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Perché i rosati sono i vini dell’estate? 
Stile e cultura del vino

Perché i rosati sono i vini dell’estate? 

ROSADIVINI
ROSADIVINI
Redazione

I vini rosati “esplodono” con la bella stagione ma ti sei mai chiesto il motivo? Durante il corso dell’anno la scelta ricade di frequente tra vini bianchi e rossi. I rosati non vengono nemmeno presi in considerazione, quasi fossero vini di seconda fascia. In estate, complice il caldo e la bella stagione, magicamente ecco che però arrivano a prendersi prepotentemente quello spazio che viene loro ingiustamente negato negli altri mesi dell’anno. 

Ed allora, di frequente, capita di andare a cena e scegliere un calice di rosato per accompagnare il pesce o qualsiasi altra pietanza tipica estiva. Ma perché i rosati sono considerati i vini dell’estate e perché trovano larghi consensi in questi mesi caldi? Proviamo a capire i motivi principali che portano le persone a preferire i “vini rosa” da giugno a settembre. 

Le caratteristiche dei rosati

Cosa si ricerca in estate, quando le temperature sfiorano i 40 gradi e anche all’ombra si suda? Freschezza! Quella che possono garantire i rosati che proprio di questa caratteristica fanno il loro punto di forza. I rosé hanno come minimo comune denominatore proprio la freschezza che nella calda stagione è sempre molto apprezzata. Per questo motivo da giugno ad agosto questi tipi di vino è come se vivessero una seconda vita.

La loro freschezza e leggerezza

I rosati infatti sono sempre (erroneamente) considerati vini di seconda fascia. Alcuni credono ancora alla falsa leggenda secondo cui sarebbero il risultato di un mix di vini bianchi e rossi. Un’eresia, ci verrebbe da dire, eppure queste false informazioni continuano a circolare rendendo i rosati vini sempre un po’ meno considerati rispetto ai bianchi e ai rossi. E invece chi di vino se ne intende almeno un po’, sa che i rosé sono il frutto di un preciso metodo di vinificazione e che, al pari dei più quotati bianchi e rossi, vantano caratteristiche e qualità importanti che dovrebbero essere considerate. La freschezza, come abbiamo anticipato. E la leggerezza.

Non sono eccessivamente strutturati

Non ci sono vini rosati eccessivamente strutturati e questo è un punto a vantaggio di questa categoria di vini soprattutto in estate. Per il motivo opposto, ovvero per la struttura spesso robusta, alcuni vini rossi in estate cadono nel dimenticatoio. Sono considerati eccessivi per accompagnare le pietanze classiche estive che sono tutte all’insegna della leggerezza e delle cotture non troppo elaborate. Ecco, proprio per il fatto che i vini rosé non vantano strutture eccessive, sono alternative ideali da scegliere durante la bella stagione, quando le preferenze ricadono sulle bevande dissetanti e rinfrescanti

Il bouquet profumato dei rosati

Un’altra caratteristica che accomuna molti rosati è il bouquet particolarmente profumato che risalta e piace un po’ a tutti. L’estate è un tripudio di profumi. Ritrovare nel vino note di frutta e di fiori rappresenta sicuramente una piacevole esperienza per tutti coloro che amano il vino in tutte le sue meravigliose sfaccettature. I rosati con il caldo rappresentano quindi una delle opzioni più gettonate per puntare su qualcosa di aromatico. Qualcosa che bene si può sposare con alcuni piatti tipici della stagione calda.

Riepilogando: freschezza, leggerezza, profumo. Potremmo dire che sono queste tre le qualità che accomunano ogni rosato che si rispetti. Ovviamente poi ogni tipo di rosé avrà caratteristiche più o meno marcate e questo dipenderà dalle uve con cui è stato prodotto, dal metodo di vinificazione a cui è stato sottoposto. 

Il colore dei rosati

Oltre alle qualità che abbiamo appena elencato e che fanno dei rosati i vini dell’estate per eccellenza, noi vogliamo soffermarci anche su un altro aspetto che non è così meno importante: il colore. Hai presente che meravigliose sfumature è in grado di regalare un vino rosato? Lo versi nel bicchiere e il tuo sguardo si perde in quei colori accesi e in quelle tonalità scintillanti che pochi altri vini sanno regalare. Le sfumature di questi tipi di vino sono davvero tantissime: dal rosa tenue (tipico dei vini derivanti da brevissima macerazione delle bucce) a quello cerasuolo che richiama il colore della polpa delle ciliegie ed è di una meraviglia unica fino a arrivare al rosa chiaretto che regala sfumature intense nelle quali perdersi. Insomma i rosati, tutti, sono decisamente scenografici quando versati nel calice e questo a nostro avviso rappresenta un’altra caratteristica che vale la pena considerare.

Ma quali sono le variabili che condizionano il colore di un rosato? Intanto la provenienza geografica delle uve che, così come per i rossi e per i bianchi, anche per i rosé giocano un ruolo determinante. Inoltre il colore dei rosati varia anche in base alla durata della macerazione che può dunque donare una tonalità più o meno accesa al vino. Infine l’età del vino che “cambia” colore ai rosati. A causa dell’azione della luce e dell’ossigeno, il colore di un rosé varia con il trascorrere del tempo e tende a scurire in funzione del tempo trascorso in bottiglia e della sua conservazione. 

Il colore comunque è un altro dei punti di forza del rosato: è vero che il gusto e l’olfatto sono i sensi maggiormente coinvolti quando si tratta di degustare un vino ma sappiamo che anche l’occhio vuole la sua parte. E in estate, quando le giornate sono lunghe e luminose, avere davanti agli occhi un calice di vino dalle meravigliose sfumature di rosa ha la sua bella importanza. 

Creato il 03/08/2023. © Riproduzione riservata.