Verdeca Valle d’Itria IGP 2022 – Faraone

Verdeca Valle d’Itria IGP 2022 – Faraone è prodotto da uve di Verdeca vinificate in purezza. 

La Verdeca è il più conosciuto e diffuso vitigno autoctono a bacca bianca della Puglia, di probabile provenienza greca, periodo della colonizzazione della Magna Grecia, o portoghese, considerando le similitudini con l’Alvarinho portoghese.

I grappoli, anche all’apice della maturazione, appaiono di uno spiccato color verde, da qui il nome di Verdeca.

Nella zona della Valle d’Itria, la Verdeca esprime al meglio le sue caratteristiche, ovvero acidità, freschezza e sapidità, grazie ai terreni calcareo-rocciosi e all’ottima escursione termica che il territorio offre.

Colore, profumo, sapore

Verdeca Valle d’Itria IGP si esibisce in un colore giallo paglierino con evidenti riflessi verdognoli. Bouquet intenso, delicato, floreale, si percepiscono nettamente sentori erbacei. Gusto secco, equilibrato, con sentori di frutta ben espressa.

Come e quando degustarlo

Verdeca Valle d’Itria IGP 2022 – Faraone è un vino particolarmente indicato per l’aperitivo e per accompagnare primi, piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare, pizza, salumi e formaggi.

Da servire ad una temperatura di 10-12°C.

Dove e come si produce

I vigneti sono situati sulle colline della Valle d’Itria, contrada Faraone, ad un’altitudine di 300 mt. s.l.m. Il suolo è eluviale calcareo – argilloso. Il sistema di allevamento è quello ad alberello pugliese.

La vendemmia si svolge con raccolta e selezione manuale in cassetta. Diraspatura e pressatura soffice delle uve, chiarifica statica del mosto e fermentazione a bassa temperatura. Affinamento in acciaio 5 mesi e bottiglia 1 mese.

La Cantina I Pàstini

L’azienda vitivinicola I Pàstini nasce nel 1996 ed è collocata nel cuore della Valle d’Itria in Puglia. Si avvale delle antiche tradizioni viticole e dell’ausilio di tecniche enologiche moderne al fine di ottenere vini che esprimano il nuovo volto della vitivinicoltura locale.

Gestita dalla famiglia Carparelli su una superficie vitata di 15 ettari con l’obiettivo di recuperare e valorizzare i vitigni autoctoni: Verdeca, Bianco d’Alessano e Minutolo, varietà a bacca bianca; Susumaniello e Primitivo, varietà a bacca rossa.