal Comitè européen des entreprises vins (Ceev) e Spirits Europe per valutare l’impatto organizzativo e sulle linee produttive.
Federvini: etichette vino digitale “green”
D’accordo anche la presidente di Federvini, Micaela Pallini: «L’e-label, cioè l’etichettatura elettronica della lista degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale, è un importante passo per una maggiore trasparenza delle informazioni ai consumatori, voluta dai produttori di vini e bevande a base di vino.
L’accordo raggiunto è la conferma che il digitale offre grandi opportunità per informare meglio e di più, senza gravare sulla competitività delle nostre imprese».
Inoltre, fa sapere il segretario generale Castelletti, in Italia l’Unione Italiana Vini sta lavorando col ministero dell’Ambiente per una etichetta digitale “green”.
In che senso? Un’etichetta amica dell’ambiente che con un Qr code indicherà come smaltire correttamente tra i rifiuti, la bottiglia di vetro, il tappo e la gabbietta a chiusura dello spumante.