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Pasta alla carbonara: meglio un vino bianco o un rosso?
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Pasta alla carbonara: meglio un vino bianco o un rosso?

Cristina Mania
Cristina Mania
Giornalista

Piatto tipico della cucina romana, la pasta alla carbonara conquista tutti grazie a pochi ingredienti. Guai, però, a non rispettare la tradizione che la vuole preparata solo con guanciale, uova fresche e pecorino. A completare il tutto, un buon calice di vino. Ma quale: rosso o bianco? 

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C’è chi sostiene che le radici di questo piatto si debbano ricercare negli Stati Uniti in quanto i soldati americani, presenti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, fossero soliti aggiungere del bacon – un ingrediente molto caro alla tradizione culinaria della loro madrepatria – alla  pasta “cacio e uova” laziale che gli veniva servita spesso come pasto. 

Non si trovano effettivamente delle testimonianze né letterarie né inerenti ad antichi manuali di cucina se non a partire dalla metà del secolo scorso, quando la ricetta della pasta alla carbonara inizia a fare il suo ingresso in libri e articoli, proponendo di volta in volta l’impiego di ingredienti differenti. 

Dalla pancetta, poi sostituita col guanciale; al parmigiano, divenuto poi pecorino;  passando all’impiego di crema di latte o panna, il cui uso è rimasto in voga fino agli anni Ottanta. 

I puristi della pasta carbonara

Sul modo e gli ingredienti di preparazione non si transige: la carbonara romana prevede solo guanciale, rigorosamente croccante, pecorino romano (quello con la crosta nera) e uova.

Ma, anche su queste, le voci sono varie e discordanti. Chi inneggia al solo uso di tuorli (uno o due a testa, in base al numero dei commensali), chi dice di aggiungere un uovo intero ogni due tuorli e chi, invece, utilizza un uovo intero a persona.

Quali vini abbinare a questo strepitoso primo piatto

Per sostenere il gusto intenso dei singoli ingredienti di questo piatto, occorre un vino ben strutturato e con una buona acidità, in grado di bilanciare la parte grassa data dal guanciale.

Perfetto, in tal senso, un Vermentino di Gallura DOC, sebbene anche la freschezza dello Chardonnay si sposa molto bene con questa pasta.

In alternativa, ottima la mineralità di un Greco di Tufo campano o, volendo andare di bollicine, via libera a un Metodo Classico come un Franciacorta DOCG, in grado di pulire il palato dall’untuosità del maiale.

Vino rosso e pasta alla carbonara

L’abbinamento per chi ama fare scelte azzardate è il vino rosso. Azzardato perché il rosso rischia di far perdere alle nostre papille gustative la caratteristica cremosità del tuorlo.

L’importante è orientarsi su vini strutturati ma con tannini non troppo eccessivi che andrebbero a contrastare la delicatezza dell’uovo.

Scegli un vino speziato e maturo, come un Syrah DOC laziale o uno Schioppettino DOC, un vino friulano di colore rosso rubino intenso, che al naso richiama note di frutti di bosco e marasca: perfetto!

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Creato il 22/12/2021, aggiornato il 25/07/2022. © Riproduzione riservata.
Cristina Mania
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Mi è servita una Laurea in Lingue per comprendere che lo studio di nuovi idiomi altro non era che la necessità di poter comunicare con un più ampio spettro di persone. Convinzione che si è consolidata durante il Master in […]